Da molto tempo si discute e si parla dei videogiochi di casa Activision Blizzard e del loro destino non appena l'acquisizione da parte di Xbox andrà a buon fine. Se da una parte già sappiamo che Call of Duty resterà un titolo multipiattaforma, tanti altri progetti di casa Activision Blizzard potrebbero non seguire lo stesso destino.
A svelare la strategia dietro l'acquisizione di Activision Blizzard ci ha pensato Matt Booty, che ricopre il ruolo di head of Xbox Game Studios, tutta la divisione di Microsoft dedicata agli studi di sviluppo first party come Bethesda, Obsidian Entertainment, Double Fine e Ninja Theory. Booty ha parlato con i colleghi di GameSpot.com, svelando alcuni dei dettagli dietro l'acquisizione del gruppo che pubblica e sviluppa World of Warcraft, Call of Duty e molti altri titoli.
"Il nostro obiettivo è rendere più accessibile il gaming a giocatori e creator. Se un gioco ha tanti giocatori su un numero diverso di piattaforme, l'ultima cosa che vogliamo fare è privare qualcuno del piacere di giocarci", le parole di Booty, che confermano dunque la volontà di tenere Call of Duty anche su PlayStation. Nuovi titoli, ovviamente, potranno avere un destino diverso. Un eventuale nuovo progetto oppure un vecchio gioco di una serie oramai ibernata da parte di Activision Blizzard potrebbe in effetti essere disponibile solamente ed esclusivamente su console Xbox, come svelato dalla General Manager Tina Summerford.
E per quanto riguarda invece Xbox Game Pass? Beh, Summerford ha le idee piuttosto chiare. "Vogliamo inserire più giochi possibili di Activision Blizzard all'interno di Game Pass non appena si uniranno a noi", le parole della General Manager. Come sempre è necessario avere pazienza: il deal si concretizzerà, infatti, solamente nel 2023, sempre che la Federal Trade Commission o più in generale il governo degli Stati Uniti non decidano di invalidare il tutto.