Warhammer 40.000 Mechanicus 2 | Provato

Durante il nostro viaggio in quel di Colonia per la Gamescom 2024 abbiamo avuto l'occasione di scoprire qualcosa di più su Warhammer 40.000 Mechanicus 2.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Di giochi basati su Warhammer 40.000 ne esistono veramente a bizzeffe e appartenente ai più svariati generi. Solo qualche settimana fa, ad esempio, vi parlavamo di Speed Freeks, una sorta di racing game con i simpaticissimi orki come protagonisti. Indubbio in ogni caso come il franchise di Game Workshop si sia espresso meglio in ambito videoludico soprattutto con titoli strategici, come gli indimenticabili Dawn of War. Regola che è stata confermata nel corso del 2018 da Warhammer 40.000 Mechanicus, strategico a turni che ha saputo lambire la notevole soglia dell’80 su Metacritic.

Un’opera amata dai fan e dotata di parecchi spunti niente male, che nel 2025 riceverà un seguito diretto su PC, PS5 e Xbox Series. E, proprio per sapere di più su questo titolo che pare avere tutte le carte in regola per soddisfare gli appassionati del genere e del brand, siamo volati fino a Colonia per parlare con gli sviluppatori del titolo durante la Gamescom 2024 e dare una prima occhiata all’atteso Warhammer 40.000 Mechanicus 2.

Due campagne, due fazioni, mille possibilità

Purtroppo, la kermesse tedesca non si è rivelata il luogo adatto per provare con mano il gioco, dato che i ragazzi di Kasedo Games ci hanno riservato per l’occasione solo una sessione hands-off di una mezz’oretta abbondante. Poco male però, perché anche visto senza mouse o pad in mano ci siamo chiariti molti dubbi, con Mechanicus 2 che sembra già essere in grandissima forma.

La novità più evidente di questo seguito è sicuramente la presenza di due campagne distinte, una per fazione. Oltre agli Adeptus Mechanicus, infatti, nel futuro lavoro di Kasedo sarà possibile guidare anche i Necron e imbarcarsi in una serie di missioni a loro dedicate. Campagne che non saranno però solo un mero susseguirsi di scontri, ma conterranno anche qualche scelta da prendere, per quanto non eccessivamente determinante sul piano narrativo, e un globo tattico nel quale guidare le proprie truppe in delle fasi maggiormente gestionali. Un po’ come succedeva nell’ottima espansione Soulstorm del primo Dawn of War per intenderci.

Oltre che possedere archi narrativi, le due campagne ci permetteranno quindi per la prima volta nella serie di utilizzare entrambe le fazioni. Se gli Adeptus Mechanicus ricalcheranno più o meno le peculiarità e le caratteristiche viste nel primo episodio, i Necron si presteranno a un differente stile di gioco. Come raccontatoci dai ragazzi di Kasedo Games, infatti, i misteriosi guerrieri fino a poco prima dormienti sono basati sull’escalation, ossia diventeranno sempre più forti con il procedere dei turni. Più ci si metterà ad estirparli, insomma, più diventeranno pericolosi.

I Necron, inoltre, per essere totalmente eliminati devono essere attaccati un’ulteriore volta dopo essere stati abbattuti. Come succede anche per gli scheletri nella stragrande maggioranza dei titoli fantasy, infatti, tali guerrieri possono risorgere dalle ceneri dopo una manciata di turni se non eliminati definitivamente in tempo.

Più grande, più grosso, più cattivo

In Warhammer 40.000 Mechanicus 2 sono inoltre state aggiunte le coperture, anche se in una forma più leggera rispetto ad altri esponenti del genere. Non esistono, ad esempio, mezze coperture e non è tantomeno possibile bersagliare un avversario dietro una di esse. Un guerriero al riparo dietro una copertura può invece tranquillamente attaccare gli avversari.

I comandanti dei vari eserciti, come ad esempio Scaevola, il narratore del primo capitolo ora giocabile, possiedono poi una serie di abilità speciali, in grado di cambiare le sorti di uno scontro. Unite a un gameplay migliorato rispetto al primo capitolo, l’aggiunta delle coperture e la possibilità di utilizzare i Necron sono insomma molte le novità di Mechanicus 2, che pare proprio essere uno strategico a turni coi controfiocchi.

Da segnalare, poi, un aspetto tecnico decisamente sopra la media per il genere. Le battaglie sono infatti belle da vedere e le animazioni dei combattenti fluide. Grazie all’aggiunta di nuovi biomi rispetto al precedente capitolo, inoltre, Mechanicus 2 riesce a offrire anche una maggiore varietà pure da tale punto di vista.

Impossibile non citare, infine, le ottime scene animate che accompagnano la narrazione delle due campagne e un audio design, dietro al quale c’è sempre Guillaume David, che riesce a carpire alla grande l’atmosfera di Warhammer 40.000.

Warhammer 40.000 Mechanicus 2: in conclusione

Sebbene non sia stato possibile provarlo con mano, siamo assolutamente rimasti soddisfatti da questo primo incontro con Mechanicus 2. Kasedo Games sembra infatti aver preso tutto quanto di buono fatto nel primo capitolo e averlo ampliato su ogni fronte, limando i difetti e, soprattutto, arricchendo a dovere la già ottima esperienza di gioco originaria. Se prima eravamo curiosi, ora siamo decisamente interessati a Warhammer 40.000 Mechanicus 2.

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