Dualshock 3? No, Sixaxis
Oltre al “pezzo grosso”, nella confezione è presente ovviamente un controller Sixaxis. É decisamente un Dualshock 2 dal design quasi immutato, con buona pace del bananone visto all’E3 2005. La funzione di vibrazione persa consente un peso estremamente contenuto che lo rende piacevole da tenere in mano. Il pad è senza filo,e le quattro luci rosse sul dorso qualificano la periferica in numero da 1 a 4, i tasti L2 ed R2 sono diventati dei grilletti analogici che sembrano convincenti e il pulsante centrale con il logo PlayStation ricopre diverse funzioni, aventi a che fare principalmente con l’accensione/spegnimento della console e del controller stesso.
Stupefacente come la ricarica iniziale attraverso una delle quattro porte USB 2.0 in facciata si sia completata in soli 3 minuti. Piacevole notare anche che la velocità del bluetooth di PS3 sia superiore rispetto a quella di Xbox 360: un secondo dopo aver premuto il pulsante di accensione la console ha già identificato il controller.
In ogni caso, impugnare Sixaxis sarà un’operazione immediata e familiare per chiunque non si sia fatto congelare da un laboratorio negli ultimi dieci e passa anni. Quello che va padroneggiata è proprio la funzione che dà il nome al controller, ossia la rilevazione analogica del movimento sui sei assi: l’abbiamo provata con la demo di Motorstorm e ammettiamo che all’inizio ci siamo schiantati un sacco di volte, però utilizzare il Sixaxis come un volante non sembra per niente male, preso atto anche dell’opportuna sensibilità ai movimenti delle nostre mani.