XDefiant | Recensione di un FPS con potenziale, ma poco originale
XDefiant ha del potenziale, ma necessita di diverse migliorie per ritagliarsi un suo spazio nel mercato degli sparatutto free-to-play.
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a cura di Martina Fargnoli
Editor
XDefiant si è lanciato con decisione nell'affollato panorama degli sparatutto in prima persona free-to-play, pur presentandosi come un titolo già visto e privo di elementi realmente innovativi. Il suo arrivo è stato più travagliato del previsto, ma il risultato è alla fine un titolo ibrido che mescola la semplicità arcade dei vecchi Call of Duty, con alcune meccaniche ispirate agli hero shooter come Overwatch. Il suo punto di forza non è certamente l’originalità come si può intuire da questa premessa, e ciò che gli riesce indubbiamente meglio è rendere omaggio ad alcune delle più importanti IP dell'azienda francese inserendo, in questo universo allargato, fazioni e ambientazioni prese da giochi della serie Tom Clancy, Far Cry e Watch Dogs.
XDefiant punta sull'immediatezza e l'azione frenetica, sostenuta da tempi di respawn relativamente brevi e da un time to kill tutto sommato né troppo elevato né troppo breve, insomma il giusto per reagire ai colpi ricevuti. Gli sviluppatori sembrano aver costruito il gioco per accogliere utenti dai diversi gradi di abilità, ma il focus principale rimane il gioco competitivo, come dimostra la composizione delle modalità di gioco, tutte orientate agli obiettivi e al gioco di squadra. Infatti, nel progettare un'esperienza di gioco il più bilanciata e coinvolgente possibile, le mappe su cui avvengono gli scontri sono state suddivise in mappe Arena e mappe Lineari, appositamente dedicate a modalità di gioco diverse che al momento non includono classici del genere come Team Deathmatch o tutti contro tutti.
Modalità e abilità
Le prime sono pensate più per l'ingaggio a medio e corto raggio, con un ritmo degli scontri più sostenuto. Tra la rotazione delle zone di conquista in Occupazione, o il tira e molla costante che si viene a creare nelle aree più ambite di una modalità dominio, è più facile che si vengano a creare occasioni per azioni più fulminee con rovesciamenti di fronte. A queste due modalità si aggiunge Fenomeno, una variante interessante di Uccisione confermata dove chi raccoglie più taglie nemiche ottiene dei potenziamenti ma viene contrassegnato sulla mappa per tutti.
Le mappe di tipo lineare sono più estese ma più prevedibili, e si aprono a mano a mano che viene raggiunto un obiettivo. Sono ideali per modalità come Scorta, che funziona esattamente come visto in altri titoli, o come Controllo di zona che richiama un po' la modalità Conquista di Battlefield dove le zone da conquistare si sbloccano in sequenza. Chi è in difesa può posizionarsi in punti strategici per fermare l'avanzata nemica, tuttavia i camper non avranno vita così facile. Le mappe sono strutturate con molti collegamenti, con passaggi a più livelli e stanze ben connesse che permettono di aggirare l'ostacolo, inoltre l'impossibilità di mettersi in posizione prona li rende più esposti al fuoco nemico.
In un'offerta così variegata per stimolare il gioco di squadra, le abilità uniche di ogni fazione in XDefiant dovrebbero incoraggiare la cooperazione, ma le abilità e i gadget personali non ci sono tutti parsi all'altezza di questo compito. Andiamo con ordine e vediamo come si caratterizzano le abilità in XDefiant e perché non tutte riescono a dare il meglio nei campi di battaglia.
Ci sono un totale di 5 fazioni nella pre-stagione che ha preso il via a maggio, con la quinta, DedSec da Watch Dogs 2, bloccata dietro l’enorme requisito di 700.000 xp se la si vuole sbloccare senza spendere un centesimo. Un quantitativo di esperienza non da poco considerata la lentezza con cui tutto si ottiene nel gioco e che quindi vi porterà a giocare per lo più con le altre fazioni nelle fasi iniziali. Si tratta di Purificatori (The Division), Fantasmi (Ghost Recon), Libertad (Far Cry 6) ed Echelon (Splinter Cell). Anche se ogni fazione dispone di 3 personaggi, si tratta in realtà solo di 2 skin aggiuntive rispetto al personaggio base sbloccato per tutti.
Le fazioni possono scendere in campo selezionando una tra due abilità uniche e dispongono di una passiva e di una Ultra. Ad esempio, i purificatori lanciano droni che infliggono danni da ustione a ciò che incontrano sul cammino e brandiscono lanciafiamme come attacco finale, mentre la fazione Libertad è più incline a curare gli alleati e agisce come da classe medico mettendo a disposizione della squadra supporti vitali.
Ogni fazione offre uno stile di gioco distintivo chiaramente percepibile, ma alcune risultano più efficaci di altre a causa della struttura delle mappe, piuttosto aperte e per le quali i colpi dalla distanza sono più efficaci rispetto al tentare di avvicinarsi a un obiettivo per utilizzare un’abilità a corto raggio, inoltre il sistema di gioco soffre di una crisi di identità ed entra in conflitto tra il voler essere frenetico e immediato, ma anche più ragionato e orientato alla tattica.
Quando gli scontri a fuoco possono durare davvero pochi secondi, può essere meno efficace utilizzare un'abilità che richiede qualche secondo per essere posizionata correttamente. Le ultra, poi, si ricaricano molto lentamente per non essere abusate durante il match, ma c'è da dire che per come sono progettate non sono abbastanza impattanti per influenzare il corso della battaglia in modo strategico o per fare delle contromosse che contrastino la ultra di un altro personaggio, finendo spesso ad essere più utili solo per gonfiare il proprio numero di uccisioni totali.
Nei nostri test, abbiamo notato una netta preferenza per classi che offrono vantaggi immediati, come la rilevazione dei nemici o il fuoco a distanza ravvicinata, rispetto a quelle curative. Alcune abilità funzionano indubbiamente meglio in modalità di controllo dei territori, come gli scudi dei Fantasmi che possono assorbire i danni e permettere alla squadra di avere un riparo momentaneo. Insomma, manca un bilanciamento che faccia percepire tutte le classi come realmente utili. È come se XDefiant, nel cercare di abbracciare le varie tendenze che caratterizzano i principali FPS sul mercato, non riesca a trovare un’identità precisa capace di farlo emergere.
Personalizzazione dell’arsenale
Se le abilità non ci hanno del tutto conquistati, lo stesso non si può dire per le armi e la loro personalizzazione. L'ampia varietà di bocche da fuoco a disposizione, ognuna con le sue caratteristiche legate all’archetipo di arma, offre un'esperienza di gioco davvero appagante. Anche la più piccola modifica, come l’aggiunta di un’ottica, ha immediate conseguenze sulle statistiche dell’arma, facilmente osservabili dalla schermata di modifica. Anche la differenza tra un AK-47 e un M4A1 accessoriato si percepisce nettamente quando si fa fuoco.
Certo, sbloccare nuovi contenuti richiede un impegno non indifferente perché la progressione è molto lenta e legata anche all’uso di una specifica arma, un approccio simile a quello di Call of Duty, dove però gli xp ricevuti sono più generosi. È evidente che, trattandosi di un free-to-play, Ubisoft punti molto sul trattenere i giocatori nel tempo, incentivando l'utilizzo costante del gioco. Un aspetto questo che, come per il bilanciamento delle abilità, potrebbe subire modifiche in futuro. Anche avere un pool di accessori più ristretto potrebbe favorire il bilanciamento, e tutto sommato possiamo considerarci soddisfatti delle opportunità di personalizzazione offerte durante questa pre-stagione.
Performance e qualità grafica
Il gunplay di XDefiant si presenta quindi solido e soddisfacente quando tutto funziona correttamente, un po’ meno quando emergono problemi con i server e la registrazione dei danni e la loro accuratezza viene un po’ meno. In diverse occasioni siamo morti quando ormai eravamo dietro le coperture, o abbiamo notato dei ritardi tra i comandi e l’effettiva attivazione delle abilità. In un gioco dove la rapidità di esecuzione è molto importante è un peccato che si presentino rallentamenti che minano il corretto svolgimento della partita.
Nonostante abbiamo apprezzato il design delle mappe e lo stile delle ambientazioni, il gioco non è graficamente molto accattivante, né sembra una produzione al passo con i tempi. Trattandosi di un gioco free-to-play con un focus competitivo, siamo anche disposti a chiudere un occhio sulla parte estetica, se un minor dettaglio permette al titolo di girare senza grandi problemi anche su configurazioni con diversi anni alle spalle. Una maggior cura anche nei dettagli, però, avrebbe sicuramente fatto emergere di più il gioco, che al momento risulta alquanto anonimo soprattutto sul fronte dei personaggi giocabili.
XDefiant, lo sparatutto free-to-play di Ubisoft, ha fatto del resto il suo debutto soltanto in pre-stagione, mostrando un gameplay robusto con ampi margini di miglioramento. Con aggiornamenti e patch mirati, Ubisoft potrà tentare di correggere i difetti che al momento affliggono il titolo per permettergli di iniziare a ritagliarsi un suo spazio. L'arrivo della Stagione 1 a luglio, con l'introduzione di nuove modalità, fazioni e mappe, sarà un banco di prova fondamentale per il futuro del titolo. Sarà interessante vedere come Ubisoft troverà l'equilibrio tra la necessità di generare profitti attraverso le microtransazioni e la creazione di un'esperienza di gioco equa e gratificante per tutti i giocatori.
Voto Recensione di XDefiant
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Gameplay frenetico e appagante
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Buona personalizzazione dell’equipaggiamento
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Mappe ben strutturate e diversificate
Contro
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Problemi tecnici con server e registro danni
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Bilanciamento delle abilità da migliorare
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Mancanza di un'identità precisa