Xbox multipiattaforma fa bene ai giocatori, al mercato e agli sviluppatori: lo dice Craig Duncan

L'industria dei videogiochi sta assistendo a un cambiamento radicale delle regole che hanno governato il mercato per decenni.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

«Vogliamo che i nostri straordinari giochi raggiungano il pubblico più ampio possibile». Con queste parole Craig Duncan, a capo di Xbox Game Studios, sintetizza la filosofia dietro la controversa strategia multipiattaforma di Microsoft, un approccio che sta ridefinendo il concetto stesso di esclusività nel mondo videoludico.

L'industria dei videogiochi sta assistendo a un cambiamento radicale delle regole che hanno governato il mercato per decenni. Microsoft, tradizionalmente ancorata all'esclusività dei suoi titoli per l'ecosistema Xbox, ha iniziato una graduale apertura verso le piattaforme concorrenti, in particolare PlayStation 5 e Nintendo Switch.

Durante l'ultimo podcast ufficiale Xbox, Duncan ha descritto questa strategia come vantaggiosa tanto per i giocatori quanto per gli sviluppatori. «Chi crea un videogioco desidera che arrivi al maggior numero possibile di persone», ha affermato, evidenziando una visione più inclusiva rispetto al tradizionale modello di esclusività console.

L'ex responsabile di Rare, studio che ha dato vita all'apprezzato "Sea of Thieves", conosce bene il valore di questa apertura, avendo visto il proprio titolo espandersi oltre i confini dell'ecosistema Microsoft.

Il febbraio 2023 ha segnato l'inizio ufficiale di questa rivoluzione, con l'annuncio di una prima ondata di titoli destinati ad approdare su PlayStation e Switch. Tra questi, piccole gemme come "Pentiment" e "Hi-Fi Rush", ma anche produzioni di maggior calibro come "Sea of Thieves" e "Grounded".

La lista si è progressivamente allungata nei mesi successivi. "Doom: The Dark Ages" verrà rilasciato simultaneamente su Xbox Series X/S (acquistabile su Amazon), PC e PS5, mentre l'attesissimo gioco di Indiana Jones arriverà su PlayStation 5 in primavera. Anche la celebre serie automobilistica "Forza Horizon 5" varcherà i confini dell'ecosistema Xbox approdando su PS5.

Più recentemente, Microsoft ha annunciato che anche "Age of Mythology: Retold" e "Age of Empires II: Definitive Edition", pilastri del genere strategico, raggiungeranno la console Sony entro la fine del 2025, confermando una tendenza che sembra destinata a consolidarsi.

Phil Spencer, CEO della divisione gaming di Microsoft, ha ribadito lo scorso novembre che l'azienda non esclude la possibilità di portare qualsiasi titolo first-party su piattaforme concorrenti. Una dichiarazione che ha alimentato numerose speculazioni, tra cui quella relativa a "Hellblade 2", che potrebbe essere uno dei prossimi giochi a superare i confini dell'esclusività Xbox.

Questo cambio di rotta rappresenta un importante ripensamento della strategia competitiva nel mercato delle console. Se tradizionalmente le esclusive sono state considerate l'arma principale per attrarre consumatori verso un ecosistema specifico, Microsoft sembra ora privilegiare un approccio che massimizza la diffusione dei propri titoli, indipendentemente dall'hardware utilizzato.

La nuova filosofia multipiattaforma di Microsoft sembra così bilanciare maggiori tempi di sviluppo con una distribuzione più ampia dei propri titoli, in una strategia che punta a massimizzare il ritorno sugli investimenti attraverso volumi di vendita superiori.

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