Yooka-Laylee and the Impossible Lair | Recensione
Yooka-Laylee and the Impossible Lair, cambia la formula del suo predecessore reinventandosi come uno dei migliori esponenti del platform in due dimensioni.
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a cura di Andrea Maiellano
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In sintesi
Yooka-Laylee and the Impossible Lair, cambia la formula del suo predecessore reinventandosi come uno dei migliori esponenti del platform in due dimensioni.
Yooka-Laylee and the Impossible Lair è il secondo capitolo della serie ideata da Playtonic Studios e realizzata grazie a una delle campagne Kickstarter maggiormente chiacchierate degli scorsi anni. Ideato come gesto d’amore per gli amanti dei platform in tre dimensioni, celebri alla fine degli anni 90, il primo capitolo riprendeva le meccaniche di gioco di esponenti celebri quali Banjo & Kazooye, Croc e Spyro The Dragoon in una produzione che riuscì a convincere solo a metà pubblico e critica. Seppur sviluppato da un team composto da ex dipendenti della storica Rare, il primo capitolo di Yooka e Laylee peccava di una mancanza di coraggio di fondo che non riuscì a far brillare come sperato una produzione, tutto sommato, onesta e ben confezionata.
Memori dei feedback ricevuti dall’utenza, i ragazzi di Playtonic Studios, hanno quindi deciso di cambiare la formula offerta da questo secondo capitolo. Yooka-Laylee and the Impossible Lair, infatti, abbandona le tre dimensioni e va ad abbracciare uno stile in 2.5D che ha permesso agli sviluppatori di lavorare maggiormente sul level design e e differenziando la natura stessa della sfida che andranno a offrire ai giocatori. Vi possiamo anticipare subito che questo drastico cambio ha, indubbiamente, giovato al brand offrendo uno dei platform più convincenti di questo ricco 2019.
Vita da lucertole
La storia di Yooka-Laylee and the Impossible Lair non figurerà certamente negli annali della sceneggiatura videoludica per la sua scrittura o per la sua messa in scena. L’intera narrazione, difatti, è affidata a dei semplici box testuali, simili a dei fumetti, che appariranno sulla testa dei vari personaggi di tanto in tanto. Fin dai primissimi istanti di gioco, il titolo si premurerà di lanciare il giocatore nel vivo dell’azione, lasciando ai vari testi, disponibili in lingua inglese, il compito di narrare i motivi che porteranno Yooka e Laylee a dover salvare, nuovamente, il Royal Stingdom.
In Yooka-Laylee and the Impossible Lair il temibile Capital B, in cerca di vendetta dopo la precedente sconfitta, costruisce un macchinario per controllare mentalmente tutte le api del Royal Stingdom. La regina Flea-Bee, in preda alla disperazione, chiederà nuovamente aiuto a Yooka e Laylee per salvare il suo regno oramai decimato. Giunti dinanzi all’Impossible Lair, la regina donerà l’ultimo dei suoi poteri all’animalesco duo: il potente Beetalion, uno scudo magico, composto dalle ultime api del regno, che permette ai due eroi di non subire danni all’interno della terribile fortezza costruita da Capital B. Grazie alla natura stessa di questo scudo, però, questo potere cadrà presto in mano al temibile nemico, rendendo praticamente impossibile a Yooka e Laylee i proseguimento della loro missione. Dovranno, quindi, intraprendere un viaggio che li porterà per tutto il Royal Stingdom alla ricerca delle api imprigionate la malefico avversario, per poter rigenerare il Beetalion e superare le trappole dell’Impossible Lair.
Fare o non fare... non esiste provare!
La struttura con cui è sviluppato Yooka-Laylee and the Impossible Lair è, indubbiamente, l’elemento più interessante, e stimolante, dell’intera produzione di Playtonic Studios. L’Impossible Lair che dà il nome al gioco, difatti, si presenta come una sfida disponibile fin dai primi momenti dell’avventura, offrendo una remota possibilità al giocatore di portare a termine il titolo fin dal principio. Lo scopo dell’avventura, difatti, baserà le sue fondamenta sul rinvenimento delle varie api che compongono il Beetalion per superare incolumi le temibili sfide offerte da questo macchinoso livello ma non viene preclusa al giocatore la possibilità di provare a superare l’Impossible Lair in qualsiasi momento dell’avventura. Strutturato in diverse sezioni ricolme di trappole, e piattaforme, che richiedono una enorme dose di precisione, e dei riflessi ben allenati, la sfida finale di Yooka-Laylee and the Impossible Lair è sviluppata in una maniera davvero intelligente e in grado di stimolare il giocatore a tentarne il superamento più volte durante il corso della storia. Non vi neghiamo che durante questa recensione ,siamo riusciti a percorrere solamente il 12% del Lair senza il nostro Beetalion, mossi solamente dall’intento di riuscire a terminare la nuova produzione di Playtonic Studios, nella sua forma più complessa.
Yooka-Laylee and the Impossible Lair, esclusione dell’ottimo livello finale, offre un’esperienza che strizza, maliziosamente, l’occhio a un altro capolavoro della vecchia Rare: Donkey Kong Country. Ognuno dei livelli presenti nel titolo, infatti, oltre a essere caratterizzato da un level design ispiratissimo, richiederà al giocatore di rintracciare un numero differente di collezionabili, oltre a raggiungere l’ape che sarà imprigionata al termine di ogni capitolo. Per poter rigenerare il Beetalion, infatti, avrete bisogno delle 48 api situate all’interno dei vari livelli che compongono il Royal Stingdom. In aggiunta a esse, ogni capitolo nasconderà al suo interno 5 monete d’oro che serviranno a Yooka e Laylee per aprire i vari cancelli sparsi sulla mappa di gioco e sbloccare, quindi, nuovi livelli. Se questa mole di collezionabili non bastasse, vi sono, inoltre, oltre sessanta tonici sparpagliati fra i vari capitoli e la mappa di gioco che permetteranno ai due eroi di ottenere alcuni bonus per superare, con maggior tranquillità, i vari livelli.
Piattaforme perfette
In merito alla mappa del mondo realizzata per Yooka-Laylee and the Impossible Lair, non possiamo che elogiare la scelta degli sviluppatori di non limitarne lo scopo alla mera selezione dei livelli che affronterete ma a svilupparla in maniera maggiormente interattiva, infarcendola di piccoli puzzle ambientali, passaggi segreti e oggetti nascosti, rendendola, a tutti gli effetti, una parte importante dell’esperienza di gioco. Addentrandoci nell’analisi dei livelli che compongono il gioco, invece, ci troviamo di fronte a uno dei migliori esempi di level design da parecchio tempo a questa parte. I vari capitoli di Yooka-Laylee and the Impossible Lair si presentano ben strutturati, differenziato in maniera sapiente fra di loro, ricolmi di stanze segrete, brevi puzzle ambientali e, soprattutto, offrono un livello di sfida ben bilanciato e sufficientemente stimolante. Non siamo di fronte ai picchi artistici, e di difficoltà, visti in Donkey Kong Country Tropical Freeze ma l’offerta proposta da Playtonic Studios si pone di poco al di sotto dell’ottimo platform esclusivo per Nintendo Switch.
Un intelligente sistema di Backtracking, che non vi anticiperemo per non rovinare la sorpresa a chi vorrà dare fiducia alla produzione di Playtonic Studios, riesce, infine, a rendere le fasi esplorative nei livelli precedentemente completati, stimolante e variegata in maniera tale da non apparire mai ridondante. Dovendo trovare un lato negativo alla struttura di gioco offerta da Yooka-Laylee and the Impossible Lair, punteremmo il dito solamente alla struttura stessa della progressione. Per quanto i livelli siano realizzati magnificamente, infatti, la costante ricerca di monete, tonici e api potrebbe diventare tediosa sulla lunga distanza, specialmente per i “completisti” che decideranno di scoprire ogni segreto nascosto all’interno del Royal Stingdom. In termini di longevità, infine, esprimere un giudizio risulta davvero complesso proprio in virtù della libertà offerta dagli sviluppatori, possiamo però dirvi che terminare al 100% il titolo vi terrà impegnati non meno di quindici ore, a patto di essere dei buoni conoscitori del genere di appartenenza del gioco.
Il gameplay di Yooka-Laylee and the Impossible Lair rispecchia perfettamente i canoni del genere. I due eroi potranno, infatti, saltare, attaccare, planare, rotolare e schiantarsi al suolo. Pochi comandi, assegnati a pochi tasti, per lasciare al level design, e ai riflessi del giocatore, tutto il piacere dell’esperienza di gioco. I controlli sono reattivi, l’azione di gioco fluida e la possibilità di far rotolare Yooka per aumentare la sua velocità, analogamente a quanto visto negli storici titoli di Sonic, offre diversi approcci per il conseguimento dei vari livelli permettendo di alternare uno stile di gioco più frenetico e nervoso a uno più rilassato e votato all’esplorazione. I tonici di cui vi accennavamo poc’anzi, inoltre, andranno a conferire a Yooka e Laylee alcuni bonus, equipaggiabili fino a un massimo di tre alla volta, che andranno ad abbracciare maggiormente lo stile di gioco scelto, rendendo il completamento dei livelli più semplice. Non parliamo di grandissimi stravolgimenti al gameplay, specialmente considerando che la difficoltà del titolo non si attesta su livelli altissimi, ma risulta un simpatico divertissement in grado di rendere maggiormente stimolante l’esperienza di gioco.
Il lato tecnico di Yooka-Laylee and the Impossible Lair
Tecnicamente parlando, Yooka-Laylee and the Impossible Lair, si presenta solido nella sua essenza e e lievemente effimero negli elementi di corredo. Le animazioni di gioco sono sempre fluide e il frame-rate rimane ancorato a 60fps per tutta la durata dell’avventura. La caratterizzazione dei personaggi, e dei vari antagonisti, si mostra convincente e ben differenziata con uno stile che ricorda moltissimo le produzioni da cui la serie trae ispirazione. La palette cromatica risulta a tratti accecante per quanto è vivida nei colori mentre gli ottimi modelli in tre dimensioni restituiscono uno stile gommoso e “cartoonesco” che ben si sposa con la natura del titolo. Le ottime sinfonie composte da Dan Murdoch rendono riescono a competere con le armonie del sommo David Wise, restando impastate alle orecchie del giocatore anche a console spenta.
Le sbavature si riversano tutte nella realizzazione dei menù di gioco, nel ventaglio di opzioni a. disposizione del giocatore, nella scelta degli idiomi con cui sono stati tradotti i testi e nella gestione di azioni basilari come i file di salvataggio. Tutti elementi che funzionano adeguatamente, non inficiando nell’esperienza finale di gioco, ma che risultano realizzate in maniera maggiormente svogliata rispetto al resto della produzione, trasmettendo una sensazione di incompiuto che mal si sposa con un titolo convincente e ben sviluppato quale Yooka-Laylee and the Impossible Lair.
Voto Recensione di Yooka-Laylee and the Impossible Lair - PS4
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Level design ispirato e ben strutturato.
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- Gameplay semplice e immediato.
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- L'Impossible Lair è una soluzione di gameplay ingegnosa e stimolante.
Contro
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- A tratti troppo ridondante nella sua struttura.
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- Alcune sbavature nella realizzazione dei menù.
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- Il livello di sfida, seppur ben bilanciato, potrebbe rivelarsi troppo semplice.
Commento
Yooka-Laylee and the Impossible Lair è un ottimo platform in due dimensioni, che farà la gioia degli amanti del genere in costante attesa di nuovi esponenti di spicco per questa bistrattata categoria di giochi. L’Impossible Lair si rivela una soluzione di gameplay ben realizzata e stimolante, in grado di fare da collante a un’esperienza dal respiro più classico ma, non per questo, meno interessante. L’ottimo level design, unito a un sistema di controllo reattivo e preciso, regalano un platform solido e ben stratificato che mostra il fianco solo a un’eccessiva ridondanza dei compiti da svolgere al suo interno. Resta comunque uno dei migliori esponenti del genere e un titolo che, specialmente in rapporto al prezzo di vendita ridotto, consigliamo a chiunque cerchi un gioco divertente, stimolante e disimpegnato.