5 open world che hanno fatto la storia dei videogiochi

La storia dei videogiochi è ricca di open world indimenticabili: l'esplorazione è una parte fondamentale dell'esperienza, vediamo insieme qualche esempio!

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

L’industria dei videogiochi, soprattutto nell’ultimo decennio, ha attraversato cambiamenti davvero molto importanti. Sono cambiate le logiche, i linguaggi e le modalità dietro la fruizione di prodotti del genere, che anno dopo anno si stanno trasformando in esperienze sempre più complesse e sfaccettate. Pensiamo all’avvento di tecnologie come la realtà virtuale, la realtà aumentata e, in un prossimo futuro, persino l’intelligenza artificiale: fattori che stanno cambiando il videogioco per come lo conosciamo, in un percorso che con tutta probabilità è appena cominciato.

Questi cambi di paradigma hanno portato tanti cambiamenti anche nel modo di vivere e approcciarsi a titoli di ogni genere, che oggi più che mai offrono una varietà di scelta che spesso ha dell’impressionante. Chiunque, insomma, può trovare il prodotto perfetto per le proprie esigenze. Se siete amanti dell’esplorazione, non faticherete a trovare tanti videogiochi tutti da scoprire… E oggi siamo qui apposta per questo: abbiamo selezionato 5 open world che hanno fatto la storia di questo medium, perfetti per viaggiare con la mente (e non solo) e perdersi in un fantastico videogioco. Allora, siete pronti?

5 videogiochi open world indimenticabili

Open world: Nei videogiochi, meccanica di gioco che utilizza un mondo virtuale esplorabile dal giocatore, il quale può avvicinarsi agli obiettivi liberamente; per estensione, il mondo virtuale adottato in questo tipo di videogioco; mondo aperto.

Fonte: Treccani

Metal Gear Solid V

Iniziamo con uno dei titoli prima più attesi e poi più chiacchierati della scorsa generazione, oggetto di molte discussioni (purtroppo) non sempre legate alla qualità del prodotto in sé. Erano in tanti ad aspettare Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, consapevoli di potersi trovare davanti a un capolavoro senza precedenti. Il risultato finale? Non quello che Hideo Kojima avrebbe voluto, ma questa è un’altra storia…

Parlando del gioco e analizzandolo proprio a livello di gameplay, siamo di fronte a un open world ricco e variegato come pochi altri: al giocatore viene offerta la possibilità di esplorare aree di grandi dimensioni, sia per compiere missioni che per il semplice gusto di farsi un bel viaggio, con tantissime opportunità di interagire. Praticamente con ogni oggetto, personaggio o ambiente presente nel mondo di gioco.

In The Phantom Pain potremo infatti cavalcare nel deserto, attaccare basi militari o decidere di infiltrarci negli avamposti nemici senza attirare la loro attenzione… O anche optare per l’esatto contrario, e in questo senso il gioco è una fucina di vere e proprie perle. Vedere per credere!

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Una lista del genere è l’occasione per citare tanti titoli degni di nota, e parlando di open world è pressoché impossibile non parlare di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Uscito nel marzo 2017 come titolo di lancio per Nintendo Switch, il gioco ha da poco superato le 32 milioni di unità vendute: un vero e proprio fenomeno globale, che ancora oggi riesce a emozionare e catturare appassionati da ogni parte del mondo.

A colpire è anche qui l’incredibile varietà che l’esperienza riesce a offrire: il giocatore potrà esplorare migliaia di dungeon e interagire praticamente con ogni elemento della mappa, per una componente esplorativa praticamente illimitata. A impreziosire il tutto troviamo inoltre altre componenti da tenere in considerazione, come ad esempio la temperatura e la conformazione dell'ambiente: senza gli abiti adatti Link perderà energia in alcuni luoghi, e sfruttando il terreno sarà possibile arrampicarsi ovunque e persino utilizzare il parapendio per posizionarsi meglio prima di approcciare un nemico.

Elden Ring

Questa generazione di videogiochi è senza ombra di dubbio la più ricca di esperienze di questo genere, soprattutto a un livello così incredibilmente elevato, e Elden Ring è con tutta probabilità uno degli esempi più azzeccati in tal senso. Realizzato da FromSoftware in collaborazione con George R. R. Martin, il titolo riesce a prendere quanto di buono visto fino a quel momento nel genere soulslike… E ad alzare ulteriormente l’asticella, sotto molti punti di vista.

Ci troveremo catapultati nell'Interregno (The Lands Between in lingua originale) in un RPG atipico: non saremo subissati da quest infinite o da percorsi prestabiliti, in quanto ciò che faremo e come lo faremo dipende solo ed esclusivamente da noi. La componente open world diviene qui un vero e proprio strumento di narrazione, funzionale per raccontare una storia e accompagnare il giocatore alla scoperta della stessa. Tante cose da fare, e tante strade da seguire: l’unico limite, insomma, è quello dell’immaginazione.

GTA V

Passiamo a quello che non è un gioco, ma un vero e proprio fenomeno culturale che non accenna a fermarsi. GTA V è uscito nel lontano 2013, ma ancora oggi riesce a conquistare la vetta delle classifiche di vendita di tutto il mondo: buona parte di questo successo, è evidente, deriva dall’incredibile varietà proposta dall’esperienza di gioco. Rockstar Games ha infatti svolto un lavoro pressoché perfetto, partendo dai già consolidati standard dei precedenti capitoli e alzando l’asticella ancora e ancora.

In GTA V potremo esplorare ambienti anche molto diversi tra loro - da spiagge sterminate al deserto, fino a spettacolari zone montuose - in un mondo di gioco praticamente senza confini. A impreziosire il tutto troviamo poi la possibilità di scegliere in ogni momento tra tre personaggi diversi, con tre approcci differenti anche a livello di gameplay. Da una passeggiata con il cane a una sfilata con un’auto sportiva sulle vie più esclusive di Los Santos, fino a un inseguimento a tutta velocità nel cuore dell’America più grezza… GTA V è praticamente infinito, e il successo citato in apertura è in questo senso la testimonianza più forte in assoluto.

Fallout: New Vegas

Scegliere un solo capitolo di Fallout da inserire in una lista del genere è stata in effetti un’impresa non da poco: negli anni il franchise ci ha infatti abituato a prodotti dove, anche nel momento in cui la qualità di fondo si è rivelata discutibile, la componente open world si assestava su livelli sempre molto alti. New Vegas è con tutta probabilità il più esemplificativo in questo senso, anche e forse soprattutto per via della mappa di dimensioni contenute rispetto agli altri titoli della saga.

Un ambiente più circoscritto ha dato infatti la possibilità al team di Obsidian di realizzare con tanta, tantissima attenzione il mondo di gioco e le singole componenti che ne fanno parte. Dall’interazione con i personaggi alla possibilità di esplorare ambienti anche diversi tra loro, sono tanti gli elementi che portano Fallout: New Vegas a un livello superiore. Un livello in cui a colpire è una cura del dettaglio maniacale, nel quale perdersi vivendo forse l’atmosfera post-apocalittica meglio realizzata nella storia dei videogiochi.

Abbiamo visto insieme 5 titoli open world che, anche a distanza di anni, riescono a colpire ed emozionare i giocatori di tutto il mondo. Vere e proprie pietre miliari della storia del videogioco, che hanno contribuito a definire un genere e ad alzare sempre di più la qualità complessiva. Oggi più che mai ci troviamo di fronte a una situazione dove sembra ci sia ben poco altro da inventare, ma non mancano situazioni in cui è ancora possibile sperimentare qualcosa di nuovo.

In questo senso ci sentiamo di citare nuovamente Rockstar Games, con la certezza che GTA VI andrà a sconvolgere i linguaggi di questo medium per come li conosciamo… Ma non solo. Pensiamo a CD Projekt Red, che con Cyberpunk ha portato senza dubbio a qualcosa di molto interessante, ma anche a prodotti come Spider-Man di Insomniac o persino a un classico come Far Cry. Tutte concezioni che hanno a modo loro portato novità di rilievo, influenzando l’industria del gaming e aprendo a nuove strade che noi, da amanti del videogioco quali siamo, non vediamo l’ora di esplorare.

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