A marzo vi avevo raccontato quelle che erano state le mie prime impressioni su Tekken 8, dopo aver provato in anteprima la modalità versus direttamente negli studi di Bandai Namco a Lione. A luglio, invece, è stata la volta del primo Closed Network Test, dove è stato messo alla prova anche il server online, con eccellenti risultati.
Nel corso di questi mesi non solo è stata annunciata — finalmente — la data d'uscita ufficiale del gioco, fissata per il 26 gennaio 2024, ma sono stati mostrati anche tutti i personaggi che comporranno il roster iniziale. Bandai ha deciso, però, di invitarci a provare un'ultima volta Tekken 8 a distanza di poco di due mesi dal lancio, così da avere un assaggio delle modalità offline del gioco e iniziare a prendere dimestichezza con tutti i partecipanti del nuovo King of Iron Fist Tournament.
L'inizio di un nuovo torneo
Durante l'anteprima ho avuto modo di scoprire i primi capitoli della modalità storia di Tekken 8, la quale ha il compito di risollevarsi dopo la trama non molto convincente dello scorso capitolo. Ovviamente non ho modo di darne un giudizio completo, ma sembra proprio che Bandai Namco abbia deciso di ritornare a una strada più tradizionale, seppur prendendo le redini da dove Tekken 7 le aveva lasciate.
La narrazione, infatti, continua la saga della famiglia Mishima: Heihachi è — si spera definitivamente — morto, e Kazuya decide di continuare la sua missione di dominio globale, sfruttando le forze della G Corporation per lanciare un nuovo King of Iron Fist Tournament e dilagando la guerra nel mondo. Sta a Jin Kazama, dunque, tentare di fermare il regno del terrore del padre, cercando di comprendere e sfruttare per il bene il suo lato demoniaco, il quale rappresenta, forse, l'unica speranza di vittoria.
Ciò che più mi ha lasciato esterrefatta della storia è il comparto grafico, il quale aveva già convinto nelle altre modalità, ma che durante le cutscene dà il meglio di sé, dando vita a delle scene visivamente incredibili. Ogni personaggio in Tekken 8 è stato modernizzato e pensato per la nuova generazione, dando vita a un roster che è una vera e propria gioia per gli occhi.
Arcade Quest e Tekken Ball
Una delle novità più grandi di Tekken 8, insieme allo Heat System, è l'introduzione della modalità Arcade Quest, in cui, similarmente a ciò che accade in Street Fighter 6, è possibile creare il proprio avatar in stile simil-chibi e lottare contro altri avversari sia offline che online. Si tratta di una modalità pensata principalmente per i neofiti della saga, che grazie ai tutorial inclusi potranno imparare le tecniche base e quelle intermedie attraverso una storia dai toni decisamente più leggeri rispetto a quella principale.
Potrebbe, dunque, non rappresentare una grande attrattiva per i giocatori più esperti, ma solo con il gioco completo scopriremo se, invece, nasconderà qualche chicca che vale davvero la pena. Un grande ritorno nel nuovo capitolo della serie è, invece, Tekken Ball, la modalità multiplayer in cui anziché lottare direttamente due giocatori devono colpirsi tramite una grande palla; il minigioco, introdotto per la prima volta in Tekken 3, era stato presente poi solamente in Tekken Tag Tournament 2, per cui è decisamente un ritorno inaspettato, ma molto gradito. Si tratta, infatti, di una modalità estremamente divertente da giocare con gli amici — meno con la CPU —, e soprattutto con coloro che non sono pratici con i picchiaduro, oppure semplicemente per staccare dopo svariati incontri tradizionali.
Imparare dai propri errori
In Tekken 8 sono presenti anche altre due modalità davvero utili per imparare dai propri errori e, di conseguenza, migliorare più velocemente. La prima è la Super Ghost Battle, presente già in Tekken 6 e Tekken Tag Tournament 2, la quale consiste nello scontrarsi contro un fantasma, appunto, di sé stessi o di qualsiasi avversario online desideriamo (persino degli sviluppatori del gioco); ovviamente durante la mia prova, essendo unicamente offline, ho avuto modo di affrontare solo me stessa.
Le partite arcade e VS, infatti, vengono salvate, per cui nella Super Ghost Battle avrete modo di scegliere contro quale dei vostri "fantasmi" scontrarvi, scegliendo, come nel normale versus, il personaggio che volete utilizzare. In questo modo potrete giocare contro un'intelligenza artificiale che replicherà i vostri movimenti e le vostre tattiche offensive e difensive, notando così quali siano le vostre debolezze e i punti di forza.
Insomma, si tratta di una modalità davvero utilissima per migliorare e per scontrarsi di nuovo contro i giocatori contro cui avete perso online in modo da capire dove avete sbagliato e, di conseguenza, come migliorare per non commettere gli stessi errori. Inoltre, questa modalità è stata affiancata da una pratica decisamente più profonda rispetto al passato, dove avrete modo di guardare i replay dei vostri scontri e ottenere feedback dall'intelligenza artificiale sulle mosse o combo che avreste potuto eseguire per guadagnare un risultato migliore.
Le conferme di Tekken 8
Vi ho ampiamente parlato del gameplay di Tekken 8 nelle precedenti anteprime, per cui, giacché non sono state apportate modifiche nel corso dei mesi, non mi soffermerò a lungo su questo aspetto dell'opera. Come sappiamo, con il nuovo capitolo Bandai Namco ha deciso di puntare sull'aggressività e, allo stesso tempo, aggiungendo agli scontri un tocco di spettacolarizzazione in più, rendendoli più godibili e comprensibili per gli spettatori. A tale scopo è stato introdotto lo Heat System, la nuova meccaniche che, in modo simile al sistema Rage, permette di potenziare i propri attacchi per una manciata di secondi, oltre a eseguire un potente attacco speciale (lo Heat Smash).
Il nuovo sistema introduce un elemento di profondità aggiuntiva agli scontri, giacché sono possibili maggiori opzioni rispetto ai classici attacchi e combo, ma allo stesso tempo genera una sensazione di sorpresa: mentre lottiamo non sappiamo se e quando i nostri avversari decideranno di attivare l'Heat, rendendo le loro mosse ancor più imprevedibili. Questa meccanica verrà sicuramente meno apprezzata dai giocatori più esperti, mentre, al contrario, rappresenta un buon modo per i neofiti per riuscire a infliggere più danni insieme al nuovo sistema di comandi semplificati.
Come lo prendi il caffè?
Giacché ormai è noto come funzionerà il gameplay di Tekken 8, ciò che ero più ansiosa di testare erano le new entry nel roster, ovvero Azucena, Victor e Reina. Per quanto avrò modo di provarli tutti e tre in modo molto più approfondito con il gioco completo e tempo illimitato per scoprire tutte le loro mosse e combo, posso già affermare che tutti e tre sembrano estremamente divertenti da usare.
Per quanto riguarda Azucena, la combattente peruviana è a dir poco esilarante: il sogno della ragazza è di diventare la miglior coltivatrice di caffè del mondo, e a tale scopo ha deciso di sfruttare le sue doti nelle arti marziali per promuovere il suo brand internazionalmente. Abbiamo poi Victor, ovvero un personaggio a metà tra James Bond e un samurai, essendo vestito in modo estremamente e dotato di coltelli, pistole e persino una katana tecnologicamente avanzata; egli è il superiore di Raven — il quale farà finalmente ritorno su Tekken 8 — ed è estremamente veloce, sfruttando uno stile che unisce elementi tipici delle spie e il ninjutsu.
Vi è, infine, il personaggio più enigmatico di Tekken 8, Reina. La giovane donna è una studentessa della Mishima Polytechnical School e dimostra un interesse particolare nel volersi scontrare contro Jin. Quello che la rende interessante, però, è lo stile di combattimento, che unisce Taido e karate in stile Mishuma, rendendola non solo potente e veloce, ma anche facendo inevitabilmente sorgere curiosità su quali siano le sue origini e, soprattutto, su quale sia il suo ruolo nella trama dell'opera.
Tekken 8 sarà il miglior capitolo della serie?
Insomma, Tekken 8 anche con le nuove modalità si conferma essere un gioco estremamente promettente e più completo rispetto ai capitoli precedenti, offrendo non solo molti più contenuti, ma anche dando la possibilità ai neofiti di divertirsi e imparare con il proprio ritmo anziché doversi scontrare immediatamente con la modalità online. Non ci resta, dunque, che attendere poco più di un mese per scoprire cosa avrà in serbo l'opera completa!