Cambia tutto: nella giornata odierna, come riportato da Christopher Dring, la CMA (l'antitrust del Regno Unito) ha cambiato il suo giudizio in merito all'acquisizione da parte di Microsoft e Xbox di Activision Blizzard. Stando a quanto riportato dall'head of di GamesIndustry, la CMA ha (almeno in maniera provvisoria) cambiato il suo giudizio, affermando che l'acquisizione non dovrebbe costituire un monopolio e quindi andare a ridurre la competizione nel mercato gaming del Regno Unito.
Per quanto la notizia sia positiva, ci sono però alcuni ostacoli per Microsoft da affrontare. Seppur si tratti di un radicale cambio di mentalità rispetto ai mesi scorsi, quando per la prima volta l'acquisizione era stata sottoposta agli organi preposti per la valutazione, la strada è ancora salita.
Oltre alla CMA, ci sono anche l'Unione Europea e la FTC a dover decidere sull'acquisizione. Al momento da Bruxelles rimandano ancora il giudizio, mentre la FTC (che si occupa della concorrenza e dei mercati negli USA) ha deciso di andare fino in fondo, aprendo anche alla possibilità di un vero e proprio tribunale. Il documento della CMA potrebbe cambiare la percezione di alcuni dirigenti che stanno analizzando la questione, ma si tratta di un documento provvisorio, che può essere soggetto a modifiche in corso.
"The CMA has provisionally concluded that the anticipated acquisition by Microsoft Corporation of Activision Blizzard will not result in a substantial lessening of competition in relation to console gaming in the UK"
— Christopher Dring (@Chris_Dring) March 24, 2023
Per quanto riguarda l'aspetto concorrenziale, in realtà erano giunte voci che la CMA e altri enti regolatori stavano cercando di capire come in realtà Microsoft avrebbe potuto monopolizzare il settore del cloud gaming e non solo quello delle console, che al momento sembrerebbe essere l'ostacolo maggiore. La notizia di oggi è comunque decisamente positiva e potrebbe paradossalmente accelerare la risposta dell'Unione Europa e degli USA. La situazione è ancora in divenire ed è molto probabile che entro l'estate possano essere molti i risvolti, anche inattesi, che racconteremo su queste pagine.
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