Riot Games ha mantenuto costante l'apporto di nuovi contenuti in Valorant, pubblicando aggiornamenti con una buona cadenza in modo da tenere sempre alta l'attenzione dei giocatori che gravitano intorno alla community dello sparatutto free-to-play. Quest'anno si sono già visti innesti importanti con l'arrivo di Yoru e di Astra, la stratega che vi abbiamo presentato in anteprima qualche mese fa e che recentemente ha ricevuto un buff significativo. Riot Games lavora a tutto tondo anche per offrire nuove modalità di gioco come la Corsa alle Armi e per dare la giusta spinta alla sua scena competitiva dalla quale ci si aspetta molto vista la natura del titolo e il passato della software house. Per il lancio dell’Atto III dell'Episodio 2, il team si affida a una nuova mappa, Breeze, che accresce il numero dei campi di scontro a 6. Dopo il grigiore dell'inverno e il clima rigido di Icebox, si è pronti a un cambio di scena e a salpare per l’assolata isola tropicale ubicata nella parte meridionale del Triangolo delle Bermude.
Noi di GameDivision abbiamo avuto modo di provarla in anteprima per coglierne le peculiarità. Se Bind e Icebox si distinguono per l’interattività dei suoi elementi con funi e teletrasporti per ruotare più velocemente o raggiungere un punto di vantaggio, Breeze si distingue per la sua ampiezza. La prima cosa che noterete giocando è infatti la sua grandezza. Ciò si traduce in spazi più aperti e linee di tiro più lunghe che daranno maggiori soddisfazioni a chi predilige l’Operator. La struttura della mappa si mantiene su due siti bomba A e B posti a una distanza considerevole l’uno dall’altro, ma sono presenti anche molti punti di accesso e corridoi che rendono interessanti sia le strategie di attacco che di difesa volte al controllo del territorio. Breeze ci offre l’occasione per ribadire ancora una volta che, sebbene Valorant sia un gioco dove viene premiata la precisione e l’abilità col mouse, per vincere non si può prescindere da una buona composizione della squadra.
Ci vorrà più di qualche partita per prendere le misure alla nuova mappa, ma non lo vediamo certamente come un aspetto negativo. Ci sarebbe piaciuto poter esplorare qualche nuova meccanica in questa mappa come fatto per Ascent, ma il cambio di ritmo rispetto a mappe come Split e Haven che prediligono corridoi, strettoie e strozzature è sicuramente gradito. Il centro della mappa è molto arioso e può diventare un punto conteso in fretta. Data la buona presenza di muri, torri, scatoloni e altre forme di ripari è veramente importante trovare linee di tiro pulite od ottenere un vantaggio tattico per un effetto sorpresa. Abbiamo messo alla prova soprattutto Sage e Omen ed effettivamente la possibilità di erigere un muro per la prima e l’incredibile mobilità del secondo, si sono rivelate caratteristiche molto utili per trovare posizioni interessanti da cui dominare l’area.
Ovviamente non mancano corridoi ed aree più ristrette dove concentrare il fuoco, in particolare l’area A e la zona centrale sono separate da un lungo corridoio sopraelevato che permette di raggiungere le aree citate da una porta e da un particolare scivolo. Quest’ultimo è l’elemento più simpatico della mappa: a prima vista l’accesso sembra chiuso ma avvicinandosi si aprirà il pavimento sotto ai nostri piedi e uno scivolo ci porterà velocemente fuori. Più che un buon metodo per effettuare una rotazione ci è sembrato una vera e propria trappola mortale. Il punto di atterraggio è sì subito verso la zona centrale, ma è totalmente esposto all’offensiva nemica che se ben posizionata può osservare quel punto senza grandi preoccupazioni. Non sarà neanche necessaria la presenza dell’avversario se vi avrà piazzato trappole e difese. Se siete inseguiti da un avversario potrebbe anche funzionare da diversivo, a patto che stiate utilizzando un personaggio con grande mobilità che può quasi istantaneamente teletrasportarsi prima che la botola si chiuda nuovamente dietro alle vostre spalle.
Viste le dimensioni della mappa, l’apertura e la vicinanza dei siti ai due punti di spawn, alcune delle strategie più utilizzate si sono concentrate su un massiccio attacco verso un unico sito per forzare i difensori ad abbandonare le loro posizioni, considerata anche la più bassa velocità di rotazione rispetto ad altre mappe. Ogni tentativo di scalare da una posizione all’altra avviene praticamente attraverso il centro da cui si possono raggiungere diversi punti di accesso senza dover ripercorrere a ritroso tutto il tragitto. Il tempo in Valorant è sempre prezioso e ogni secondo risparmiato è fondamentale.
Nel complesso Breeze è una mappa molto luminosa e colorata che si sposa benissimo con lo stile del gioco. Molta cura è stata riposta nel creare l’atmosfera giusta a tema piratesco: dalle spiagge alle alte torri, passando per gli edifici e il lungo corridoio metallico che richiama l’interno di una nave. Una maggior attenzione a modelli ed elementi l’abbiamo percepita anche nei contenuti a pagamento. L’Atto III Episodio avrà inizio dal 27 aprile e durerà fino al 21 giugno 2021 portando con sé anche un nuovo Pass Battaglia, nuovi Modelli arma, Punti Radianite, accessori, carte, spray, titoli e il nuovo aspetto Esilio.
Nelle immagini qui in alto potete vedere alcune delle nuove personalizzazioni. Anche in questo caso i colori sono molto brillanti, ma ci ha colpiti positivamente la variante abissi che presenta un effetto simile al parallasse che all’inclinazione dell’arma mostra particolari e dettagli aggiuntivi, sicuramente un effetto apprezzato particolarmente dagli streamer. In gioco sono visibili soprattutto quando si ricarica e si è in mira, ma purtroppo l'effetto migliore è per lo più quando si è nei menu e si può ruotare l'arma a piacimento.