Xbox: piovono critiche per l'acquisizione di Activision Blizzard

Microsoft e Xbox finiscono nel mirino della politica statunitense, che fa emergere alcune criticità in seguito all'acquisizione del publisher.

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a cura di Alessandro Adinolfi

In attesa di scoprire cosa ne penseranno gli organi regolatori preposti, la politica statunitense si è già schierata contro Microsoft, Xbox e l'acquisizione di Activision Blizzard. Quattro senatori statunitensi hanno infatti presentato delle ragioni per cui il publisher e sviluppatore non dovrebbe unirsi all'interno della famiglia Microsoft. Tra le quattro figure troviamo Bernie Sanders (che era in corsa per diventare il candidato dei democratici per la presidenza degli Stati Uniti d'America) ed Elizabeth Warren.

Il gruppo di quattro senatori ha chiesto alla FTC di bloccare l'unione tra Activision Blizzard e Microsoft. I motivi? Secondo loro l'unione minerebbe le condizioni lavorative dei dipendenti, oltre che a creare un pericoloso precedente per l'industria. Oltre a Sanders e alla Warren, i firmatari del comunicato sono Cory Booker e Sheldon Whitehouse. Il gruppo ha spiegato di avere dei profondi dubbi in merito all'industria tech, specialmente per quanto riguarda gli effetti che potrebbero subire i lavoratori, che si stanno unendo in una sigla sindacale.

"Questa proposta di unione ha già colpito i lavoratori del gruppo nella loro battaglia per un lavoro stabile e un ambiente sicuro. Activision Blizzard ha declinato il riconoscimento della sigla sindacale e ha gettato del fango sulle unioni sindacali", si legge nel comunicato firmato dai quattro senatori statunitensi. Il problema è che l'intero comunicato verte sull'attuale situazione all'interno degli uffici, quando già sappiamo che tutti gli studi associati ad Activision Blizzard risponderanno direttamente a Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming. In sostanza, quando sarà finalizzata l'acquisizione, Bobby Kotick e tutto il board dirigenziale dovranno lasciare libero il loro posto.

Al momento le critiche su Microsoft vertono sull'aver ignorato la lettera aperta firmata da oltre 1.800 dipendenti di Activision Blizzard, che volevano l'allontanamento immediato di Kotick. Hanno spiegato che secondo loro questa unione protegge l'attuale CEO, riuscendo così a tenerlo al comando per almeno un altro anno. Al momento né Xbox né Microsoft o il gruppo Activision Blizzard hanno risposto.

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