Willy Morgan and the Curse of Bone Town | Anteprima, un punta e clicca italiano!

Game Division vi accompagna alla scoperta di un'avventura grafica tutta italiana da tenere d'occhio: Willy Morgan and the Curse of Bone Town!

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Chi segue con maggior frequenza Game Division sa quanto, sulle nostre pagine, amiamo trattare spesso e volentieri un genere tanto particolare quanto quello delle avventure grafiche. Un amore nato, per molti dei nostri redattori e per il sottoscritto, sin dall’infanzia con tutta una serie di prodotti che hanno sostanzialmente definito una generazione di videogiocatori. È dunque con molto piacere che oggi vi vogliamo parlare di Willy Morgan and the Curse of Bone Town, indie molto interessante sviluppato dall’italianissimo team imaginarylab.

Avendo avuto modo di testare il gioco in anteprima ci siamo fatti un’idea su quella che è, a conti fatti, una delle avventure grafiche con maggior potenziale degli ultimi anni. Willy Morgan è di fatto più di un “semplice” progetto indipendente: si tratta infatti quasi di una rivisitazione, in chiave moderna, di tutti quei classici che hanno contribuito a rendere grande un genere che sta tornando in voga negli ultimi anni. Non perdiamoci però in chiacchiere e andiamo subito a parlare del gioco: cosa dobbiamo aspettarci da Willy Morgan and the Curse of Bone Town?

Willy Morgan e l’eredità di una famiglia.

I riferimenti a grandi opere del passato non tardano ad arrivare: già nei primissimi frammenti di gioco è chiara l’ispirazione a un capolavoro quale Monkey Island sia per quanto riguarda lo stile che in termini di citazioni vere e proprie. Un elemento, quest’ultimo, che siamo certi riuscirà a strappare più di un sorriso ai grandi appassionati del genere.

Il gioco ci mette nei panni di Willy Morgan: un ragazzo normale, figlio di una coppia di archeologi che riceve un giorno una sorpresa inaspettata. A dieci anni dalla misteriosa scomparsa del padre, il ragazzo riceve una lettera firmata dal genitore stesso con un messaggio criptico ma al contempo chiaro e diretto: il giovane Willy Morgan parte dunque alla volta di Bone Town per finire ciò che il padre ha iniziato, dando dunque inizio alla nostra avventura.

Un’avventura caratterizzata da un’atmosfera, a tratti, davvero molto nostalgica. Il mondo di gioco, in primis, risulta quantomai singolare e immersivo man mano che la storia prende piede: un mondo popolato da pirati ma con un tocco moderno, che va a rivisitare ciò che abbiamo già potuto ammirare in passato rendendo Willy Morgan un prodotto unico. Il comparto grafico e l’ottima colonna sonora originale vanno ad aiutare in maniera molto importante quella che è la costruzione di questa atmosfera, arricchita peraltro dalla riproposizione di tutte quelle meccaniche proprie del genere avventura grafica: esplorazione, gestione dell’inventario, risoluzione di enigmi e via dicendo.

Gli sviluppatori promettono più di 50 location da visitare all’interno del gioco completo, con l’esperienza complessiva che mira ad essere qualcosa di innovativo riuscendo al contempo a dare il giusto tributo a perle del passato. Cosa che riesce a fare egregiamente, almeno da quanto abbiamo potuto osservare. Già perché Willy Morgan è un’avventura ricca di fascino anche per quanto riguarda la molta attenzione ai dettagli: dai dialoghi alla caratterizzazione dei personaggi, passando per una narrazione che non rinuncia a quel pizzico di sarcasmo e ironia che rende il tutto ancor più piacevole da giocare.

Willy Morgan e il ritorno dell’indie all’italiana.

Non abbiamo ancora una data di uscita certa, ma i lavori sembrano essere in dirittura e il gioco, con tutta probabilità, approderà su Steam già nel corso di quest’estate. Va segnalato un fattore non da poco specialmente in relazione al fatto che si tratti di un titolo indipendente: Willy Morgan sarà localizzato in sette lingue – ovviamente quella italiana è inclusa – comprendendo inoltre un ottimo doppiaggio realizzato in lingua inglese.

La qualità di fondo che caratterizza il gioco sin dalle prime ore è un segnale forte e chiaro di quanto, alla luce del gran numero di progetti sempre più interessanti che abbiamo potuto toccare con mano negli ultimi anni, la scena videoludica indipendente italiana è viva e pulsante. Prodotti come Detective Gallo, Daymare 1998 e il già cult Slap and Beans sono infatti titoli capaci di portare nuova linfa vitale in un settore troppo spesso sottovalutato. La lista, a onor del vero, sarebbe davvero lunga: ciò che possiamo fare, da giocatori e appassionati, è augurarci di vedere Willy Morgan annoverato all’interno di essa.

La sensazione trasmessa da una prima prova del titolo è proprio questa: con tutta probabilità, abbiamo a che fare con un altro prodotto capace di dare un forte contributo al pari delle produzioni appena citate. La speranza è inoltre che una nuova schiera di videogiocatori, appartenenti a quelle che potremmo definire nuove generazioni, si vada ad affiancare ai fan storici e tanto affezionati al genere delle avventure grafiche. Così facendo, con l’avvento di un nuovo pubblico, assisteremo a un gradito e definitivo ritorno di quei “punta e clicca” che tanto hanno segnato gli anni Novanta.

In attesa di ulteriori sviluppi, che noi di Game Division non mancheremo di raccontarvi, vi invitiamo dunque a seguire il progetto attraverso il sito ufficiale e a scaricare la demo gratuita già disponibile sulla pagina Steam dedicata a Willy Morgan. Obiettivo degli sviluppatori è, nel lungo termine, quello di portare il gioco anche su console e mobile: un traguardo ambizioso che non possiamo che augurar loro di raggiungere il prima possibile.

Pur dando appena un assaggio di quella che sarà l’esperienza fatta e finita, siamo certi che riuscirà quantomeno a stuzzicare il vostro interesse verso una delle produzioni più interessanti del panorama indipendente italiano. La parola passa ora a voi: come vi sembra, a primo impatto, l’opera prima dei ragazzi di imaginarylab?

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