Cosa manca

Con l’uscita di Virtua Fighter 5 su PlayStation 3 (e prossimamente su Xbox 360), il mercato della nuova generazione subisce un secondo ed importante innesto nel comparto dei picchiaduro, in seguito ad una prima esperienza piuttosto discutibile targata Dead or Alive 4.

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a cura di Tom's Hardware

Cosa manca

A differenza della controparte arcade, però, questo Virtua Fighter 5 per PS3 è stato "moncato" in alcuni degli aspetti che hanno favorito il successo del gioco in Giappone. I terminali nipponici, infatti, offrono agli utenti un'ampia e completa personalizzazione delle cinematiche d'entrata dei personaggi, tramutata su console in un semplice slogan disposto su due righe (le frasi della CPU sono patetiche) nella schermata di caricamento che anticipa il duello. Altra lacuna non da poco è l’impossibilità di trasferire i propri personaggi livellati su un’altra PS3, impedendo così di sfidare i profili degli amici. Tanto meno è possibile scaricare da internet le I.A. immagazzinate nei terminali di VF5 o confrontare le proprie statistiche con quelle di altri giocatori.

L'aspetto globale di gioco perde ulteriormente terreno con la scelta di non introdurre una modalità online, nuovamente giustificata con le differenze di velocità delle linee internet; delle differenze che - a quanto sembra - creerebbero dei lag inadatti al timing rigoroso del gameplay di Virtua Fighter 5. Per contro, oltre alle immancabili Arcade (il boss è nuovamente Dural) e Versus, il gioco offre la possibilità di ammirare i propri replay di gioco (debitamente salvati) nella modalità VF.TV. A sua volta privo di funzionalità online, questo mode permette anche di visualizzare degli incontri di esibizione della CPU (con tanto di comandi a schermo per studiare le mosse) e dei filmati, come trailer e sequenze di presentazione di alcuni personaggi. Nulla di rivoluzionario, ma nella penuria di modalità proposte è già un notevole passo in avanti.

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