Warframe e Soulframe, uno sguardo dal TennoCon 2023

Warframe e Soulframe tornano a mostrarsi al TennoCon 2023 con gameplay, notizie sul cross-save e ricompense gratuite.

Avatar di Alessandro Palladino

a cura di Alessandro Palladino

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Quest’anno cade l’incredibile anniversario dei 10 anni di Warframe, il longevo sparatutto in terza persona sviluppato da Digital Extremes. Si tratta di un traguardo decisamente importante e che segna il passaggio a un decennio di attività da non sottovalutare. Del resto non si sente parlare molto del titolo se non in sporadiche occasioni o quando lo copriamo noi qui sulle pagine di Game Division, ma l’impatto della sua presenza è palpabile in ogni prospettiva si voglia analizzare. Warframe è infatti stabilmente collocato in cima alle liste dei titoli free to play giocati, ha una community densamente attiva e amichevole, si aggiorna costantemente con nuovi contenuti e, soprattutto, ha racchiuso così tanti generi nella sua applicazione da essere diventato ben più che un semplice sparatutto.

In occasione dell’annuale TennoCon, tornato anche dal vivo, abbiamo assistito a una presentazione di Digital Extremes su quello che attende sia nel futuro di Warframe che in quello di Soulframe, il nuovo titolo sempre free-to-play nato da una seconda divisione interna a Digital Extremes e che, come scopriremo, promette già molto bene.

Un deciso passo in avanti per Warframe

Partiamo dal conosciuto e dalle cose più immediate che scaturiranno dal TennoCon. Sicuramente le celebrazioni, già in corso da diversi giorni, si protrarranno oltre l’evento e perciò potrete ottenere diverse ricompense in modo totalmente gratuito, perfino guardando lo stream e collegando il vostro account Digital Extremes.Se invece siete in voglia di spendere, il TennoCon introdurrà in Warframe due nuovi pacchetti interamente cosmetici chiamati Heirloom Collection. La particolarità di queste due collezioni per Frost e Mag è che possiedono un nuovo tipo di accessorio cosmetico finora mai visto, chiamato Signa, e che permette ai vostri Warframe di avere una “corona” sopra la loro testa.

Lontano dalla regalità, una delle attenzioni particolari per i prossimi mesi di Warframe sarà Halloween con la sua aria da terrore e spavento, riflessa nel gioco in diverse aree e indicata narrativamente nell’universo dei Tenno come le Notti di Naberus. L’highlight della festa sarà un nuovo Warframe dal tema gotico che prenderà il nome di Dagath. Grazie all’aria inquietantemente monastica e una falce a caratterizzarne l’espressione offensiva, sarà il perfetto veicolo per lo spirito di Halloween. Sempre in quel periodo sarà introdotto anche il rework dei Compagni animali e di Hydroid, chiesto a gran voce dalla community.

Le novità del 2023 prevedono anche, finalmente, l’introduzione graduale del cross-save tra i vari dispostivi su cui è disponibile Warframe, con l’aggiunta della versione Mobile che inizierà a diffondersi nel 2023 fino ad arrivare al lancio effettivo nel 2024 subito dopo la conclusione del ciclo di rodaggio per il salvataggio multipiattaforma. È bene ricordare che Warframe è attualmente cross-play già da un po’ di tempo.

Il prossimo importante aggiornamento per Warframe arriverà con Whispers in the Wall e l’introduzione di una nuova quest cinematica che cambierà il corso del gioco e metterà la prima pietra del futuro oltre i 10 anni di servizio del gioco. Al TennoCon di quest’anno verrà mostrata il prologo della missione, ambientata molto specificamente nella sede degli Entrati su Deimos. Da lì il giocatore viaggerà in un laboratorio segreto, ricco di Necramech, pericoli da affrontare e segreti da scoprire. Una delle particolarità di questa nuova zona è l’introduzione di un nuovo sistema di illuminazione ambientale che va a migliorare di molto la resa visiva di Warframe. Al momento questa miglioria è stata applicata solo alle zone di Whispers in the Wall ma il team ha promesso di lavorare per far sì che gradualmente coinvolga tutto il gioco. Del resto non è un lavoro facile con 10 anni di contenuti alle spalle. Ma non basta: infatti Warframe tornerà al passato di Dark Sector con Warframe 1999, una sorta di aggiornamento ancora avvolto nel mistero e che ci riporta alle origini dell'universo creato da Digital Extremes

La novità: Soulframe

Il vero clou della presentazione però è stato il gameplay di Soulframe, neonato in casa Digital Extremes. Il gioco si presenta come un RPG in terza persona con una forte enfasi sul combattimento all’arma bianca e il mondo dei defunti. Il nostro avatar è infatti in costante collegamento con i propri antenati, i quali non solo dettano un po’ la storia delle missioni e dei luoghi che si esplorano, ma forniscono anche la propria forza o conoscenza per far sì che le caratteristiche dell’eroe vengano potenziate o modificate.

Questo sistema si divide su tre caratteristiche che rispecchiano un po’ i classici stilemi, dalla salute all’abilità con la magia, diramate poi su dei Patti che ne sanciscono l’utilizzo. I Patti sono delle “classi” che è possibile cambiare quando si vuole e forniscono abilità diverse a seconda della loro natura, un po’ come quando si passa di Warframe in Warframe. Ognuna ha abilità e progressioni separate, quindi c’è un invito sentito a sperimentare e, soprattutto, raccogliere più antenati possibili per incrementarne le caratteristiche. In Soulframe, infatti, non ci sono dei livelli precisi, bensì la progressione avviene sbloccando delle abilità in rami separati per diversi scopi, dai Patti alle abilità generiche del personaggio.

Quello che colpisce di Soulframe è, in un certo senso, la solennità e la lentezza del mondo di gioco, totalmente opposte a quello che è Warframe. I combattimenti sono frutto di un ragionamento da duello tra pari, l’esplorazione ricompensa più con le parole che con i numeri e l’ambientazione, ricca di rovine e una vasta vegetazione, rilassa quanto inquieta. Sul fronte tecnico si vede che la base è ben più avanzata di Warframe, la presentazione che verrà proiettata al TennoCon è più che eloquente sotto questo punto di vista.

Ciò che rimane da Warframe è lo scheltro della terza persona e di alcune scelte d'animazione, ormai più tratto d'artista che volontà obbligata dal motore di gioco. In particolare sono i menù a dimostrare il distacco netto dalla fantasia sci-fi di Warframe, andando a riprendere le miniature medievali per un effetto tanto familiare quanto unico nella sua trasposizione, considerando che già da questo gameplay è possibile intuire la complessità della cultura elaborata per Soulframe, specie perché ha dei dialoghi a scelta multipla perfino con i piccoli abitanti delle sue foreste.

Che sia nel grande mondo aperto iniziale o nei suoi dungeon procedurali, Soulframe si appresta a essere un progetto altrettanto importante per la storia di Digital Extremes e, potenzialmente, un bel cambio di passo rispetto alle esperienze online diventate estremamente frenetiche negli ultimi tempi. Un po’ ironico che questa proposta arrivi proprio da chi ha inventato lo sparatutto in terza persona online più veloce da 10 anni a questa parte

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