Ys VIII: Lacrimosa of Dana | Recensione della versione PS5
L'indimenticabile Ys VIII: Lacrimosa of Dana approda su PlayStation 5 con qualche miglioria grafica, pronto per essere riscoperto.
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a cura di Marco Patrizi
Editor
Se c’è qualcosa che si può apprezzare di Nihon Falcom è la sua tenacia. In uno stato dell’industria in cui a prevalere sono le grandi produzioni e dove è sempre più difficile essere una compagnia di modeste dimensioni e risorse finanziarie, la software house giapponese continua a puntare sulle sue due perle più rinomate, Ys e The Legend of Heroes, tentando di espanderne la popolarità. Questo sforzo si traduce principalmente nel portare i suoi titoli su quante più piattaforme possibili, in particolare su Nintendo Switch, che negli anni passati ha accolto i porting sia di Ys Origins che dell’ultimo capitolo Ys IX: Monstrum Nox.
È questo l’unico senso che mi viene in mente per inquadrare l’arrivo di uno dei capitoli più apprezzati della serie, ovvero Ys VIII: Lacrimosa of Dana. Uscito originariamente per PS4 e PS Vita e già trasposto su Switch, il penultimo titolo della serie ora approda anche sulla più recente console Sony con una “nuova” versione, la cui utilità, a ben vedere, è davvero molto relativa.
Ritorno sull'isola di Seiren
Se avete già giocato al titolo originale e siete curiosi di sapere cosa mai potrà contenere di nuovo questa versione per PlayStation 5, è presto detto: un upgrade delle performance grafiche e l’inclusione dei DLC rilasciati in precedenza, che sono per lo più costumi e accessori estetici. Niente di più.
Certo, le migliorie introdotte sono reali: definizione dei modelli, ombre e draw distance sono sicuramente più definite, ma stiamo pur sempre parlando di un titolo che già alla sua uscita su PS4 sembrava uscito con una generazione di ritardo, con una conta di poligoni bassina e animazioni davvero basilari. Non faccio queste precisazioni per sminuire il lavoro fatto, ma piuttosto per frenare aspettative inopportune. Anche se gira su PS5, stiamo parlando dello stesso gioco con sostanzialmente lo stesso aspetto generale.
Devo dire che le performance su PS5 sono comunque apprezzabili, in particolare il frame rate è serrato (tranne in alcune situazioni di affollamento estremo su schermo) e la rapidità dei caricamenti è eccezionale e particolarmente apprezzata per un gioco in cui il fast travel è frequente. Poter passare da una zona all'altra del gioco nel giro di un paio di secondi è davvero una manna dal cielo e permette di non spezzare l’azione.
Va da sé che le differenze con la precedente versione sono effettive ma tutto sommato relative, quindi se avete già giocato e completato il gioco potete tranquillamente fare a meno di questa versione.
Per i novelli naufraghi
Anche se è un gioco uscito nel 2017, potreste essere tra quelli che non hanno ancora giocato a Ys VIII, magari invogliati a riscoprire la serie dopo aver giocato al più recente Ys IX: Monstrum Nox. Nel qual caso (oltre a dare un’occhiata alla nostra recensione precedente) vi basti pensare che Lacrimosa of Dana narra una delle rocambolesche avventure del protagonista Adol, questa volta finito sull'isola deserta di Seiren a seguito del naufragio della nave su cui era imbarcato assieme ad altri passeggeri, la Lombardia.
Lo scopo iniziale sarà quello di recuperare gli altri superstiti e organizzare una piccola comunità sulle rive dell’isola per assicurarsi la sopravvivenza, ma proseguendo con l’esplorazione di Seiren le cose si complicheranno. La sorprendente presenza di creature preistoriche, le misteriose rovine di un’antica civiltà autoctona e degli strani sogni di Adol su una fanciulla di nome Dana saranno tutti elementi che andranno a comporre un puzzle sempre più grande dai risvolti inaspettati.
Per deformazione personale tengo sempre le aspettative molto basse quando mi siedo davanti a un action RPG “di seconda fascia”, per così dire. Tuttavia, pur non trovandola un capolavoro in questo campo, la storia di Lacrimosa of Dana mi ha piacevolmente intrattenuto per i colpi di scena e i temi coinvolti. Certo, bisogna sempre tenere a mente di trovarsi di fronte a un tipo di story telling dal taglio tipicamente giapponese, con la sua particolare teatralità, la tipica caratterizzazione dei personaggi, diversi cliché e alcune trovate narrative che testeranno la vostra sospensione di incredulità. Insomma, non è il tipo di gioco che cambierà la vostra prospettiva sulle produzioni giapponesi, a voi decidere se questo sia un bene o un male.
Sopravvissuti e combattivi
Come da tradizione della serie, è nel gameplay che Ys VIII dà il meglio di sé. Nihon Falcom è ormai un’istituzione nel creare action RPG dal ritmo frenetico con un’impronta fieramente hack and slash, e Lacrimosa of Dana ne è la perfetta rappresentazione.
Grande importanza è dedicata all'esplorazione, che viene cadenzata con elementi tipici del genere metroidvania e che spingono al backtracking i giocatori desiderosi di scoprire ogni anfratto e segreto dell’isola.
Le meccaniche di gioco sono assolutamente agevoli da approcciare e in poco tempo si viene risucchiati nel sul ritmo da dungeon-crawling, ma allo stesso tempo messi alla prova da una crescente curva di difficoltà. Presto diventa chiaro che picchiettare il tasto di attacco alla cieca non porta lontano, ma è necessario padroneggiare a dovere anche le parate e le schivate, oltre ad attaccare determinate tipologie di nemici con i giusti tipi di attacchi.
L’insieme di tutte le dinamiche, assieme a una colonna sonora assolutamente perfetta a creare un ritmo di gioco elettrizzante, danno vita a un flow particolarmente appagante che vi trascinerà davanti allo schermo per almeno una 30ina di ore di gioco, che possono tranquillamente raddoppiare per chi vuole imbarcarsi nel completismo.
Voto Recensione di Ys VIII: Lacrimosa of Dana - PS5
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Combat system frenetico e divertente.
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- Esplorare l’isola di Seiren è una droga.
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- Colonna sonora entusiasmante.
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- Apprezzabile upgrade delle performance.
Contro
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- Graficamente arretrato.
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- Assenza di nuovi contenuti.
Commento
Ys VIII per PlayStation 5 è chiaramente una versione indirizzata a tutti coloro che hanno sorvolato sull'avventura di Adol negli ultimi cinque anni e che vogliono recuperarla nella sua versione migliore. Se si riesce a passare sopra l’aspetto tecnico antiquato, Lacrimosa of Dana farà la gioia degli amanti degli action RPG che hanno voglia di una genuina dose di azione arcade. Le migliorie tecniche sono tangibili, ma sicuramente non sconvolgono l’esperienza, quindi se avete già giocato al titolo originale potete benissimo fare a meno di questo upgrade.