Chiunque bazzichi l'ambiente musicale, che sia in qualità di amatore, di audiofilo o di addetto ai lavori, conosce molto bene la qualità dei prodotti "top di gamma" di Yamaha. Non stupisce, quindi, che questa accoppiata di prodotti pensati, principalmente, per gli streamer, si riveli, in realtà, un'ottima "all rounder", capace di offrire una copertura a 360° che si distacca dalla semplice creazione di contenuti in streaming.
Partiamo dalle cuffie Yamaha YH-G01, le quali rappresentano il prodotto meno "sorprendente" tra i due. Non fraintendeteci: come andremo ad analizzare a breve, si tratta di un ottimo casco over-ear ma se confrontato con quanto realizzato da Yamaha con il mixer ZG01, le ottime qualità di queste cuffie vengono, quasi, oscurate.
Le Yamaha YH-G01 sono un paio di cuffie sovrauricolari, dal design molto minimale e decisamente pensato per venire incontro ai bisogni, in termini di comfort, del maggior numero di utenti possibile. Le due coppe sono molto grandi e coprono completamente l'orecchio, andando quindi a ridurre la pressione sulla testa, consentendo un utilizzo prolungato senza fastidi di sorta.
Ovviamente quando si descrive come un paio di cuffie "vestano" l'utente finale, si scende sempre in un territorio molto soggettivo, dove l'unica verità è quella derivata dall'esperienza dell'utente stesso, ma considerando che, chi vi scrive, non riesce a indossare un paio di cuffie per più di un paio d'ore prima di cominciare ad avvertire fastidi alle tempie, il fatto di non aver sofferto alcun disturbo, dopo sessioni da oltre due ore assieme alle Yamaha YH-G01, indica che potrebbero essere la scelta giusta per chi è alla ricerca di un headset che sia comodo e leggero.
Per quanto riguarda l'audio non vi tedierò con lunghe filippiche da audiofilo; le Yamaha YH-G01 sono pensate per offrire la migliore esperienza possibile a chi gioca, motivo per il quale offrono un bilanciamento di alte, medie e basse, molto naturale e privo di picchi verso frequenze specifiche. I bassi non sono mai invadenti, pur rimanendo corposi, così come le frequenze alte non risultano mai eccessivamente squillanti.
Ovviamente una pre-equalizzazione del genere garantisce un ottimo risultato anche quando si decide di guardare un film, mentre se si optasse per sfruttare le Yamaha YH-G01 per ascoltare la musica, la loro equalizzazione molto bilanciata potrebbe non risultare gradita a chi ama i bassi spinti o un'equalizzazione capace di enfatizzare al meglio determinati tipi di frequenze. Niente che non si possa sistemare sfruttando degli equalizzatori digitali, o analogici se li avete a disposizione, molto basici.
Nelle nostre prove abbiamo ritoccato un minimo l'equalizzazione prima di ascoltare musica in formato aac, FLAC e, molto banalmente, in streaming su entrambe le piattaforme più note e, al netto delle grosse divergenze di qualità fra i vari formati, abbiamo apprezzato come sia stato possibile percepire proprio la differenza di qualità fra le varie tracce, così come siamo sempre riusciti a ottenere un'equalizzazione incline ai nostri gusti, aggiustando, molto rapidamente, le frequenze medie, basse e alte.
Per quanto riguarda la costruzione delle Yamaha YH-G01, si tratta di cuffie cablate, con un'uscita jack da 3,5mm e un microfono removibile, una scelta che abbiamo particolarmente apprezzato, considerando che il design minimalista delle cuffie si sposa bene anche per accompagnare l'utente nella sua quotidianità.
In conclusione, volendo spendere proprio due parole in merito al microfono rimovibile, si tratta di un buono strumento che, per quanto lontano dalla qualità ottenibile con un microfono a cardioide, si rivela ben più performante dei moltissimi microfoni presenti nelle cuffie di competitor molto più blasonati.
Il microfono delle Yamaha YH-G01 ci ha sorpreso per la qualità del segnale trasmesso, privo di quell'effetto "sottovuoto" tipico di questo tipo di supporti rimovibili e in grado non solo di rivelarsi ottimo per le chat vocali ma anche un'alternativa, ben più che accettabile, per creare contenuti in volata.
Come anticipavamo poc'anzi, però, il re di questa accoppiata è il mixer da streaming Yamaha ZG01, capace di sorprenderci costantemente grazie alle funzionalità offerte e alla sua praticità d'uso. Il punto di forza di questa interfaccia audio, insospettabilmente compatta, è la sua capacità di funzionare da splitter HDMI permettendo di commutare due sorgenti senza alcuna periferica, o configurazione, aggiuntiva.
Sarà, infatti, sufficiente premere un pulsante per spostarsi fra le due sorgenti, silenziando quella non in uso e permettendo, quindi, all'utente di sfruttare una sola scheda di acquisizione nella sua configurazione finale. Potrà sembrarvi un dettaglio da nulla ma vi possiamo garantire che semplifica di molto la vita, il portafoglio e il cable management, di ogni streamer che necessiti di alternare diverse sorgenti video.
Al netto del suo punto di forza più importante, lo Yamaha ZG01 è un'interfaccia audio dotata di due entrate XLR/TRS, e due ingressi da 3,5mm per collegarci cuffie e un microfono da cuffie. Questi ultimi presentano, inoltre, uno splitter che separa l'ingresso di cuffie e microfono, permettendo di avere un controllo completo, e indipendente, su entrambe le sorgenti. Infine, lo Yamaha ZG01, è dotato di due ingressi HDMI e una porta USB per la connessione con il computer.
Ogni sorgente audio dispone di controlli indipendenti e pratici, tutto risulta molto semplice e votato all'estrema funzionalità. Si possono indirizzare gli audio di diverse applicazioni, come ad esempio una chat vocale su Discord, all'interno dell'interfaccia, permettendo di controllarli rapidamente, senza doversi scomodare per recarsi all'interno dell'applicativo ogni qualvolta sia necessaria una correzione dei vari livelli.
Oltre a un'interfaccia pulita e funzionale, lo Yamaha ZG01 offre anche un piccolo banco di effetti che, per quanto si limiti a risultare più un divertissement che un qualcosa di realmente utile ai fini utili della creazione di contenuti, permette di applicare alcuni effetti "in volata" al segnale microfonico. Oltre a una manciata di effetti di modulazione per la voce, il mixer offre alcuni preset dedicati alle varie tipologie di giochi, un'aggiunta divertente e che, al netto della sua superficialità, risulta ben implementata, visto che ogni preset potrà essere personalizzato in maniera molto rapida dall'utente finale.
Per finire, tutto passa attraverso al software Yamaha ZG Controller, un software molto pratico, dal design minimalista e che, sorprendentemente viste le ultime nostre esperienze, risulta pienamente compatibile sia con Windows che con Mac Intel e Silicon (i nuovi processori della serie M per intenderci). L'installazione, su entrambi i sistemi operativi, si è rivelata molto rapida, al netto di scaricare anche i pacchetti di strumenti dedicati alla configurazione, così come l'utilizzo del software si è mostrato molto semplice, intuitivo e privo di bug.
Che siate, dunque, in procinto di preparare il vostro setup da streaming o che siate streamer già navigati, dovreste prendere in considerazione le qualità della coppia Yamaha ZG01 e YH-G01. Con una spesa molto contenuta, rispetto a quanto offerto dai due prodotti, vi ritroverete con degli strumenti molto pratici da utilizzare (e siamo davvero al limite del plug and play) e dalla qualità indubbiamente alta. Se, invece, siete parte di quegli utenti allergici alle cuffie cablate, il nostro consiglio rimane quello di provare il mixer, perché una volta che ne testerete in prima persona le sue qualità, non ne vorrete più fare a meno.