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a cura di Alessandra Borgonovo

Valkyria Chronicles 4

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Sviluppatore: Sega

Editore: Sega

Data di uscita: 25/09/2018

Provato su: PS4

Disponibile su:  ps4 xbox One switch pc
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Di Valkyria Chronicles 4 vi abbiamo già dato qualche anticipazione nella recente anteprima. Dopo averlo giocato a fondo è tempo di esprimere un giudizio definitivo. Pubblicato a dieci anni di distanza dal titolo originale, il gioco porta avanti la tendenza che SEGA ha stabilito per altre produzioni volte a festeggiare un anniversario, come Sonic Generations e Yakuza Kiwami. Anziché seguire le orme dell'incompreso e fin troppo bistrattato action-RPG Valkyria Revolution (pensato per affiancare, non sostituire la serie classica), il quarto capitolo ritorna alla formula dello strategico a turni combinato con l'azione dinamica dei TPS per la quale la serie è diventata famosa. Mette insieme le sensazioni del primo gioco, nonché le sue meccaniche di base, con le implementazioni dei successivi capitoli per PlayStation Portable - il terzo non ha mai visto la luce in Occidente - aggiungendo al contempo elementi nuovi che ne scolpiscono la personalità, offrendo al giocatore un maggiore senso di libertà.

Ancora una volta la storia si ambienta nell'Europa immaginaria degli anni '30, intrecciandosi con gli eventi dell'originale Valkyria Chronicles, nel corso della guerra fra Impero e Federazione Atlantica. Lasciando da parte il piccolo principato di Gallia, questa volta saremo coinvolti nel vivo del conflitto tramite la 101esima Divisione dell'Esercito di Edimburgo, o semplicemente Unità E, sotto il comando del giovane Claude Wallace. La loro missione? Completare l'Operazione Croce del Nord, che prevede un attacco disperato proprio nel cuore dell'Impero per conquistarne la capitale Schwartzgrad, così da sbloccare un conflitto che ristagna da troppo tempo e vede il nemico in posizione di vantaggio.

Nel complesso, la trama è piuttosto standard e sfrutta molti dei tropi tipici di una narrazione basata sulle Guerre Mondiali, ma la cura degli sviluppatori per approfondire la storia e i suoi protagonisti dà al tutto quell'unicità tipica della serie: gag e battute volgari, serietà e leggerezza, gioia e dolore, tutto viene mostrato in una continua alternanza di situazioni che vanno a dipingere il cameratismo di soldati disposti a sacrificarsi per proteggere la loro terra - stemperando l'imperante drammaticità di una trama che ancora una volta usa la guerra per raccontarci una storia completamente umana, che funziona proprio in virtù della profonda considerazione destinata a protagonisti e comprimari. Questo permette alla generosa quantità di filmati fra uno scontro e l'altro di rimanere interessante.

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Molti di questi filmati si sviluppano attraverso il concetto della visual novel, altri invece sfruttano la grafica di gioco e ce ne sono alcuni che risultano essere scene pre-renderizzate, il cui uso limitato consente di accentuare i momenti più cruciali del gioco. Proprio come accadeva nell'originale, anche Valkyria Chronicles 4 vanta di una nutrita serie di retroscena e scene secondarie che scavano nelle personalità dei vari soldati per dar loro maggiore spessore, e per quanto non siano d'obbligo alla comprensione o al proseguimento della trama sono sicuramente dei contenuti aggiuntivi meritevoli.

Abbiamo scelto di cominciare l'analisi dalla narrazione sia perché è da sempre una parte sostanziale della serie sia perché ci permette di introdurre fin da subito una gradita novità per chiunque si fermi di fronte alle barriere linguistiche: Valkyria Chronicles 4 è il primo titolo a ottenere la localizzazione italiana, peraltro molto curata. Per i puristi del doppiaggio invece, consapevoli di quanto spesso la lingua inglese non sia molto in linea con la caratterizzazione dei personaggi, è disponibile l'audio originale giapponese. Insomma non avete davvero più scuse per evitare l'acquisto di un gioco che riporta al suo apice una fra le migliori saghe strategiche a turni fruibili su console; a questo proposito e rompendo un secondo tabù, il gioco abbandona l'esclusiva Sony per diventare multipiattaforma.

Passando al vivo dell'azione, tutto risulterà familiare a chiunque abbia giocato anche solo a un titolo della saga: si inizia con un briefing che spiega l'obiettivo della missione e le condizioni di sconfitta, prima di lasciarvi decidere quali truppe schierare in campo. Visto che stiamo parlando di unità, è il momento giusto per presentare l'inedita classe introdotta in Valkyria Chronicles 4 - il Granatiere. Dal movimento limitato, poco più alto del Cecchino, e una difesa piuttosto bassa che compensa con un'elevata potenza di fuoco, questi soldati portano con loro nientemeno che un mortaio con il quale seminare morte dalla lunga distanza; il loro raggio d'azione è esteso e permette di raggiungere in particolare zone elevate cui solo un tiratore scelto potrebbe sopperire ma senza la medesima forza.

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Inoltre come la quasi totalità delle truppe possono effettuare il fuoco incrociato, bombardando un nemico che ha la sfortuna di entrare nel loro campo visivo. Questo vale però anche al contrario, per cui dovrete essere voi per primi a prestare attenzione a dove e come vi muovete, a dimostrazione di come l'aggiunta di una sola unità influenzi gli equilibri molto più di quanto si pensi; se le mine non bastavano a suggerirvi un approccio meno da testa calda, ora ci pensano i Granatieri a raffreddarvi i bollenti spiriti e impedirvi incursioni forsennate a testa bassa. Sarebbe un vero e proprio suicidio annunciato se la vostra stamina dovesse esaurirsi proprio nel raggio d'azione di una di queste unità.

Poste queste premesse e schierati i vostri soldati possiamo finalmente dare il via alla battaglia, che si divide in due modalità: Comando e Azione. La prima, com'è ovvio, vi permette di gestire le truppe attraverso una mappa dell'area che mostra tutte le unità visibili, nemiche e alleate. Avete due scelte, impartire ordini che andranno a impattare sul singolo soldato o su tutta la squadra, oppure scegliere un'unità e prenderne controllo; entrambe richiederanno uno specifico costo in CP (Combat Points) e laddove l'utilizzo diretto di un soldato richiederà sempre un CP, gli ordini variano a seconda della loro efficacia e di chi andranno a favorire, consumando persino tre Combat Points. Scelta l'unità da controllare si abbandona la componente strategica per entrare nel vivo dell'azione per passare alla terza persona, spostando il soldato entro il limite concesso dal suo indicatore di movimento e, nel caso di conflitto, attivare la modalità Target: qui il tempo si ferma per consentirvi di prendere meglio la mira, decidere quale arma usare fra primaria e secondaria (generalmente una granata) oppure se non sia meglio iniettarsi una dose di Ragnite, che nella serie fa le veci del medikit.

Va da sé che più sarete vicini al bersaglio e maggiore sarà la precisione, nonché i danni inflitti. Ci sono solo due punti ai quali mirare: il corpo e la testa, quest'ultima ovviamente più indicata se si vuole uccidere sul colpo o quantomeno ferire gravemente il nemico, a patto che non si trovi al riparo dietro un muretto o un sacco di sabbia. In quel caso, nonostante rimanga esposta, il sistema ridurrà notevolmente i danni. L'indicatore di movimento, o Action Points (AP), varia da classe a classe e per ciascun turno in cui vorrete usare la stessa unità subirete una riduzione degli AP totali: questo logicamente per evitare di percorrere tutta la mappa in un unico turno. Infine, i CP non utilizzati nel corso di un turno saranno sommati in quello successivo alla fase nemica, permettendovi di pianificare tattiche a lungo termine.

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Finora siamo rimasti nella formula classica che ha contraddistinto ogni capitolo della serie, ma come abbiamo scritto Valkyria Chronicles 4 porta con sé qualche novità. Anzitutto, per chi di voi lo ricorda, muovere il carro armato nei giochi precedenti costava due CP, andando a inficiare pesantemente le strategie soprattutto nei casi in cui il mezzo era necessario alla riuscita della missione o si doveva proteggere il suo punto debole dai proiettili anticarro. Il quarto capitolo alleggerisce questo aspetto riducendo a un CP il costo ma non si limita a questo, perché guarda anche alla difficoltà nel gestire una battaglia che prevede l'uso di molti soldati: muoverli tutti risulta molto dispendioso, ecco perciò tornare al fronte - direttamente dai titoli portatili - gli Armored Personnel Carrier, mezzi blindati leggeri che consentono il trasporto di più unità in un solo turno. Dunque ancora una volta al costo di un singolo CP, e non è finita qui perché il gioco ha un ultimo asso nella manica: la nuova meccanica conosciuta come Direct Command, grazie alla quale uno dei vostri personaggi può ordinare ad altre due unità di muoversi nel suo stesso turno, per un totale di tre personaggi di nuovo al prezzo di uno. Nel complesso è chiaro l'impegno degli sviluppatori a voler snellire il più possibile le battaglie e nel contempo rendere accessibile il gioco ai neofiti, senza per questo escludere gli appassionati incalliti.

L'unica critica che ci sentiamo di muovere è nei confronti dell'intelligenza artificiale, che nonostante sottostia alle vostre stesse meccaniche non è stata programmata per essere spietata quanto invece potrebbe: per fare un esempio pratico, non vedrete mai un nemico agire due volte nello stesso turno nemmeno se questo significasse finire uno dei vostri soldati precedentemente ferito, al massimo il compito sarà preso in carico da un'unità vicina se dovesse esserci. Inoltre spesso, per vostra fortuna va ammesso, cercheranno di oltrepassare le vostre difese correndo verso l'obiettivo senza neppure provare a difendersi dalla granicola di colpi che pioverà loro addosso. A parte questo, però, si mostra scaltra nella scelta dell'unità che può recare fastidio e anche nel decidere quale bersaglio attaccare. Assieme al comparto artistico, che grazie a un CANVAS Engine aggiornato è più bello che mai e ha molta cura per i dettagli ma pecca in altri come le esplosioni e gli effetti particellari un po' datati, sono gli unici difetti imputabili al gioco ma si tratta di cose piuttosto leggere e che nel complesso non vanno a intaccare un'esperienza ancorata alle sue radici ma pronta a rinnovarsi a piccoli passi.

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Gli scenari sono vari quanto basta per non far cadere Valkyria Chronicles 4 nella ripetitività e dopo una fuorviante difficoltà iniziale che si protrae fin quasi a metà gioco, il livello subisce una brusca impennata che probabilmente vi coglierà alla sprovvista ma troverete sicuramente apprezzabile. Fuori dalle battaglie c'è il Quartier Generale nel quale gestire le nostre truppe, aumentando il loro livello nel campo di addestramento, provvedendo ad assegnare nuovi equipaggiamenti o cambiare le unità in squadra, assieme all'acquisto di potenziamenti per l'arsenale di tutti o il carro armato. Salire di livello o supportare le sezioni di ricerca e sviluppo richiedono rispettivamente esperienza e denaro, entrambi ottenibili completando le missioni, ma laddove il capitolo originale impediva di ripetere le battaglie della storia obbligando a concentrarsi sulle schermaglie selezionabili dall'hub principale (il diario di Claude), Valkyria Chronicles 4 non ha limitazioni in questo senso e consente di ripetere quante volte si vuole le missioni storie per ottenere i fondi necessari a migliorare la squadra.


Tom's Consiglia

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PROatmosfera ispirata e coinvolgente; prende il meglio dei suoi predecessori; le novità sono poche ma ben inserite; graficamente è sempre bellissimo...

CONTRO... ma è tempo di aggiornarsi; l'IA nemica potrebbe essere rifinita

VERDETTOIn conclusione, Valkyria Chronicles 4 è il gioco perfetto per festeggiare il decimo anniversario di una serie di punta fra gli strategici per console, dissetando così gli appassionati che erano rimasti a bocca asciutta dalla mancata esportazione del terzo capitolo e comprensibilmente delusi da un secondo che non era riuscito - pur con qualche punto a favore - a tenere il passo con il titolo originale. Ora siamo di fronte a un eccellente ritorno alle origini che mescola sapientemente una narrazione forte e drammatica a un gameplay riveduto ma sempre familiare, forte di quelle intuizioni che ancora oggi gli permettono di coprire una posizione di spicco pur essendo una produzione un po' di nicchia. Se siete appassionati di vecchia data non avrete difficoltà a riconoscervi nelle sue meccaniche; per tutti gli altri, Valkyria Chronicles 4 rappresenta una perfetta occasione per un primo approccio alla serie.

8,6
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