Valve banna i giochi con pubblicità invasive su Steam [AGGIORNAMENTO]

Valve ha aggiornato la sua documentazione per gli sviluppatori, vietando esplicitamente l'uso di pubblicità in-game come modello di business.

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a cura di Giulia Serena

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AGGIORNAMENTO DELL'11/02: Ieri, Valve ha fatto parlare di sé aggiornando la documentazione di Steamworks con una nuova pagina dedicata alla pubblicità su Steam, chiarendo la sua posizione contraria agli annunci sulla piattaforma. GamingOnLinux ha inizialmente interpretato questo aggiornamento come una nuova policy, ma in realtà si trattava semplicemente di una sezione dedicata a una regola già esistente, come evidenziato da SteamDB e successivamente riconosciuto dallo stesso GamingOnLinux.

In ogni caso, la creazione di una pagina specifica aiuta a rendere il divieto più evidente e impedisce agli sviluppatori di pensare di poter pubblicare su Steam giochi pieni di pubblicità in stile mobile.

La nuova pagina di Steamworks delinea i tipi di pubblicità e promozione consentiti su Steam: mentre il product placement appropriato e non invadente rimane permesso, Valve vieta qualsiasi forma di pubblicità in-game che ostacoli l'accesso al gameplay o interferisca con esso. "Gli sviluppatori non dovrebbero utilizzare la pubblicità a pagamento come modello di business nel loro gioco, come richiedere ai giocatori di guardare o interagire con la pubblicità per poter giocare", afferma Valve nella documentazione.

Questa mossa sembra essere preventiva, poiché tali pratiche sono più comuni su piattaforme mobili che su PC. Tuttavia, riflette l'approccio di Valve nel definire il futuro del gaming su PC attraverso la sua influente piattaforma.

Oltre a questo divieto, Valve mantiene una politica di moderazione generalmente poco invasiva su Steam. Nonostante ciò, l'azienda ha preso posizione su alcune questioni specifiche:

  • Ha vietato i giochi basati su NFT e criptovalute
  • Richiede la divulgazione dell'uso di AI generativa nei giochi
  • Adotta un approccio "lo riconosco quando lo vedo" per bannare contenuti offensivi

La nuova politica chiarisce anche altri aspetti della pubblicità su Steam: le promozioni incrociate sono consentite, ma Valve vieta di far pagare gli sviluppatori per partecipare a bundle o accedere alle pagine dello store. Inoltre, le campagne pubblicitarie a pagamento esterne a Steam che portano a una pagina dello store sono permesse.

Insomma, queste linee guida mirano a mantenere l'integrità dell'esperienza di gioco su Steam, bilanciando le esigenze degli sviluppatori con quelle dei giocatori. Valve continua così a plasmare il panorama del gaming su PC, definendo standard che potrebbero influenzare l'intero settore.

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Brava Valve, sempre sul pezzo
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