Xbox domina il Summer Game Fest, ma gli utenti le daranno fiducia?

Xbox ha dato vita a una conferenza straordinaria, ricca di giochi, ma soprattutto con un'idea di futuro finalmente chiara.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Questo Summer Game Fest ha visto un solo chiaro vincitore, Xbox. In realtà, a essere completamente sinceri, non è una novità. Ormai è da almeno tre anni che gli showcase di Xbox non hanno rivali in termini di ritmo e contenuti, con la differenza sostanziale che quest'anno l'azienda ha dato vita a uno degli show più memorabili degli ultimi 5-6 anni.

Dopo un inizio anno piuttosto turbolento, con zero uscite di rilievo, comunicazione sibillina e chiusure degli studi, sembra che finalmente Microsoft abbia trovato la sua strada a stia per raccogliere i frutti di ciò che ha seminato ormai nel lontano 2018, con le prime importanti acquisizioni. 

La vera forza di Xbox: la varietà

Lo showcase Xbox non è stato speciale perché ricordava le grandi conferenze di Sony dell'era PS4 contornate da grande opere cinematografiche, anzi, al contrario. È risultato incredibile perché ha cercato di fare l'opposto: presentare tanti giochi, sì, ma tutti variegati e con tematiche diverse.

Sony aveva questa grande capacità di attirare il pubblico con giochi fortemente narrativi e incentrati sull'epicità dei personaggi e delle storie, mentre Microsoft non vuole fare questo, concentrandosi maggiormente su un pubblico più ampio e che possa accontentare tutti.

Quest'anno abbiamo vissuto, almeno per quanto mi riguarda, una delle migliori esperienza audio-visive di sempre, Hellblade 2. Un titolo in terza persona dove la componente narrativa la faceva da padrona. Ma quest'anno sono anche in arrivo Avowed, un action-rpg open world; Indiana Jones, un action-adventure; Towerborne, un action-rpg in 2.5D; Microsoft Flight Simulator 24, un simulatore di volo; Age of Mythology Retold, uno strategico in tempo reale.

Nei prossimi anni sono previsti State of Decay 3, un survival zombie co-op; Perfect Dark, un immersive sim action/stealth; Fable, un action-rpg open world piuttosto peculiare; Gears of War E-DAY, uno sparatutto in terza persona e South of Midnight, un action puro in terza persona. E non ho citato Ara, uno strategico 4X e altri videogiochi in sviluppo.

Ora, non ho fatto questa lista per puro caso, ma solo per dimostrarvi l'eccezionale varietà di generi in sviluppo. Non c'è una singola scelta, c'è tanta varietà (e speriamo tanta qualità) che stimola tantissimo il palato di qualsiasi tipo di giocatore.

Questa, al momento, è la vera forza di Xbox: saper dar vita a uno show con tanti giochi first party, ma anche diversificati.

La quadra degli studi

Una particolarità che ho notato durante questo showcase è quel qualcosa che è sempre mancato a Xbox e che ha sempre avuto PlayStation: la sinergia tra gli studi di sviluppo.

Non sono mai stato un appassionato di Matt Booty, anzi a volte ho pensato non fosse la persona ideale per coordinare un numero così importanti di software house, ma devo ricredermi (almeno in questo momento).

I giochi mostrati sembrano finalmente solidi e soprattutto a fuoco nell'idea, ciò significa che sembra davvero che Xbox abbia lasciato completa libertà creativa e soprattutto fiducia ai team. Ogni titolo mostrato sembra calzare a pennello ed davvero pensato per chi lo sta facendo, allontanandosi da alcune "catene" artistiche viste in passato.

State of Decay 3, per esempio, vede il supporto di The Coalition per la parte tecnica (e si vede parecchio), ma anche di Obisdian per tutta la componente legata alla narrativa ambientale e del mondo di gioco. Insomma, un titolo che già in passato aveva delle ottime basi, e ora il supporto degli altri studios potrebbe davvero garantirgli quel grande passo in avanti di cui ha sempre avuto bisogno.

I giochi mostrati sembrano finalmente solidi e soprattutto a fuoco nell'idea

Perfect Dark, di cui molti ne dichiaravano praticamente la morte, sembra uno dei giochi messi meglio e il motivo è abbastanza chiaro: è stato dato in mano a un team, Crystal Dynamics, competente nel genere e soprattutto desideroso da sempre di realizzare un titolo come l'ex capolavoro di Rare. In breve, un gioco con forti influenze di Deux Ex, una proprietà intellettuale su cui la stessa CD stava lavorando per poi vedersi cancellato il progetto sotto i piedi.

Lo stesso Fable sembra davvero uno dei progetti se non il prodotto più ambizioso di Xbox e di Playground Games

Il Game Pass, la vera esclusiva

In tutto questo ormai abbiamo una mezza certezza: molti giochi arriveranno su PlayStation e Nintendo, magari non al day one e magari non arriveranno tutti, ma parte delle esclusive che avete visto in questi giorni potrebbero sbarcare presto o tardi su altre piattaforme.

Ormai Spencer l'ha confermato senza peli sulla lingua e bisogna accettarlo. Chi è ancora ancorato all'idea delle "esclusive" videoludiche, dovrà arrendersi a questa decisione e valutare la piattaforma preferita.

Al netto di questo, Xbox ha ancora interesse nel supportare l'hardware: in primis con esclusiva fisse e temporali, nel senso che l'idea di "esclusiva" non verrà abbandonata da subito e sicuramente andrà avanti ancora con un bel po'.

In secondo luogo, rendere l'abbonamento Game Pass la vera esclusiva dell'ecosistema. In breve, puoi scegliere se comprarti un gioco a 80 euro su PlayStation, oppure giocartelo su Xbox tramite l'abbonamento al day one insieme ad altri centinaia di giochi. 

Inoltre, è molto probabile che Xbox stia lavorando per portare altri "benefici" alle proprie console, come per esempio la possibilità di installare altri store sulle proprie piattaforme, come Steam, GOG o Epic Game Store.

Se lo avessi scritto qualche anno fa, mi avrebbero dato del pazzo, ma sembra proprio questa l'idea di Microsoft: dar vita alle vere "Xbox Machine" in grado di realizzare ciò che Valve non è mai riuscita a fare con le Steam Machine.

Tutto questo potrebbe essere fattibile in futuro grazie all'hardware delle console che ormai sta diventando sempre meno chiuso e sempre più simile ai PC, anche come ottimizzazione. Insomma, portare Steam su Xbox potrebbe non essere più un tabù, ma qualcosa di reale, che potrebbe cambiare realmente le regole del mercato nel prossimo futuro. Certo, vanno anche messi in conto i possibili soldi che Microsoft potrebbe perdere nella vendita diretta dei giochi, ma sono abbastanza convinto che non sia più quello l'intento dell'azienda di Redmond, quanto più piazzare il servizio il più possibile.

L'hardware, ancora un grosso problema

Nonostante tutto, l'errore durante lo showcase c'è stato: l'hardware. Sono sicuramente felice che Xbox abbia ancora intenzione di sostenere il mercato console, ma facendolo con i prezzi dichiarati è piuttosto complicato.

Una Series X Digital a 449 dollari (che diventeranno 500 euro o al minimo 449), mi sembra folle anche riflettendo sul fatto che la posizione di Xbox non sia propriamente rosea al momento. Un 449 con un Call of Duty Black Ops 6 in bundle avrebbe certamente avuto più senso e magari attirato anche più potenziali "clienti".

Non commento nemmeno la Series X da 2TB poiché penso che il prezzo sia davvero fuori da ogni logica e rimango deluso per la mancanza dell'annuncio del controller Sebile, ovvero il pad con feedback aptico e trigger adattivo più volte "svelato" nelle documentazioni FTC.

Nonostante tutto, l'errore durante lo showcase c'è stato: l'hardware.

Comincio a pensare che Microsoft si sia arresa con Series X|S, concentrandosi sull'anticipo dei tempi della next-gen, prevista (secondo molte voci) per la fine del 2026, magari in contemporanea con la tanto vociferata portatile, che fungerà da prodotto di supporto.

Tirando le somme

Sicuramente questo showcase porterà benefici in termini di vendite, anche considerando la forza dei giochi in arrivo e del Game Pass (senza dimenticarci di Black Ops 6 al day one nell'abbonamento), ma basterà davvero per recuperare terreno?

Onestamente io penso che tra settembre e dicembre la situazione di vendita dell'hardware in casa Xbox migliorerà, ma la strategia multipiattaforma sul lungo periodo potrebbe drasticamente rallentare il recupero. Non sono così convinto che la gente acquisterebbe Xbox solo per usufruire dell'abbonamento, ma è possibile che con un buon marketing (per ora assente) e dei bundle importanti, qualcosa possa cambiare, riportando Xbox con una forza di mercato non molto lontana da quella di Xbox 360.

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