Fastweb ha paura delle tariffe dei servizi broadband all'ingrosso di Telecom Italia. La scelta dell'Agcom di eliminare ogni limitazione (price cap) dal 1 maggio 2010 rischia di "strozzare" il mercato, come ha sottolineato l'AD di Fastweb Stefano Parisi. Teoria per altro sostenuta anche dall’Associazione Italiana Internet Provider.
"In questa fase delicata l’Autorità propone l’aumento del costo dell’unbundling in rame e di consentire a Telecom Italia di togliere il canone dove vuole. Si aumenta all’ingrosso e si scende al dettaglio", ha spiegato Parisi in un intervento durante il convegno sulla banda larga organizzato da Between.
Insomma, la competizione nel settore potrebbe complicarsi ulteriormente favorendo l'ex monopolista. Senza contare che Parisi è convinto che "aumentando la redditività del rame si rendono meno convenienti gli investimenti in fibra".
"Non è stato previsto alcun aumento del canone unbundling anzi: i prezzi del 2009 resteranno in vigore fino al primo maggio 2010", ha risposto immediatamente il portavoce dell’Autorità. E poi come ha ricordato l'Agcom "il nuovo modello a costi correnti è stato adottato in numerosi Paesi europei ed è impossibile prefigurare fin d’ora quale sarà il livello dei prezzi successivo alla sua adozione".
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