Yamaha AG01, un microfono che profuma di workstation

Lo Yamaha AG01 è un microfono che va ben oltre il semplice offrire un ottimo strumento per le vostre live stream.

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a cura di Andrea Maiellano

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Dopo aver testato a fondo l’accoppiata ZG01 e YH-G01, scoprendo due strumenti dalle qualità davvero notevoli per qualunque content creator, abbiamo voluto provare anche il microfono AG01 e il mixer a tre bande AG03 MK2, due prodotti che Yamaha ha deciso di presentare in una nuova veste per rispondere alle esigenze non solo di quell’utenza dedita alla produzione musicale, ma anche a tutti i content creator impegnati nella realizzazione di video e live stream.

Laddove, però, la nuova versione dell’AG03 si riconferma “semplicemente” come un ottimo mixer a tre canali, dotato di ottime funzionalità quali il loopback, un fader analogico da 60mm e un'infinità di ingressi pensati per connetterci, e connetterlo, a praticamente qualsiasi device, è il microfono AG01 ad averci sorpreso con le sue incredibili qualità, sia costruttive che in termini di connettività.

Lo Yamaha AG03 MK2, dopo svariati test svolti in praticamente ogni ambito, si è dimostrato uno fra i migliori, se non il migliore, microfono USB, attualmente in commercio. Con un prezzo di listino che oscilla fra i 200€ e i 230€, seppur sia possibile trovarlo molto frequentemente in sconto, è uno di quei prodotti che dovrebbe essere preso in considerazione da chiunque stia cercando un microfono USB che sia ricco di funzioni, plug and play, pieno di ingressi che lo rendono altamente versatile e, soprattutto, con una qualità audio ottima.

L’aspetto che abbiamo apprezzato maggiormente dello Yamaha AG01 è indubbiamente la sua elevata versatilità. Nella parte inferiore del microfono, difatti, troviamo ben cinque ingressi.

Tre di questi permettono di inserirci dei jack da 3,5mm e avere un’uscita AUX, un ingresso per le cuffie e uno per connetterci qualsiasi tipologia di device (quali smartphone, tablet, lettore musicale o PC). I restanti due sono USB di tipo C e alimentano il microfono (tramite un qualsiasi caricabatterie da smartphone) o connettono lo Yamaha AG01 a un PC/tablet/smartphone. Ovviamente se connetterete il microfono a uno dei dispositivi sopracitati, non sarà necessario alimentare il microfono tramite USB-C.

Questa enorme versatilità offerta dallo Yamaha AG01 ci ha permesso di collegarlo praticamente a qualsiasi cosa, scoprendo un ottimo microfono che, anche senza appoggiarsi al software realizzato dall’azienda giapponese, si è rivelato un ottimo strumento plug & play. Abbiamo provato a registrare qualcosa rapidamente sul nostro iPad tramite Garage Band, collegando semplicemente il microfono all’ingresso USB-C del tablet di Apple e tutto ha funzionato senza alcun problema di sorta. Il microfono è stato immediatamente riconosciuto ed era pronto all’uso senza necessitare di procedure addizionali.

Per quanto riguarda le funzionalità offerte dallo Yamaha AG01, nella parte posteriore del microfono sono presenti tre switch che rispettivamente controllano il gain, il loopback e la possibilità di isolare il microfono quando si registrano le sorgenti a esso collegate.

Proprio questo ultimo aspetto rende l’AG01 molto simile a una workstation compatta e portatile, visto che è possibile sfruttare i differenti ingressi del microfono per registrare, ad esempio, una traccia di chitarra sopra una base musicale, senza bisogno di utilizzare null’altro che l’AG01 e il vostro software preferito.

Se questa funzionalità, però, potrebbe risultare interessante solo per una certa fetta di utenti, ci pensa il loopback a far svettare lo Yamaha AG01 sopra i numerosi competitor presenti sul mercato. Per chi non lo sapesse, il loopback è una funzione che viene ricercata sempre più poiché permette di trasmettere la sorgente audio del device a cui è connesso il microfono all’interno di quest’ultimo, consentendo quindi l'invio, insieme al segnale recepito dal microfono, al mixer.

Questo permette, tramite un solo strumento, di mandare, facendo un esempio relativo al mondo del gaming, sia il segnale audio del gioco, che l’input ricevuto dal microfono, al software dedicato alla trasmissione della vostra live. Ovviamente il loopback può essere sfruttato anche per registrare tracce musicali, podcast o qualsivoglia altra tipologia di audio, garantendo una versatilità davvero incredibile se si pensa che tutto viene gestito dal solo microfono.

Nella parte frontale dello Yamaha AG01, invece, troviamo i classici controlli dedicati alla gestione delle varie sorgenti audio. Si può, ovviamente, mutare il microfono, aggiungere un riverbero digitale, regolare il livello di gain del microfono e controllare i volumi d’uscita della sorgente in loopback e delle cuffie connesse direttamente allo Yamaha AG01.

Con tutte queste peculiarità lo Yamaha AG01 si presenta come lo strumento perfetto per tutti quegli utenti che non vogliono, o non possono, avere un’interfaccia audio addizionale. Grazie alla sua facilità d’uso, e alla compatibilità con qualsivoglia device munito di una porta USB, questo microfono si rivela una manna dal cielo per chiunque sia dedito allo streaming, alla creazione di contenuti video o abbia necessità di uno strumento plug & play per registrare tracce musicali in mobilità o in spazi molto contenuti.

Durante i nostri test abbiamo voluto provare due scenari d’utilizzo. Nel primo abbiamo mutato il microfono, collegato il nostro Macbook in loopback (per inviare una base musicale al microfono), un iRig2, a cui abbiamo collegato una chitarra elettrica, e inviato il segnale a un iPad Pro con Cubase LE installato sopra. In pochi secondi abbiamo potuto registrare una traccia musicale in volata, ottenendo un risultato ben più che soddisfacente.

Il secondo scenario, invece, è stato maggiormente “gaming oriented”, e abbiamo inviato il segnale audio del nostro PC da gaming allo Yamaha AG01, abbiamo connesso un paio di cuffie cablate nella parte posteriore e abbiamo inviato il segnale in loopback al nostro PC da streaming, riuscendo a gestire, e mixare, l’intera sorgente audio direttamente dal microfono.

Per quanto riguarda, infine, le caratteristiche tecniche dello Yamaha AG01, si tratta di un microfono a condensatore a grande diaframma con convertitori AD integrati in grado di fornire audio a 24 bit/192kHz direttamente al software di registrazione.

La resa sonora è ottima, non viene artificialmente mixata come avviene con altri prodotti analoghi e risulta ottima per voci sia parlate, che cantate, così come per chitarre acustiche, percussioni a mano, pianoforti e qualsiasi strumento analogico suonato in presa diretta. Seppur vero che la versatilità dello Yamaha AG01 è incredibile, è proprio nella sua funzione principale, ovvero la cattura di una sorgente sonora, che si percepiscono tutte le qualità che da sempre rendono Yamaha un’azienda leader del settore.

Se, quindi, siete alla ricerca di un microfono per le vostre live stream, o per creare dei contenuti audio/video, potete tranquillamente limitarvi a scegliere il colore dello Yamaha AG01 (che vi ricordiamo è disponibile in nero e in bianco/oro) e farlo vostro quanto prima… non ve ne pentirete.

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