Nintendo ha dichiarato che Wii U ha fatto registrare il "tutto esaurito" negli Stati Uniti. In soli sette giorni l'azienda giapponese è riuscita a vendere 400 mila unità sul mercato statunitense, un risultato che ha contribuito a raggiungere il traguardo di 1,2 milioni di dispositivi venduti in una settimana.
Nel conteggio bisogna includere anche i buoni risultati di Wii, con 300 mila console vendute, e del Nintendo DS e 3DS, rispettivamente con 275 mila e 250 mila dispositivi venduti, ma la parte del leone la fa senza dubbio Wii U.
Secondo Reggie Fils Aime, presidente di Nintendo America, le vendite della nuova console sono state frenate dalla capacità dell'azienda di rifornire i negozi.
"Wii U è sostanzialmente esaurita in tutti i negozi e stiamo facendo del nostro meglio per continuare a fornire nuove unità. Anche i rivenditori si stanno impegnando per rendere disponibile il prodotto, ma appena le console arrivano in un negozio sono vendute immediatamente", spiega Fils Aime.
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Nonostante i buoni risultati Wii U non ha superato le vendite ottenute dalla vecchia Wii, che in 8 giorni ha conquistato il favore di 600mila appassionati statunitensi, nel lontano novembre 2006. Sotto questo aspetto è interessante confrontare i risultati ottenuti negli Stati Uniti dalle altre due console di questa generazione.
Microsoft nel 2005 ha venduto 326 mila Xbox 360 due settimane dopo il debutto, mentre Sony con Playstation 3 si è fermata a 197 mila console vendute nell'arco dello stesso periodo di tempo.
Il Sega Dreamcast, una console apprezzata dagli appassionati ma che non è riuscita a imporsi sul mercato
Tornando indietro con la memoria ai tempi del Dreamcast si scopre che il debutto statunitense della sfortunata console di Sega è stato molto positivo, con 372 mila unità vendute in soli due giorni. Tuttavia dall'altra parte della barricata c'era una certa PlayStation 2, che con 500mila unità vendute in un solo giorno sul mercato statunitense stava gettando le basi per dominare il mercato.
Quale strada seguirà la nuova console di Nintendo? Per ora è ancora troppo presto per scoprirlo. L'unica cosa sicura è che l'azienda dovrà mantenere un ampio volume di vendite nei prossimi mesi, e replicare i risultati ottenuti oltreoceano anche in Europa e in Giappone.
L'obbiettivo è di raggiungere 5,5 milioni di unità vendute entro marzo, insieme a 24 milioni di software. Un risultato decisamente alla portata se le vendite si manterranno su questi livelli.