Universo da sala giochi
Proprio il Quest Mode è il punto forte di Virtua Fighter 5 o, volendo ben vedere, il primo reale incentivo nell’acquisto del gioco. In questa modalità è infatti possibile sbloccare tutti gli oggetti, le acconciature e i vestiti da utilizzare in un’apposita opzione per personalizzare i propri combattenti preferiti e creare quindi delle vere ed uniche macchine da guerra. Sul principio del servizio VF.net introdotto da Sega con il quarto episodio della saga, i giocatori hanno a disposizione una mappa piuttosto scialba sulla quale sono localizzate delle sale giochi suddivise in base al livello degli sfidanti. Una volta scelto il proprio luogo di incontro, si ha la possibilità di sfidare il giocatore vincente del momento, proprio come in una normale competizione arcade; battendolo, si ha diritto a subentrare al suo posto ed accettare le sfide dei giocatori successivi (rigorosamente controllati dalla CPU).
Sono presenti anche dei tornei a random, utilissimi per sbloccare degli oggetti particolari. Ogni profilo giocatore è caratterizzato da una qualifica (da 10th Kyu a 1st Dan e così via), che aumenta o diminuisce a seconda delle vittorie e delle sconfitte (il punteggio varia anche in relazione al ranking dei due contendenti). Vincere equivale inoltre a conquistare nuovi premi o del denaro, da spendere successivamente a proprio piacimento in uno shop, sempre per il custom del proprio lottatore. Nel complesso, questa modalità nasce per spingere il giocatore a perfezionare il suo stile di gioco, migliorando inconsciamente incontro dopo incontro. E’ innegabile, però, che combattere a ripetizione possa tramutarsi in una noia mortale, soprattutto quando i premi i palio sono limitati a qualche item.