Huawei FreeBuds Pro 3 | Test & Recensione
Le FreeBuds Pro 3 tornano ad abbracciare un design classico. Sono un modello in-ear con stelo, lo stesso visto in altri modelli.
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Huawei continua a migliorare i suoi auricolari e i FreeBuds Pro 3 rappresentano la sua migliore offerta del momento. Il design è rinnovato, anche se non è stato stravolto e continua a seguire le classiche linee dettate dal settore. Offrono la cancellazione attiva del rumore, supportano l’audio ad alta risoluzione e connettività multi-point. Promettono anche una grande qualità del suono. Vediamo come è andata la mia prova.
Come sono fatti
Dopo aver provato i FreeBuds 5, ho sperato che più produttori tentassero nuovi design, ma a quanto pare non sono stato accontentato. Probabilmente non è facile inventarsi nuove forme che possano essere soprattutto efficaci, infatti le FreeBuds Pro 3 tornano ad abbracciare un design classico. Sono un modello in-ear con stelo, lo stesso visto in molti altri modelli.
S’inseriscono facilmente nelle orecchie, basta accostarli, inserirli e compiere una breve rotazione per spingere l’auricolare nel condotto uditivo. Dovrete cercare di bloccare il più possibile il condotto uditivo per rendere l’ANC efficace, nonché la resa audio. Nella confezione sono inclusi dei gommini di differenti dimensioni per permettervi di ottenere questo risultato.
L’indossabilità degli auricolari dipende molto dalla forma del vostro orecchio. Nel mio caso sono riuscito a chiudere abbastanza bene il condotto uditivo, ma non perfettamente. Il risultato è più o meno quello degli AirPods Pro.
La custodia è quella classica, ad ovetto, con un’apertura leggermente inclinata che facilità la presa degli auricolari. Riuscirete ad afferrarli con facilità e sicurezza e riporti molto velocemente, grazie soprattutto ai magneti dalla giusta forza. Oltre al modello grigio, o meglio “Silver Frost” che ho provato, possono essere acquistati anche in bianco (Ceramic White) e verdi.
Per connetterli allo smartphone dovrete scaricare l’App Ai Life, a meno che non abbiate uno smartphone Huawei. L’App offre il necessario e niente più: controllo dei comandi, test di tenuta per capire se avete tappato a sufficienza l’orecchio, aggiornamenti firmware, equalizzatore e poco altro.
Il sistema di controllo è lo stesso delle AirPod Pro, quindi dovrete premere lo stelo tra due dita. Potrete rispondere a una chiamata o controllare la riproduzione musicale, attivare l’ANC e, muovendo il dito verso l’alto o il basso, potrete regolare il volume.
Qualità dell’ANC
Come ho già detto in altre occasioni, il livello della cancellazione attiva del rumore delle cuffie odierne ha raggiunto probabilmente il suo limite o, per dirla in maniera differente, i miglioramenti che vengono apportati sono difficili da valutare a orecchio nudo.
Le FreeBuds Pro 3 offrono un buon livello di cancellazione del rumore. Probabilmente non è il migliore del mercato, ma è certamente molto buono. Insomma, non è qualcosa di cui rimarrete delusi.
Qualità audio
Quanto ho detto per l’ANC vale anche per la qualità audio, cioè tutti i miglioramenti sono oggi difficili da valutare, soprattutto perché a differenza della cancellazione attiva del rumore, la percezione della qualità audio dipende anche dall’orecchio di chi ascolta, e dalla capacità dell’individuo di cogliere le giuste sfumature.
Detto questo, provando cuffie e dispositivi audio da oltre vent’anni, posso dire che le FreeBuds Pro 3 sono tra le cuffie True Wireless che oggi offrono una resa audio tra le migliori disponibili. La risposta è dettagliata, precisa, il suono è ricco. I bassi sono profondi, ma non vanno a disturbare o coprire la parte media e alta dello spettro audio.
Tuttavia questo risultato di ascolto l’ho ottenuto tenendo gli auricolari ben premuti all’interno dell’orecchio, poiché come dicevo non sono riuscito a ottenere una perfetta occlusione del condotto uditivo, cosa che incide anche sulla qualità audio, soprattutto per quanto riguarda la resa delle frequenze più basse. In base a quanto riuscirete a indossarli bene potrete godere di una qualità audio che va dal buono all’ottimo.
La stessa qualità audio si può percepire nelle chiamate telefoniche, sia per voi sia per la persona all’altro capo della comunicazione, grazie a microfoni di buona qualità che riescono anche a eliminare una buona parte dei rumori ambientali di fondo.
Autonomia
L’autonomia poteva essere migliore, ma probabilmente non è un vero problema. Con ANC attivo ho misurato circa 5 ore di autonomia, un numero basso rispetto a molti concorrenti. Tuttavia il modello d’uso delle cuffie oggi prevede l’uso e poi l’inserimento nella custodia che ricarica la batteria. Se avete bisogno di un paio di cuffie con cui fare ascolti molto prolungati, queste FreeBuds Pro 3 non fanno per voi, in caso contrario non avrete problemi.
Verdetto, chi dovrebbe acquistarle?
Il problema delle FreeBuds Pro 3 è il prezzo. Costano 199 euro, e probabilmente valgono ogni soldo, ma si posizionano in una fascia di mercato difficile. Innanzitutto non compratele se avete un iPhone, sia per la compatibilità dell’applicazione sia perché con gli stessi soldi potete acquistare le AirPods che sono meglio integrate nell’ecosistema. Se avete uno smartphone Android con le FreeBuds Pro 3 avrete un’ottima qualità audio, un buon ANC e un comfort d’uso più che buono, anche se dovrete provarle perché l’ergonomia può cambiare in base al vostro orecchio. L’autonomia è però sotto alla media.
Alcuni modelli concorrenti sono le Sennheiser Momentum True Wireless 3, i Pixel Buds Pro che costano poco di più, i Sony Linkbuds S che costano meno, e soprattutto vari modelli Jabra, come i meno costosi Elite 5 e gli Elite 7. I FreeBuds Pro 3 per diventare più attraenti dovrebbero costare attorno a 150 euro, quindi se li trovate a un prezzo un po’ più basso rispetto a quello di listino, dovresti considerarli, soprattutto perché rispetto a tutti i modelli citati sono potenzialmente più comodi e veloci da indossare.
Voto Finale
Conclusioni Finali di Tom's Hardware
Pro
-
Qualità audio
-
ANC
-
IP54
-
Connessioni multi-poing
-
Support LDAC
Contro
-
Autonomia sotto alla media
-
Prezzo simile a prodotti molto competitivi e attraenti