Xbox Game Pass, un aumento giustificato che uccide però il senso della console

Era nell'aria e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato ed eccolo qua: Xbox Game Pass aumenta di prezzo. Analizziamo il perché distrugge la console

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Era nell'aria, sapevo che prima o poi sarebbe arrivato ed eccolo qua: Xbox Game Pass aumenta di prezzo e nemmeno di poco, perché nella sua versione Ultimate siamo intorno al 20% in più.

Inutile nasconderci dietro a un dito, dopo l'acquisizione Activision-Blizzard lo stesso Spencer aveva dichiarato che sarebbe stato inevitabile un aumento e l'introduzione di Call of Duty e Diablo, nonché l'arrivo di grandi giochi come Avowed, Indiana Jones e l'Antico Cerchio, Fable e DOOM Dark Ages, non hanno fatto altro che far intuire la situazione ben prima dell'ufficialità arrivata ieri sera.

Insomma, nonostante il passaggio da 14.99 euro a 17,99 euro sia comunque molto elevato, sono consapevole che il prezzo sia ancora conveniente, sia per la crescente qualità della libreria sia per il fatto che prima era clamorosamente sotto prezzato. Ma inutile girarci attorno, gli aumenti non sono mai positivi per i consumatori, magari lo sono per l'azienda, ma mai per i giocatori che ora si ritroveranno a sborsare più di 200 euro l'anno per rimanere abbonati.

C'è chi poi proverà a trovare escamotage per risparmiare, ma a conti fatti si ritroverà comunque a dover pagare un prezzo più alto rispetto a prima, già di per sé rialzato l'anno scorso da 12,99 euro a 14,99 euro.

Quindi, in sostanza, l'aumento di prezzo è negativo, ma giustificabile e questo è innegabile. Tuttavia, ci sono altre parti dell'annuncio di ieri che hanno smosso gli animi e penso che qui ci sia da fare un ragionamento più ampio.

Per esempio, il tier "Xbox Game Pass Console" venduto a 10,99 euro cesserà di esistere per fare spazio al tier "Xbox Game Pass Standard" che non solo verrà piazzato a 14,99 euro, ma non garantirà neanche più i giochi al day one dei first party Xbox (e forse anche dei third party). Certo, in compenso avremo l'online compreso, ma parliamo di un aumento di ben quattro euro al mese, per avere molto meno.

Da questo punto di vista Xbox ha preso una decisione forte che fa ben capire di non credere più nelle console, così come non ha nessuna intenzione di supportare ulteriormente il pubblico che ha investito soldi nella piattaforma fisica di Xbox. Avevo già espresso questo dubbio in un precedente editoriale, ma ora sempre più chiaro che mai: a Microsoft interessa il pubblico generale, e non più il "pezzo di plastica".

Lo dimostrano i prezzi folli a cui verranno vendute le nuove versione di Xbox Series X|S e anche perché è abbastanza chiaro che "Xbox Game Pass Standard" sia pensato solo e unicamente per forzare gli utenti console ad abbonarsi a Ultimate. Questo, in virtù dello sbilanciamento dei due Tier, che si mostra clamorosamente alto, non solo per i giochi al Day One, ma anche per la mancanza dei giochi EA Play, delle scontistiche e della possibilità di sfruttare il Cloud Gaming, tutte caratteristiche invece l'Ultimate offre.

Microsoft, quindi, non sta più cercando di attirare nuovi utenti su console grazie al Game Pass, quanto più guadagnare il più possibile dall'Ultimate e relegando la crescita del servizio solo al Cloud e al PC Game Pass, che passerà da 9,99 euro a 11,99 euro, comprendendo tutto (a parte il Cloud) e divenendo il Tier più conveniente in assoluto.

a Microsoft interessa il pubblico generale, e non più il "pezzo di plastica".

Inevitabile chiedersi: perché un utente PC paga 11,99 euro e ha praticamente tutto, mentre quello console è costretto a pagare 6 euro in più per avere le stesse cose? Chiaramente una persona che conosce il mercato vi direbbe: "è così perché sono mercati diversi" e avrebbe ragione. Ma un consumatore casual console questo non lo sa e, giustamente, si sente di essere trattato come un giocatore di serie B rispetto al PC, ormai divenuta la piattaforma principe.

Come se non bastasse, mettiamoci anche altri due punti meno importanti, ma comunque fondamentali; il primo è legato a chiari e mancati miglioramenti al Cloud gaming di Microsoft, ancora ancorato al Full HD a 60fps e con un bitrate davvero pessimo. Abbiamo poi la mancata introduzioni di giochi ABK nel servizio a parte Diablo e Call of Duty, gli altri quando li vedremo? 

Microsoft poteva prendere la palla al balzo e annunciare gli aumenti di prezzo giustificando ancora di più il tutto con alcune migliorie Cloud e inserendo giochi Activision-Blizzard nel servizio, magari supportando il tutto con il famigerato tier "family and friends" che avrebbe certamente reso tutto più "sostenibile" per tanti giocatori (tier che ormai sembra scomparso o cancellato). Invece non lo ha fatto, mostrandoci inevitabilmente poco furba.

Per farla breve, dalla parte critica sono conscio del fatto che queste modifiche dovevano essere apportate, per rendere il servizio più equilibrato a livello economico. Ma da consumatore e da giocatore console non posso che ritenermi insoddisfatto per ciò che sta facendo Xbox, sempre più confusa a livello comunicativo e con un percorso che non sembra minimamente chiaro agli occhi del suo pubblico.

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