New York in fiamme
La parte introduttiva è degna del miglior film d’azione hollywoodiano, grazie ad un sapiente utilizzo degli effetti audio ed in particolare delle inquadrature. Carnby, l’eroe di questo Alone in the Dark, si trova misteriosamente (per noi, che non siamo a conoscenza dei fatti) su una sporgenza elevata di un palazzo neyworkese totalmente in fiamme. La telecamera mostra supersiti alle finestre in preda al panico, al punto da spingere un uomo a seguire Carnby lungo il piccolo rialzo. Sfortuna vuole, però, che un passo nel punto errato risulti decisivo a far scivolare l’uomo. L’altezza è considerevole, la sua sorte è segnata. Man mano che le fiamme divampano, la struttura inizia a cedere, fino al collasso totale del muro principale. Carnby, forte della sua esperienza, riesce a trarsi in salvo sfruttando l’ambiente circostante (un cavo elettrico) e la sua abilità con la pistola per aprirsi un varco ostruito da un cartello pubblicitario. A confronto, Bruce Willis è un dilettante.