Videogiochi: 7 sequel di cui sentiamo il bisogno

Quali sono i videogiochi che hanno assolutamente bisogno di un sequel? Ne abbiamo scelti sette, che ne dite?

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Il 2022 sta per arrivare e tra poco sarà la volta di tante, tantissime novità che non vediamo l’ora di poter finalmente toccare con mano. Il prossimo anno sarà infatti il vero e proprio crocevia per la nuova generazione di console: si tratterà a conti fatti del momento giusto per emergere del tutto, e per rispondere con decisione a dubbi e critiche che qualcuno può ancora (talvolta anche giustamente) sollevare in proposito.

Tra i tanti titoli già annunciati per quest’anno non mancano alcune uscite davvero molto interessanti, da Elden Ring e Horizon Forbidden West fino al folle reboot di Saints Row, ma quel che vogliamo fare oggi va oltre i prodotti citati. Oggi vi parliamo di sette giochi che, a nostro parere, meriterebbero assolutamente un sequel: titoli che per un motivo o per l’altro hanno fatto breccia nel cuore dei videogiocatori e che, chissà, magari potrebbero un giorno ricevere il seguito di cui tanto sentiamo il bisogno. Ma basta chiacchiere e passiamo direttamente alla nostra lista, pronti?


Max Payne

Partiamo da un franchise che, con il primo titolo uscito nel luglio 2021, ha davvero sconvolto il mondo dei videogiochi: Max Payne, l’opera che ha fatto conoscere in tutto il mondo il nome di Remedy Entertainment. Il secondo capitolo fu un altro capolavoro indimenticabile, seguito molti anni dopo (era il 2012) da un ulteriore sequel che ricordiamo spesso e volentieri come un titolo eccessivamente e colpevolmente sottovalutato dal grande pubblico.

A oggi i diritti della serie appartengono a Take-Two Interactive, che dopo aver affidato Max Payne 3 a Rockstar Games ha praticamente accantonato la serie. Rockstar del resto è stata molto impegnata nel realizzare Red Dead Redemption 2, GTA V e i relativi comparti online: a livello aziendale, insomma, non è mai risultato conveniente investire in un prodotto come Max Payne che può essere un vero punto di domanda sotto molti punti di vista. Al momento il franchise è in un limbo da cui potrebbe non uscire mai, e la sola speranza dei fan è che Remedy riesca a ottenere nuovamente i diritti per mettersi all’opera su un ipotetico quarto capitolo: uno scenario assai improbabile, ma che in cuor nostro speriamo si possa prima o poi realizzare. Chissà...

Silent Hill

Ci siamo tornati già tante, tantissime volte e probabilmente non ci stuferemo mai di ripeterlo: la saga di Silent Hill, una delle più importanti del genere survival horror e dell’intera storia dei videogiochi, non deve finire nel dimenticatoio. Un sequel, o forse addirittura un completo reboot, è qualcosa di cui sentiamo davvero il bisogno per tutta una serie di motivi.

Sono infatti poche le opere in grado di costruire ed evocare un’atmosfera come quella di Silent Hill, con quel suo mix di emozioni e sfumature capace di colpire chiunque abbia avuto la fortuna di viverla in prima persona. La cancellazione di PT è un colpo da cui molti di noi devono ancora riprendersi, anche e soprattutto per tutto ciò che poteva essere e non è stato. La cittadina di Silent Hill ha ancora molte storie da raccontare, e una grande fetta di pubblico ha tantissima voglia di ascoltarle tutte. Senza contare che un prodotto di questo tipo, nel momento in cui venisse proposto in una veste rinnovata nell’aspetto ma soprattutto nella narrazione, potrebbe conquistare senza dubbio anche il cuore delle nuove generazioni di videogiocatori.

Rayman

Cambiamo completamente genere spostandoci su quello che, a parere di chi vi scrive, è il protagonista di alcuni dei platform più geniali che siano mai stati concepiti. Rayman Legends è ormai datato 2013 e, nonostante si tratti di un prodotto che probabilmente risulterà spettacolare anche tra dieci anni, i giocatori hanno voglia e bisogno di qualcosa di nuovo.

Un terzo capitolo a far seguito all’accoppiata Rayman Origins/Legends, magari sempre con quel fantastico stile in due dimensioni perfetto per un prodotto di questo tipo, sarebbe probabilmente la strada migliore. Qui troviamo però due impedimenti, a onor del vero neanche troppo limitanti. Da una parte è bene ricordare che Michel Ancel, creatore di Rayman e director di molti titoli legati al personaggio, si è ritirato dal mondo dei videogiochi per vivere una vita selvaggia immerso nella natura (sì, l’ha fatto davvero). Allo stesso modo Ubisoft non sembra molto interessata a mandare avanti il brand, preferendo spendere tempo e risorse in altri progetti e in franchise di tutt’altro genere. La speranza però è sempre l’ultima a morire e, in fondo, siamo certi che prima o poi rivedremo la nostra tanto amata melanzana in un’avventura del tutto nuova. E, manco a dirlo, già non vediamo l’ora.

Half-Life

Sembra un meme ma non lo è, forse. Half-Life 3 è con tutta probabilità la più grande incognita dell’intera storia dei videogiochi: un prodotto tanto, forse troppo desiderato da un pubblico che ormai da anni ha quasi del tutto perso le speranze. Sono infatti passati ormai quindici anni da quell’Half-Life 2: Episode Two che ha lasciato troppe domande nella mente dei giocatori, e nemmeno un capolavoro della realtà virtuale come Half-Life: Alyx è riuscito a placare il desiderio del pubblico di vedere finalmente un terzo capitolo.

Negli anni si sono susseguiti centinaia e centinaia di rumor e voci di corridoio che vedevano il gioco prima come prossimo all’uscita, poi nel mezzo dello sviluppo e infine addirittura messo in pausa o cancellato. C’è persino chi ha messo in atto vere e proprie teorie del complotto, ma la verità a oggi è soltanto una: non ne sappiamo nulla e, con tutta probabilità, non ne sapremo nulla ancora per un bel po’. Che l’attesa di Half-Life 3 sia essa stessa Half-Life 3?

Monkey Island

Parlando di videogiochi, quale titolo vi viene in mente sentendo la parola “nostalgia”? Probabilmente decine e decine di prodotti anche molto diversi tra loro. Personalmente il rimando che mi viene spontaneo e immediato è a Monkey Island: una serie con cui Ron Gilbert, Tim Schafer e soci hanno reso il genere delle avventure grafiche qualcosa in grado di catturare passione ed emozioni di tante generazioni di giocatori.

È proprio questo il motivo per cui abbiamo bisogno di un nuovo Monkey Island: non sono infatti molti i titoli capaci di mettere d’accordo più generazioni in maniera così naturale, rimanendo a distanza di anni delle esperienze perfette a tantissimi livelli. Non nascondiamoci, Escape from Monkey Island fu un vero e proprio disastro che affossò del tutto una serie e un genere che avevano assolutamente bisogno di qualcosa di nuovo. Tales of Monkey Island di Telltale, uscito ormai nel 2009, era un buon prodotto al quale mancava ancora un pizzico di quella magia che caratterizza ancora oggi i primi tre capitoli della saga di Guybrush Threepwood. Quel che ci vuole è un sequel che, con tutta l’ironia e l’irriverenza di cui LucasArts era capace, metta una pietra sopra a ciò che è andato storto riportando in vita una delle avventure più belle e particolari della storia dei videogiochi.

Bully

Era il 2006 quando Rockstar Games pubblicò Bully, distribuito in Europa col titolo Canis Canem Edit: un’avventura dinamica davvero molto particolare, ambientata in un collegio del New England dove il protagonista Jimmy si troverà ad affrontare la vita scolastica di un teenager americano. Un titolo capace di raccogliere un ottimo successo a livello di pubblico e critica e, come di consueto, una bella dose di polemiche per la troppa violenza presente dall’inizio alla fine.

Nel corso degli anni la stessa Rockstar è tornata più volte a parlare del gioco, ipotizzando un sequel prima e un ritorno del protagonista all’interno di GTA in seguito. Tutte dichiarazioni che al momento non hanno avuto seguito, e che il troppo tempo trascorso potrebbe aver fatto definitivamente finire nel dimenticatoio. L’avventura di Jimmy meriterebbe però un sequel, anche e soprattutto alla luce di quanto visto nelle battute finali di Bully: non sarebbe forse molto interessante rivedere il nostro protagonista alle prese con un nuovo anno scolastico o, in alternativa, addirittura nella sua vita dopo la Bullworth Academy? Dato il grosso lavoro in corso su GTA Online e lo sviluppo (ormai non è più un segreto) di GTA VI, Rockstar potrebbe affidare un seguito di Bully a un team minore che vi possa dedicare tutto il tempo e le risorse necessarie per rendere onore a quella che è, a oggi, un’esperienza davvero unica nel suo genere.

Star Wars: Knights of the Old Republic

Un brand come Star Wars non ha certo bisogno di presentazioni: si tratta infatti di uno dei capisaldi della cultura pop a livello mondiale, capace di appassionare decine di milioni di persone in tutto il mondo ormai da più di quarant’anni. Knights Of The Old Republic è uno dei migliori esempi in ambito videoludico di come la saga di George Lucas può, e potrà sempre, offrire qualcosa di nuovo e speciale a un pubblico sempre più ampio.

Uscito nell’estate 2003, il titolo fu una vera e propria rivoluzione: un RPG solido e impressionante da ogni punto di vista, capace di coinvolgere i giocatori con una narrativa appassionante che ancora oggi riesce a colpire per la bontà della sua realizzazione. Il secondo capitolo non riuscì a raggiungere i medesimi livelli, ma è e resta in ogni caso un’esperienza videoludica che vale la pena provare almeno una volta. E… Poi? Poi più nulla per molti anni, fino all’annuncio di un remake che potrebbe davvero dare a Knights Of The Old Republic la possibilità di farsi conoscere anche dalle nuove generazioni: un prodotto che potrebbe addirittura funzionare come test in vista di un terzo capitolo, dove riprendere finalmente l’avventura dal punto in cui l’avevamo lasciata. Non sarebbe affatto male, vero?


Sette titoli diversi tra loro ma con un grande, enorme comune denominatore: la pazza voglia, da parte dei videogiocatori di tutto il mondo, di poter (ri)vivere le grandi emozioni che ci hanno saputo regalare. Se la realizzazione di alcuni di questi è purtroppo fantascienza, non è comunque da escludere che qualcosa stia bollendo in pentola. La storia dei videogiochi, del resto, ci ha insegnato più volte come non si debba dare nulla per scontato: la sorpresa è sempre dietro l’angolo, e chissà che non ne arrivi qualcuna già nei prossimi mesi.

La parola passa ora a voi giocatori: vi abbiamo raccontato quali sono i titoli che per noi meriterebbero un sequel, e i vostri quali sono? Ditecelo nei commenti, e se vi va raccontateci storie e ricordi a cui tenete particolarmente. Le emozioni che riesce a evocare un videogioco, d’altra parte, non hanno davvero prezzo.

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