Huawei FreeClip, un paio di auricolari strani… ma bellissimi | Test & Recensione
I nuovi e stranissimi auricolari di Huawei, i FreeClip, sono sorprendentemente comodi. Vi dimenticherete di averli addosso!
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Non appena ho aperto la confezione dei FreeClip di Huawei mi sono ritrovato davanti la classica custodia a ovetto, e non appena ho aperto la custodia mi sono chiesto se Huawei si fosse completamente bevuta il cervello.
Perdonate l’espressione non particolarmente professionale, ma credo che possa essere condivisa la sorpresa semplicemente guardando la forma dei FreeClip, decisamente inusuale per un paio di auricolari. Huawei ultimamente sta sperimentando con l’ergonomia, i FreeBuds 5 che ho provato alcuni mesi fa (Huawei FreeBuds 5, finalmente un paio di auricolari differenti | Test & Recensione) si sono rivelati dei buoni auricolari, nonostante la forma differente dal solito, ma con i FreeClip, Huawei fa un passo ancora più estremo.
Lo chiamano C-Bridge design, un nome azzeccato e che descrive la forma, con la capsula auricolare collegata a un supporto che contiene batteria ed elettronica, uniti da un “ponte” che conferisce agli auricolari un design a “C”. Che ci crediate o no, dopo i primi minuti di scetticismo e difficoltà nel capire come indossarli al meglio, è bastato poco per farmi sorprendere e ribattezzare i FreeClip ad auricolari preferiti del momento.
Come sono fatti e specifiche tecniche dei Huawei FreeClip
Iniziamo con l’elencare le specifiche tecniche dei FreeClip di Huawei. Molto leggeri, solo 5,6 grammi ad auricolare, sono certificati IP54, supportano i codec SBC, AAC e L2HC. La confezione ad ovetto ha una chiusura magnetica, forte e comoda da aprire e richiudere. Nella parte inferiore c’è una porta USB Tipo-C per la ricarica; c’è anche la ricarica wireless. Un LED nella parte anteriore indica lo stato di carica della batteria interna per farvi capire quando sarà il caso di ricaricarla. La batteria interna è di 510mAh, mentre i singoli auricolari integrano una batteria da 55mAh.
Afferrare gli auricolari per toglierli dalla custodia non è mai stato così semplice per via della forma. Sono riposti con la capsula auricolare e il corpo principale verso il basso, tenuti in sede da supporti magnetici, e il ponte rivolto verso l’alto.
Indossarli le prime volte non è facile, non solo perché ci si chiede come devono essere indossati, ma soprattutto perché in base alla forma del vostro orecchio potreste volerli indossare più in alto o in basso, vicino o lontano dal lobo dell’orecchio. Il corpo principale deve essere posizionato nella parte posteriore dell’orecchio, mentre la sfera che include il driver deve puntare verso il condotto uditivo dell’orecchio. È importante capire che si tratta di auricolari dal design aperto, che quindi non vanno a occludere l’orecchio come dei classici in-ear. Vi assicuro che dopo alcuni giorni d’uso svilupperete una memoria muscolare che vi permetterà di posizionarli in maniera corretta, quindi con la sfera che punta perfettamente verso il condotto uditivo, a colpo sicuro.
Il ponte è in materiale gommato, probabilmente per aggiungere un po’ di attrito sulla parte esterna dell’orecchio così da migliorare la presa. Nel mio caso non è utile poiché è sufficiente la forma per ancorarsi all’orecchio con abbastanza forza da tenerli in sede. Capsula auricolare, corpo principale o ponte che collega i due sono tutti punti che possono essere picchiettati per inviare i comandi di risposta alle chiamate telefoniche o controllo musicale. Non si tratta di superfici sensibili al tocco, un sensore interno capterà i movimenti per tradurli in comandi. Peccato che i comandi sono limitati. Probabilmente ci sarebbe stata la possibilità di aggiungere una superficie sensibile al tocco nella parte dell’auricolare che s’infila dietro all’orecchio per il controllo del volume.
Qualità audio e chiamate dei Huawei FreeClip
Non avevo grandi aspettative in termini di qualità audio considerando il design così particolare. Forse le mia aspettative erano talmente basse che sono rimasto sorpreso anche dalla resa in termini di qualità, comparabile a quella di auricolari di fascia media. Potrebbe non sembrare un grande complimento, ma se non cercate un prodotto impeccabile sotto questo punto di vista, non rimarrete così delusi. Tenete in considerazione che non essendo un modello in-ear che può bloccare i rumori esterni e amplificare i bassi, non potete pretendere chissà quale profondità o corposità, soprattutto della parte medio bassa dello spettro audio. Probabilmente la resa cambierà anche in base al vostro orecchio, o meglio a quanto il design vi permetterà di avvicinare la sfera che contiene il driver al condotto uditivo.
Durante la riproduzione musicale la sensazione non è comunque differente da quella che si ha con un qualsiasi altro auricolare, soprattutto quando pensiamo che il driver non entra nemmeno in contatto con l’orecchio, ma semplicemente si ferma li vicino. Se togliamo altri auricolari dalle orecchie e li posizioniamo nelle vicinanze, come accade con questi FreeClip, la resa sarebbe decisamente peggiore. Non è un termine di paragone da considerare, ma serve per sottolineare che la potenza e la resa delle FreeClip, a livello tecnico, è certamente buona.
Così come la qualità durante le chiamate telefoniche. La voce degli interlocutori si sente bene e forte. E gli interlocutori sentono la nostra voce con una buona resa generale, grazie al set di microfoni che si occupano anche di filtrare i rumori esterni. Ovviamente c’è la limitazione del design aperto che non è il più indicato in ambienti rumorosi, non solo per le chiamate, ma anche per la musica, dato che l’ascolto verrebbe distratto dai rumori circostanti.
Comodità senza precedenti
Manca l’ANC, il volume non è altissimo e la qualità audio, come detto, non è tra i punti di forza degli Huawei Freeclip, ma la comodità è fantastica. È questo il motivo per cui ho promosso di FreeClip ad “auricolari preferiti del momento”, perché riesco a tenerli indossati tutto il giorno. E dopo così tante ore mi è anche capitato di non rendermi conto di averli alle orecchie, con tragiche conseguenze nello sfilare una maglietta.
Sbadataggine a parte, non mi è mai capitato di tollerare in questo modo un paio di auricolari; ovviamente i modelli in-ear sono quelli che affaticano maggiormente le orecchie andando a occludere il condotto uditivo; dopo qualche ora ho sempre sentito la necessità di “fare riposare le orecchie”. Con i modelli classici è più semplice raddoppiare o anche triplicare il tempo di sopportazione, ma con i FreeClip posso estendere indefinitamente il tempo in cui tenerli indossati.
Autonomia
Per ribadire quanto siano comodi da indossare, i FreeClip sono stati gli unici auricolari che ho tenuto nelle orecchie - vicino alle orecchi in realtà - per così tanto tempo da farli scaricare completamente (in fase d’uso normale, non test). L’autonomia per singola carica è di circa 6/7 ore, mentre potrete ricaricarli completamente circa 5 volte grazie alla batteria nella custodia.
Verdetto
Huawei FreeClip sono prima di tutto un paio di auricolari comodissimi. Così comodi che voglio assegnargli il nostro award, proprio per questa loro caratteristica distintiva. Questo punto di eccellenza ha però un costo: la qualità audio è solo nella media, non hanno l’ANC e i comandi touch sono limitati. L’autonomia invece è buona. E dovete volerli usare, principalmente, in ambienti silenziosi, altrimenti le chiamate verranno disturbate, così come l’ascolto musicale.
Costano 199 euro, ma a questo prezzo è possibile acquistare un bundle con la fitness band Huawei Band 8, dal valore di 50 euro.
Voto Finale
Conclusioni Finali di Tom's Hardware
Pro
-
Comodità ai massimi livelli
-
Autonomia buona
-
Connessione BT multi-point (2 dispositivi)
Contro
-
Comandi touch limitati
-
Non adatti a situazioni molto rumorose