Durante un'intervista per TVNZ, il presidente di Valve, Gabe Newell, ha avuto modo di approfondire uno degli argomenti più interessanti degli ultimi anni, nonché una delle tecnologie che potrebbe spingere gli anni '20 del ventunesimo secolo (semmai dovesse approdare durante il loro corso) verso il futuro: le brain-computer interfaces. Newell ha esposto il rapporto tra l'interfaccia cerebrale e il gaming, così come ha espresso anche alcune perplessità sui rischi che una tecnologia del genere potrebbe comportare agli utenti.
Newell ha affermato che Valve sta attualmente lavorando con degli headsets OpenBCI per lo sviluppo di un software open-source per permettere agli sviluppatori di comprendere la correlazione tra segnali cerebrali e videogiochi. In che senso? I segnali cerebrali inviati dal cervello di un utente, potranno rivelare se il gioco sarà di loro gradimento o meno. Il software, ad esempio, potrà rilevare quando un giocatore è annoiato portando, perciò, il gioco a un livello di difficoltà superiore. Provate a immaginare cosa una software house potrebbe creare con un horror psicologico!
Mike Ambinder, psicologo di Valve, aveva già parlato in un'intervista per VentureBeat del rapporto tra segnali cerebrali e videogiochi, esponendo appunto la teoria di sfruttare le emozioni dei giocatori per adattarle all'avventura, oltre al fatto di rimuovere l'intermediario identificato nella figura del controller. Un progetto avveniristico, ma anche controverso per certi aspetti, primo fra tutti quello legato alla privacy. Proprio per questo Newell ha dichiarato di voler creare un software sicuro e inviolabile: uno dei rischi, trattandosi di un software collegato al cervello, è legato ad eventuali malware.
Con tono ironico, ma anche delucidante Newell ha sintetizzato il fulcro del discorso dichiarando quanto segue: “Nessuno vuole dire, 'Oh, ricordi Bob? Ricordi quando Bob è stato violato dal malware russo? Che schifo; corre ancora nudo per le foreste?'” - scherza per poi esprimere il concetto - "Le persone dovranno avere molta fiducia, dovranno essere dei sistemi sicuri che non presenteranno rischi per la salute a lungo termine". Adesso vogliamo sapere la vostra: cosa ne pensate delle interfacce cerebrali a cui, oltre Gabe Newell, stanno lavorando anche Facebook nonché Elon Musk? Argomentate nei commenti!
Interfacce cerebrali, esperienze connesse alle emozioni dei giocatori. Tutto ciò ricorda Cyberpunk 2077 che, su Amazon Italia, è disponibile in versione Collector's Edition. Cliccate qui per visualizzare la pagina del prodotto!