MGW 2023: gli indie più promettenti

Abbiamo passato un bel po' di tempo nell'Indie Dungeon della Milan Games Geek in compagnia degli sviluppatori indipendenti italiani e le loro opere.

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a cura di Marco Patrizi

Editor

L’ultima edizione della Milan Games Week si è conclusa qualche giorno fa ed è stata, come ormai di consueto, l’occasione per i visitatori di incontrare gli sviluppatori indipendenti italiani, i quali hanno portato delle versioni dimostrative dei loro giochi in corso d’opera.

L’apposita area, chiamata Indie Dungeon (anche se ormai non è più chiusa come in passato), è in effetti una delle più interessanti da visitare, sebbene ingiustamente sottovalutata e mal valorizzata dall’organizzazione stessa. Tra musica assordante, tornei e eventi di discutibile sostanza di cui sempre più la fiera si riempie, chi è davvero appassionato di gaming non dovrebbe perdere quella che è una delle poche occasioni di incontrare e parlare con chi i giochi li fa concretamente. E li fa nonostante non abbiano il portafoglio di Rockstar Games.

Anche perché è vero che l’industria videoludica italiana è in qualche modo in ritardo sul mercato rispetto ad altri paesi, ma è altrettanto vero che sempre più i nostri sviluppatori stanno dando prova di grande estro creativo.

Per me è stato quindi un grande piacere toccare con mano i primi risultati della creatività e del duro lavoro degli sviluppatori presenti e fare due chiacchiere con loro. Di seguito vi riporto una lista dei titoli che più mi hanno colpito e intrigato, e che vi consiglio di tenere d’occhio!

N.b. Purtroppo per questioni di tempo e code non sono riuscito a provarli tutti, quindi è possibile che scriveremo di altri in un secondo momento.

Death Noodle Delivery - Stupidi Pixel

Passando vicino alle varie postazioni era impossibile non notare le forti tinte al neon blu e rosa di questo gioco ambientato in una decadente distopia cyberpunk.

In Death Noodle Delivery impersoniamo un fattorino che consegna, appunto, noodle a domicilio a bordo di un piccolo hovercraft. Lo scorrimento diagonale e la visuale isometrica mi hanno ricordato molto il mega classico Paperboy, ma ovviamente molto più complesso e variegato.

Le missioni di consegna in zone estremamente pericolose sono però solo una parte del gioco. Completata l’ingrata giornata di lavoro, il rider Jimmy torna a casa nel suo condominio portando avanti la parte narrativa del gioco. Questa si sviluppa interagendo con gli altri personaggi presenti, ognuno affogato nella propria vita piena di problemi.

Davvero interessante questo connubio tra missioni arcade e umanità distopica, oltre ovviamente l’estetica cyberpunk. E sorprende soprattutto che il team di Stupidi Pixel sia composto da soli due sviluppatori. 

Se volete supportarli e magari provare la demo del gioco potete farlo sulla loro pagina Steam.

While We Wait Here - Bad Vices Games

Quello che a prima vista potrebbe sembrare un banale e poco ispirato simulatore culinario, in realtà contiene molta più sostanza, sia sul piano narrativo che stilistico.

In While We Wait Here si vestono i panni di Cliff e Nora, due gestori di un tipico diner statunitense in un luogo abbastanza sperduto nel deserto. Le meccaniche di base sono semplici: i clienti ordinano, voi preparate e servite. Ben presto la situazione si complica, dato che viene dichiarato uno stato di emergenza per una catastrofe climatica fuori dall’ordinario; una vera e propria situazione da fine del mondo.

Non solo le interazioni con i clienti saranno quindi ovviamente sempre più tese, ma gradualmente comincerete a notare qualcosa di strano, distorsioni e asincronie con la realtà, situazioni inquietanti che richiamano la dimensione onirica. Dalle interazioni con i clienti capiremo man mano che ognuno nasconde un segreto nel proprio passato.

Il gioco quindi si preannuncia estremamente psicologico e dalle tinte horror. Le nostre risposte alle azioni e le domande dei clienti avranno esiti diversi e cambieranno il corso degli eventi e del finale.

Una nota finale sullo stile visivo. A prima vista il titolo sembra ancorato agli standard di 3-4 generazioni fa, ma in realtà è una scelta stilistica deliberata. Gli autori hanno voluto personalizzare la resa dell’Unreal Engine per creare un contrasto tra modelli poligonali ed effettistica. I personaggi e la loro cinesica contribuiscono così all’atmosfera grottesca e inquietante.

L’uscita di While We Wait Here è prevista per l’anno prossimo. Nel frattempo potete provare la demo dalla sua pagina Steam.

Glasshouse - FLAT28

La prima cosa che mi ha colpito di questo titolo è l’ambientazione: un mondo post-capitalistico sull’orlo di un conflitto nucleare, rinchiusi in un condominio a causa di un lockdown di emergenza.

Il protagonista Wealdmaer dovrà interagire con i suoi coinquilini e la crescente entropia che si creerà in questo ambiente chiuso dalla tensione crescente. Inevitabilmente si origineranno dei problemi e delle crisi e starà al giocatore vedersela con gli altri personaggi (ognuno con la propria personalità e ideologia politica e sociale), capirli, decidere con quali allearsi e di quali dubitare. E la storia prenderà diverse pieghe a seconda delle nostre scelte.

Glasshouse è un cRPG dalla forte componente testuale, quindi pane per i denti di tutti gli amanti della narrazione, del mistero e delle psicologie dei personaggi. Ma ci sarà anche una componente survival e dovremo esplorare il condominio, trovare indizi e creare strumenti.

Se Glasshouse vi intriga potete metterlo in Wishlist dalla pagina Steam.

Dino Path Trail - Void Pointer

Molto meno introspettivo e più “attivo”, Dino Path Trail è un rougelite survival ambientato ai tempi della corsa all’oro nelle Americhe, ma in un mondo in cui i dinosauri non si sono mai estinti.

La protagonista Lucy dovrà esplorare aree sempre più grandi (generate proceduralmente) alla ricerca della sorella rapita da dei banditi, ma questo è chiaramente solo il prologo di una storia man mano più complessa.

Le meccaniche survival si rifanno molto a quanto visto in Don’t Starve, quindi bisognerà esplorare la mappa e raccogliere risorse per mantenerci in vita e costruire (e potenziare) armi e oggetti. Il battle system invece sarà focalizzato sulle armi da fuoco e la “danza” tra schivate e momenti ideali per sparare agli avversari.

Il setting è simpatico e il ritmo di gioco sembra ben calibrato e coinvolgente. Il team di Void Pointer ha intenzione comunque di lavorarci ancora molto, dato che l’uscita è prevista per il 2025. Se vi interessa potete seguirloe whishlistarlo sulla pagina Steam.

Horses - Andrea Lucco Borlera, Santa Ragione

Vincitore del mio personalissimo “Premio Mindfuck”, Horses ci cala nei panni di un universitario che trascorrerà l’estate come lavoratore stagionale in una fattoria, dove il fattore gli assegnerà diversi compiti ogni giorno, il special modo che riguardano la cura dei suoi cavalli. C’è un particolare non da poco però: i “cavalli” sono esseri umani con delle maschere da cavallo sulla testa che vengono tenute lì come bestie.

Si tratta di un gioco prevalentemente narrativo, che in quanto a stile registico attinge ispirazione dal cinema indipendente europeo e le produzioni della A24. L’atmosfera e gli eventi ai quali assisteremo saranno via via sempre più disturbanti e inquietanti, ma questo immaginario traumatico si propone di ritrarre una metafora di critica verso i regimi autoritari e il loro ascendente sullementi delle masse, verso la fragilità maschile e verso l’etica sociale.

Dati i temi e l’estetica non convenzionali, non potevo non segnalarvelo. Non prendete sottogamba la sua struttura da walking simulator (sul cui valore ho già parlato in passato) e tenetelo d’occhio tramite il sito ufficiale.

Ryoko - Studio Kodama

Questo è il titolo che personalmente mi ha colpito e intrigato di più. Sarà perché ho amato Gris e che l’ispirazione a esso è evidente e dichiarata dagli stessi autori, sarà per la grafica disegnata a mano con uno stile artistico orientale, o saranno state le parole appassionate di Melania Ugolini, art director e game designer di Kodama, con le quali mi ha illustrato i temi che il team vorrebbe trasmettere con la sua opera.

Si tratta di un platform bidimensionale dove non dovremo sconfiggere nemici, ma proseguire risolvendo dei puzzle sfruttando vari elementi ambientali e le due diverse “forme” della protagonista, la sacerdotessa Ryoko, e cioè materiale e spirituale. La prima potrà contare sul peso del proprio corpo per interagire con alcuni elementi, mentre la seconda potrà sfruttare la sua leggerezza eterea per raggiungere piattaforme molto alte.

Il gioco si svilupperà in sei livelli, cinque dei quali saranno ispirati dagli elementi della tradizione cinese. L’approccio narrativo sarà silenzioso e richiederà l’interpretazione del giocatore, e parlerà di equilibrio naturale e rapporto tra sfera terrena e spirituale.

Ryoko promette davvero bene, ma per vederlo completo dovremo attendere ancora unbel po’, dato che gli sviluppatori prevedono di lavorarci ancora per un anno.

Menzione speciale: On Your Tail - Memorable Games

Titolo “fuori corso” in questa lista, dato che non gioca esattamente ad armi pari dato che verrà pubblicato da Humble Games e ha persino un accordo di esclusiva temporale con Switch, tant’è che era l’unico ad essere riuscito ad essere ospitato nel booth Nintendo della MGW. Ma mi è sembrato comunque giusto dargli il giusto rilievo.

On Your Tail è ambientato nella cittadina costiera italiana di Borgo Marina, abitata da animali antropomorfi di vario genere. La protagonista è la detective Diana che dovrà fare luce su un mistero esplorando liberamente la cittadina, raccogliendo indizi e parlando con i diversi abitanti.

Tra gli aspetti più convincenti ho trovato senza dubbio l’affascinante Borgo Marina, ispirata dichiaratamente dalle Cinque Terre. Non è affatto comune che un video gioco sia ambientato in un luogo così diverso da una metropoli, quindi questo cambio di setting e di atmosfera è decisamente promettente.

On Your Tail si reggerà tutto su un ritmo di avventura investigativa e su simpatici elementi di life sim, quindi dovrebbe essere tenuto d’occhio dai fan del Professor Layton, ma anche da chi ha apprezzato Aggretsuko e Beastars.

L’uscita del gioco è prevista nell’arco del 2024 per Nintendo Switch, poi in un secondo momento dovrebbe approdare anche su PC.

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