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Pro
- Modalità Showcase dedicata alla Bloodline
- Miglioramenti grafici che rendono i match più realistici che mai
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Contro
- Modalità The Island che sembra già datata ed è piena di microtransizioni
- Gameplay ancora molto migliorabile
Il verdetto di Tom's Hardware
Insomma, WWE 2K25 si conferma un titolo valido per gli appassionati del wrestling con il suo roster ampio e variegato, opzioni di personalizzazione approfondite e una maggiore attenzione al dettaglio visivo. Pur non essendo perfetto, il gioco dimostra che la serie sta progredendo nella giusta direzione, con un potenziale sempre più evidente per tornare agli antichi fasti. Per i fan del genere, è un acquisto che rimane consigliato, soprattutto se ci si concentra sulle modalità single-player e sull'online, evitando le parti più commerciali come The Island.
Il mondo del wrestling virtuale è pronto a ruggire ancora una volta con l'arrivo di WWE 2K25, l'ultimo capitolo dell'acclamata serie di videogiochi di wrestling. Sviluppato da Visual Concepts e pubblicato da 2K Sports, questo titolo annuale si trova costantemente di fronte alla sfida di superare le aspettative dei fan, offrendo al contempo nuove funzionalità e miglioramenti significativi rispetto al suo predecessore. Dopo il disastroso WWE 2K20, Visual Concepts ha lavorato duramente per recuperare terreno nel corso degli ultimi anni: WWE 2K25 riuscirà a essere il culmine di questo sforzo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati del wrestling? Scopriamolo insieme.
Un omaggio alla Bloodline
Uno degli aspetti più interessanti di WWE 2K25 è la sua enfasi sulla Bloodline, una delle dinastie più influenti nella storia del wrestling. La modalità Showcase di quest'anno è, difatti, interamente dedicata a ripercorrere la storia della Bloodline, con tanto di introduzioni da parte di Paul Heyman, il carismatico manager che ha contribuito a definire l'era moderna del wrestling — il quale, o lo si ama o lo si odia, e nel secondo caso mi spiace per voi, visto che dovrete sentirlo parlare per ore.
Avrete, dunque, l'opportunità di rivivere momenti iconici, come l'incontro tra Yokozuna e Hulk Hogan a King of the Ring 1993, o addirittura riscrivere la storia, permettendo a Rikishi di sconfiggere Stone Cold Steve Austin a No Mercy 2000.
Come sempre, la modalità showcase non è solo un modo per rivivere il passato tramite match e filmati di repertorio, ma anche un'ottima opportunità per familiarizzare con diversi tipi di wrestler e modalità di gioco. Ogni match ha i suoi obiettivi specifici: non basta semplicemente sconfiggere l'avversario, ma è necessario farlo con stile, seguendo determinati criteri per sbloccare ricompense utilizzabili in tutto il gioco.
The Island: un esperimento riuscito a metà
La novità più discussa di WWE 2K25 è, senza dubbio, The Island, una modalità esclusiva per PS5 e Xbox Series X in cui il giocatore crea la propria superstar e cerca di impressionare Roman Reigns attraverso una serie di sfide e storyline uniche. Ci troviamo, infatti, in un'isola interamente dedicata al Tribal Chief, dove lui regna come sovrano e con un'ambientazione, ovviamente, che richiama le Isole Samoane.
L'idea di esplorare un mondo semi-aperto, affrontare altri wrestler e guadagnarsi un posto nella Bloodline era sicuramente allettante, ma l'attuazione lascia un po' a desiderare. Uno dei problemi principali di The Island è la sua presentazione, che appare già datata e poco curata rispetto alla qualità sia delle altre modalità del gioco, ma anche rispetto alle modalità simili in titoli come Tekken 8 e Street Fighter 6; inoltre, la narrazione di per sé è davvero poco impattante, per non dire direttamente cringe.
Il fatto più grave, però, è che The Island sembra essere pensata principalmente per coloro che sono disposti a spendere soldi reali per acquistare VC (Virtual Currency) e migliorare il proprio personaggio. Sebbene sia possibile progredire nella storia e completare gli incontri senza spendere denaro reale, il grinding necessario per ottenere risultati significativi è comunque frustrante.
Vecchi ritorni
Per fortuna, oltre a The Island WWE 2K25 offre come gli anni scorsi anche una solida modalità single-player chiamata MyRise, che riprende una storyline abbandonata dalla WWE nel 2019. La storia inizia con un'invasione da parte dei talenti di NXT, che cercano di destabilizzare RAW e SmackDown. Il giocatore, nei panni di una recluta appena arrivata, dovrà affrontare questa minaccia e farsi strada nel mondo del wrestling.
Ciò che rende MyRise così coinvolgente è la sua presentazione: tutti i personaggi sono completamente doppiati (anche se con risultati altalenanti), e la storia si sviluppa attraverso cutscene, incontri sul ring e interazioni sui social media. A differenza degli anni precedenti, dove inizialmente si poteva scegliere se creare un personaggio maschile o femminile, quest'anno si dovranno creare entrambi, poiché le due storie saranno poi intrecciate in un'unica narrativa; questo aggiunge varietà e profondità alla modalità, rendendola una delle esperienze più complete del gioco.
Ritorna anche l'amata modalità MyGM, la quale permette ai giocatori di vestire i panni di un General Manager, gestendo un roster di superstar, prenotando incontri e cercando di creare il brand di maggior successo. È necessario tenere conto della compatibilità tra i wrestler, gestire il budget e cercare di soddisfare le aspettative dei fan. Che si scelga di simulare gli incontri o di giocarli in prima persona, l'obiettivo è sempre quello di raccontare una storia avvincente sul ring.
Il gameplay di WWE 2K25
Il gameplay di WWE 2K25 rimane divertente, grazie anche all'introduzione di alcune modifiche rispetto agli anni precedenti: abbiamo, per esempio, il ritorno degli attacchi a catena, dove viene richiesto di scegliere più volte una tipologia di attacco da eseguire da parte di entrambi i giocatori. Nonostante ciò, si tratta di un sistema ancora tutt'altro che perfetto; uno degli aspetti su cui la serie è ancora carente è molto evidentemente il sistema di counter con i quick event che, per quanto si possa calibrare nelle impostazioni, rimane uno degli elementi più ostici del titolo.
Fortunatamente, le animazioni in-game e le cutscene sono decisamente migliorate rispetto al passato, rendendo gli scontri in generale più fluidi e cinematografici, eliminando le transizioni brusche verso filmati reali che affliggevano i capitoli scorsi. Dal punto di vista visivo generale, WWE 2K25 compie un ulteriore passo avanti rispetto ai suoi predecessori: i lividi, il sangue e il sudore appaiono più realistici che mai, e si può capire a colpo d'occhio quanto è durato un incontro e chi sta subendo più danni. Anche i dettagli dei personaggi e delle arene sono stati migliorati, rendendo l'esperienza visiva più immersiva e coinvolgente.
Persino il roster femminile è stato finalmente migliorato — d'altronde, anche nella realtà le superstar femminili sono sempre più importanti e seguite —; sia chiaro, siamo ancora lontani dall'avere una parità a livello di qualità tra le due divisioni nel gioco, ma d'altronde anche nel roster maschile alcuni personaggi sono afflitti da un design notevolmente peggiore rispetto ad altri, con un look che sembra uscito dai titoli dei primi anni 2000.
In ogni caso, WWE 2K25 offre senz'altro una vasta gamma di opzioni per personalizzare la propria esperienza di gioco. È possibile creare il proprio wrestler, modificare le arene, personalizzare le entrate e creare storyline uniche. Anche quest'anno il roster è incredibilmente ampio, con superstar del passato e del presente, e diverse versioni dello stesso wrestler, ognuna con le proprie statistiche e mosse.
Insomma, nonostante i suoi numerosi pregi, WWE 2K25 non è esente da difetti. Se siete appassionati di wrestling rimane un acquisto consigliato, magari non concentrandovi sulle modalità che richiedono l'acquisto di crediti VC come The Island ma piuttosto focalizzandovi sulle altre modalità single-player e sull'online per giocare con gli amici. In ogni caso, WWE 2K25 è un passo avanti rispetto ai suoi predecessori per lo meno per il tentativo di innovare, la serie, dandoci fiducia sul fatto che Visual Concepts sia sulla strada giusta per riportare la saga ai suoi antichi fasti.