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WWE 2K22 | Recensione

WWE 2K22 ci riporta nel mondo del wrestling videoludico, e lo fa con una performance da main event!

Avatar di Pietro Spina

a cura di Pietro Spina

Il lungo cammino di avvicinamento a WWE 2K22 è stato costellato da attese, imprevisti, speranze e timori, a causa dei peccati di quel suo predecessore così deludente da costringere ad una sosta forzata perfino un gigantesco brand come quello della WWE, da sempre caratterizzato da una cadenza di uscite del tutto sovrapponibile a quella di altre simulazioni sportive importanti come FIFA o NBA. Una mossa dalle conseguenze potenzialmente disastrose a livello commerciale, che ha verosimilmente messo in discussione i rapporti tra l’azienda di Vince McMahon e i vertici di Take Two, consegnando in mano a Visual Concepts una vera e propria “missione impossibile”.

L’obiettivo di WWE 2K22 era, fin dall’inizio, la rivoluzione. Un cambio radicale di approccio, una tabula rasa che potesse mondare la reputazione del team e riconsegnare finalmente al suo pubblico un prodotto divertente, ben confezionato, e di cui essere fieri. Ma una rivoluzione non è fatta solo di proclami e celebrazioni: la rivoluzione è sporca, tumultuosa, sgraziata, e nonostante le buone intenzioni può portare a risultati controversi. L’esito di questa scommessa è una sliding door su cui si potrebbe decidere il futuro del brand in formato videoludico, la cui licenza da sempre suscita l’interesse dei grossi publisher. L’unica certezza, ora che il gioco è nelle nostre mani, è che il lavoro svolto in questi due anni e mezzo è stato enorme, e merita la giusta considerazione al netto delle inevitabili incertezze, conseguenza di un cambio di paradigma totale..

It's a new day, yes it is!*

La prima regola da rispettare per dare forma ad una buona produzione è partire in modo serio dalle basi, e WWE 2K22 lo fa con grande consapevolezza, proponendoci un pacchetto in cui ogni sua parte sembra costruita per avere la certezza di funzionare e divertire, piuttosto che impressionare e sconvolgere, come se non si volesse fare il passo più lungo della gamba. Detto questo, è bene evidenziare fin da subito che la versione definitiva del titolo conferma tutte le buone sensazioni della fase preview, in particolare dal lato tecnico.

Abbiamo avuto accesso alla versione PlayStation 5, che rende al meglio le potenzialità del nuovo motore grafico mostrando una definizione estremamente elevata e un framerate solido, che si assesta sui 60 fps durante il gameplay per scendere a 30 durante le cutscene, offrendo sempre un risultato gradevole a livello di qualità d’immagine complessiva, che non soffre in alcun modo di fenomeni di aliasing o shimmering. Ottimo l'uso della profondità di campo e del per-object motion blur, che aumentano realismo e spettacolarità delle azioni.

Visto quanto accaduto con WWE 2K20, è normale prestare una particolare attenzione al comparto visivo, magari con un occhio eccessivamente critico che possa mettere in risalto ogni capello fuori posto, ogni modello non propriamente convincente, ogni glitch - tutte cose che non mancano, inutile nasconderlo. Ma a questo giro il risultato complessivo è davvero soddisfacente, in particolare per la grande attenzione dedicata alla gestione della fisica di personaggi e oggetti, comprese le loro interazioni, che rendono gli scontri meno convulsi rispetto al passato.

Decisamente riuscita anche la riproduzione dell’atmosfera da show televisivo, grazie a un rinnovato sistema di illuminazione che esalta stadi e lottatori, soprattutto durante le loro entrate. La resa complessiva è sufficientemente realistica, raggiungendo vette di realismo davvero sorprendenti quando le lotte avvengono durante le vecchie trasmissioni via cavo, grazie all’applicazione di filtri “classici” decisamente riusciti, che potrebbero seriamente ingannare una persona distrattamente di passaggio davanti allo schermo.

Il rinnovamento non si è limitato, ovviamente, solo all’aspetto tecnico, ma ha coinvolto in modo piuttosto concreto il gameplay. Pur mantenendo un approccio tendenzialmente realistico, la direzione intrapresa è evidentemente quella dell’esperienza sim-arcade, con controlli e meccaniche semplificati. Quasi a voler prendere esempio dai picchiaduro più tradizionali, la configurazione base prevede colpi leggeri, forti, prese e difesa/contrattacco, costruendo su di essi un sistema di combo e counter dalla grande profondità.

Una volta imparate tutte le combinazioni utili a riprodurre il moveset della superstar scelta, tocca prendere confidenza col sistema di interruzione delle combo e i contrattacchi, fondamentali per non diventare dei sacchi d’allenamento che ciondolano per il ring. Ogni combinazione di colpi dei nostri avversari può essere interrotta premendo il tasto corrispondente al colpo che sta per andare a segno (debole o forte), offrendoci la possibilità di ribaltare la situazione in caso di successo o obbligandoci ad incassare ogni colpo in caso di errore.

Questa meccanica alza sensibilmente la tensione, invitando il giocatore a riconoscere comportamenti e movimenti del roster per riconoscere determinati colpi e non mettersi semplicemente in mano alla fortuna. Discorso a maggior ragione valido per le counter, che in WWE 2K22 possono essere eseguite per tutta la durata del match e in ogni occasione in cui appare il comando contestuale, a patto che abbiate riflessi da fenomeno o (meglio) conosciate le finestre temporali in cui è possibile reagire.

L’assenza di un livello di stamina, inoltre, incentiva un gameplay aggressivo, che possa debilitare l’avversario grazie ad un lavoro di logoramento costante. La vitalità massima delle superstar tende infatti a diminuire sotto un attacco continuato: se inizialmente i colpi vanno a intaccare la barra verde della vitalità “attuale”, che si ricarica nel tempo, quando questa si consuma del tutto gli attacchi successivi intaccano la barra rossa della vitalità “massima”, riducendo quindi nel tempo l’energia a nostra disposizione per resistere all’avversario.

Tanti modi di essere superstar

Il gioco provvede a insegnarci questo ed altro nella modalità tutorial, discretamente riuscita, quindi niente panico per chi non è pratico di controlli elaborati o chi viene dai titoli precedenti e ha timore di non riuscire ad adattarsi. Una volta ottenuto il riconoscimento del “maestro” Drew Gulak, ci si può finalmente dedicare alle tante modalità disponibili.

Una mossa saggia e apprezzabile quella di mettere al centro di WWE 2K22 un personaggio amato da tutte le generazioni come Rey Mysterio, dedicandogli a giusto merito un’intera modalità Showcase che ne ripercorre la carriera nei suoi momenti più cruciali, dagli esordi in WCW con Eddie Guerrero fino alla sua ultima run nel main roster WWE. Si tratta di una vera e propria “modalità principale”, costruita per coinvolgere emotivamente e mettere alla prova il giocatore nel suo percorso di apprendimento di tutte le meccaniche di gioco.

Impossibile non provare una certa emozione nel prendere parte in prima persona a questa cronistoria, costruita in stile docu-film, in cui il luchador più famoso al mondo ci racconta i momenti più importanti della sua vita di atleta con una passione che solo un gigante (figurativamente, ovvio) come lui può comunicare a favor di camera senza mai inciampare in un segno di cedimento della keyfabe. Se vivete il wrestling con trasporto, con la genuina voglia di “crederci” pur sapendo di essere davanti ad un palcoscenico, vi sentirete a casa.

In quest’ottica la modalità Showcase è davvero una chicca per messinscena e ritmo, studiata per far diventare il giocatore un vero e proprio interprete il cui compito è ricreare fedelmente gli scontri che ci vengono presentati di volta in volta. Per ottenere il massimo e ottenere tutte le ricompense, non basta infatti solo “vincere”, ma è necessario riprodurre specifiche situazioni e realizzare le mosse indicate dai messaggi a schermo. Quello che inizialmente può sembrare un semplice compitino da svolgere assume tutt’altra forma nel momento in cui, soddisfacendo le condizioni richieste, il gioco effettua una fantastica transizione dal mondo virtuale a quello reale, portandoci nel passato di Rey in un modo mai visto prima d’ora.

Altra novità importante in WWE 2K22 è la modalità Il mio GM, che mette uno o più giocatori nei panni di uno tra 5 general manager della WWE con l’obiettivo di far arrivare al vertice uno show a scelta tra Raw, Smackdown, NXT e NXT UK. Si tratta di un gradito ritorno, in quanto era dai tempi di Smackdown vs Raw per PlayStation 2 che mancava questa modalità gestionale che permettesse di prendere le redini di un brand partendo dal draft, gestendo poi di settimana in settimana ogni aspetto cruciale, anche economico. Non è sufficiente infatti dare seguito alle richieste delle proprie superstars, che periodicamente proporranno tipologie di match speciali o titolati, ma è necessario anche gestire oculatamente i propri fondi per non trovarsi nel momento più importante della stagione senza i soldi necessari per opzionare le arene più grandi o gli effetti pirotecnici più spettacolari.

Affrontabile su 15, 25 o 50 settimane, Il mio GM è probabilmente la modalità migliore da giocare con gli amici, in quanto mette alla prova il giocatore (anche contro la CPU) di fronte ad un pubblico virtuale che non sempre reagisce come ci si aspetterebbe, livellando il campo di battaglia e costringendo ad una pianificazione attenta del nostro spogliatoio che consideri i giusti match-up e gli allineamenti, imparando a scatenare e alimentare le rivalità per portarle ad esplodere durante i Pay Per View. Peccato solo per qualche limite strutturale, come il numero ridotto di match programmabili negli show settimanali e l’assenza di alcune cinture (come quelle secondarie e di coppia), ma complessivamente non mancano le occasioni per divertirsi.

Come da tradizione è presente una modalità carriera, La mia Ascesa, da affrontare con un personaggio creato da zero da seguire nel suo percorso di crescita, dal Performance Center a Wrestlemania. Pur mantenendo una forte spettacolarizzazione, si nota un approccio molto meno frivolo rispetto a quanto visto nel titolo precedente, con meno cutscene fuori luogo e un maggior focus sulle dinamiche di spogliatoio. Molto interessante la progressione legata alle nostre interazioni con gli NPC e i social, che di volta in volta ci propongono delle storyline che possono portarci in direzioni alterne con una discreta facilità.

Ogni scelta però va ponderata a dovere, perché raccogliere una sfida di un determinato personaggio può portare a cambiare inaspettatamente allineamento, precludendo alcune occasioni e favorendo delle rivalità con superstar che non si vorrebbero importunare, rendendo questa modalità “frizzante” oltre le aspettative. Se l’obiettivo è invece modellare un atleta secondo una precisa linea guida, sarà meglio tenere d’occhio ogni fazione, allineamento e titolo, per essere sicuri di scegliere le missioni più adatte.

WWE 2K22 punta al main event

Per tutti coloro che invece vogliono vivere l’esperienza della WWE con un controllo totale, senza le limitazioni imposte dalla modalità Il mio GM, torna la modalità Universe, che consente di controllare a livello quasi maniacale le tre franchigie principali in ogni loro singolo aspetto. È possibile infatti modificare la composizione dei roster, le assegnazioni dei titoli, i team, organizzare rivalità, e via dicendo, potendo anche alterare i singoli valori delle superstars o strutturare a piacimento gli ordini di priorità per accedere ai match titolati.

Ovviamente l’appeal di una simile modalità, che fa del godimento dell'esperienza complessiva il suo fine ultimo, può non intrigare chi è alla ricerca di un obiettivo specifico o di confronto sfidante. Per questo è possibile giocare a Universe controllando una singola superstar, affidandosi alle impostazioni automatiche per i match e titoli come se stessimo vivendo la nostra personalissima storia.

In coda spendiamo qualche parola per l’altra novità di WWE 2K22, ovvero la modalità La mia FAZIONE. A voler essere sintetici, si tratta di una versione semplificata delle celebri modalità My Team di NBA 2K22 o FUT di FIFA, incentrata quindi sulla collezione di pacchetti di card che rappresentano i vari atleti disponibili nel gioco. Partendo da un primo pacchetto gratuito, il nostro compito è affrontare le varie sfide proposte per ottenere punti utili a ottenere ricompense e acquistare nuovi pacchetti, tenendo ben presente che ogni card ha un numero limitato di utilizzi che va aumentato con le carte contratto, pena la perdita della superstar raffigurata.

Il gameplay loop de La mia FAZIONE è quindi costruito sul personale desiderio di ottenere le card migliori e al tempo stesso preservare quelle conquistate, in un processo di crescita che può essere agevolato grazie alle microtransazioni, con cui acquistare moneta di gioco utilizzando soldi reali. Senza tornare per l’ennesima volta a discutere sull’opportunità o meno di inserire lootboxes in titoli che si rivolgono a target così ampi e giovani (risposta breve: non è il caso), è da evidenziare come al momento questa modalità sia riservata al giocatore singolo, che non è quindi pressato alla spesa dal raffronto con i progressi di rivali online. Questo, quantomeno, per ora: non sorprenderebbe se fra qualche settimana La mia FAZIONE ricevesse un aggiornamento dedicato al mutliplayer online.

Il quadro di modalità offerto da WWE 2K22 è complessivamente molto soddisfacente, in quanto presenta tipologie di gioco sensibilmente diverse tra loro e quindi non sovrapponibili, garantendo sfida da un lato e libertà di espressione dall’altro, con la giusta attenzione per l’aspetto celebrativo del mondo del wrestling targato WWE. Non dovesse bastare, ci si può rivolgere alla sezione creazioni per trovare un vero e proprio playground di infinite situazioni e variabili, che consentono al giocatore di limare e perfezionare l’esperienza a seconda delle proprie esigenze. Già ora la sezione online dei download è invasa di contenuti aggiuntivi e non fatichiamo a credere che nel tempo questi aumenteranno per numero e qualità media, rendendo ancora più corposo un titolo già di per sé molto soddisfacente.

Forse manca qualcosa a livello di gioco online, che attualmente si limita ai match singoli. È possibile creare delle lobby per tipologie di incontro specifiche, affrontare il match tematico del giorno o affidarsi al matchmaking, ma oltre questo c’è poco per pensare di dedicarsi al gioco in rete se non per il personalissimo orgoglio di scalare qualche classifica.

*Un grandissimo in bocca al lupo a Big E, l'amatissima superstar di Smackdown che lo scorso venerdì ha subito un grave infortunio durante un match tag team tra New Day e la coppia Sheamus / Ridge Holland, riportando la frattura del collo. Gli auguriamo una pronta guarigione, sperando di vederlo tornare preso sul ring, più in forma che mai!

Voto Recensione di WWE 2K22 - PS5


7.9

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Tecnicamente molto valido

  • - Tante modalità interessanti

  • - Atmosfera dal feeling autentico

Contro

  • - Si poteva fare di più dopo 2 anni e mezzo di attesa

  • - Online molto limitato

Commento

WWE 2K22 è il passo nella giusta direzione che tutti gli appassionati del wrestling videoludico si aspettavano da Visual Concepts, capace di presentare un pacchetto completo in grado di rendere giustizia allo storico franchise. Come per tutti i nuovi inizi, però, anche nel caso di WWE 2K22 si ha la sensazione che si potesse fare qualcosa in più, soprattutto considerando quanto tempo extra è stato concesso allo sviluppo di questo nuovo capitolo. In attesa di scoprire cosa ci attende con i futuri contenuti aggiuntivi, possiamo goderci un prodotto che pone solide fondamenta su cui costruire, con la speranza che nei prossimi titoli si possa dare più spazio all’innovazione, espandendo e perfezionando nel mentre quanto di buono è stato fatto in questa edizione.

Informazioni sul prodotto

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