Da quando la serie Fight Night si è trasformata in un lontano ricordo, i fan dei giochi di pugilato sono rimasti orfani di titoli meritevoli che incarnassero il vero spirito della nobile arte. Gli appassionati di sport da combattimento hanno visto sempre più il ring dividersi tra giochi di wrestling e arti marziali miste, oscillanti tra gradi più o meno variabili tra l’arcade e la simulazione. Sul quadrato però sta per scendere un nuovo contendente, Steel City Interactive con il suo Undisputed – precedentemente eSports Boxing Club – che dal 31 gennaio porterà la vera boxe in accesso anticipato su Steam.
Fare un buon gioco di pugilato, soprattutto se simulativo, non è un processo facile né immediato. Si tratta di uno sport molto tecnico e tattico che va ben oltre il semplice assestare un colpo alla testa, ma dopo pochi minuti passati con Undisputed è chiaro che Steel City Interactive è una software house composta da veri appassionati che conoscono bene la materia.
Abbiamo provato il gioco con il seguente PC:GPU: Asus ROG Strix GeForce RTX 3070 TiMOBO: Asus ROG STRIX B550-F GAMINGRAM: Corsair Vengeance LPX 32GB DDR4 3200MHzCPU: AMD Ryzen 9 3900XSSD: Samsung 980 PRO NVMe 1TB con Dissipatore di calore
Vola come una farfalla, pungi come un'ape
Una delle prime cose a colpirmi è stato infatti il gioco di gambe. I movimenti sono fluidi e permettono di coprire il campo con facilità per accorciare le distanze, cercare un diverso angolo per far entrare i colpi o retrocedere. Se siete cultori della boxe saprete benissimo che il movimento è essenziale per controllare il ritmo del combattimento e un gioco di boxe che si rispetti deve avere un sistema di movimento il più possibile agile e scattante.
Undisputed supporta anche il movimento "sciolto", attivabile con il tasto “su” della croce direzionale, che permette di muoversi più liberamente rispetto a quando si sta mantenendo la guardia e che fornisce più probabilità di atterrare l’avversario ma al tempo stesso ci rende più vulnerabili ai KO. Bisogna fare quindi attenzione a utilizzarlo, ma il suo uso strategico può essere l’ideale quando si vuole fare pressione sull’avversario per spingerlo alle corde.
Siamo nel complesso di fronte a un ottimo sistema di base che permette ampiamente di tagliare il ring, anche se spero che durante l’accesso anticipato Steel City Interactive prenda in considerazione di espandere ancora la linea dei movimenti includendo ad esempio anche i perni, in particolare, sarebbe molto funzionale durante la difesa che ho trovato meno riuscita rispetto al footwork e quindi migliorabile rispetto a quanto offerto allo stato attuale.
Tra le meccaniche sicuramente riuscite della difesa c’è la schivata e la protezione del viso o del corpo, molto reattiva e sufficiente a bloccare i colpi in arrivo. Anche se chiamata parata, non è da intendere esattamente come un sistema di parry e deviazioni come nella boxe vera, ma è più vicina a una copertura o un blocco. Con una combinazione di tasti – grilletto sinistro e analogico sinistro – è possibile muovere il tronco del pugile per ondeggiare ed evitare quindi i pugni in arrivo e contrattaccare.
Al momento mi è parso ancora un ondeggiare un po’ robotico, ma comunque uno strumento efficace per eseguire degli sway back rapidi. Tenendo invece premuto L e spostandolo in una delle 4 direzioni previste è possibile “scivolare” sotto e ai lati dei colpi dell’avversario. Ho trovato lo schema comandi poco intuitivo e premere alla lunga l’analogico non è molto piacevole. Ondeggiare, scivolare o eseguire un bobbing e weaving sarebbe più naturale se gestito dallo stesso comando in quanto è frequente iniziare un movimento con un leggero spostamento della testa per evitare un diretto e poi piegarsi per evitare un gancio.
Riuscire a schivare un colpo in arrivo con una precisione e un tempismo perfetti per poi contrattaccare con una serie di colpi rimane una bella sensazione. Distanziarsi in chiusura con dei colpi direzionali ti lascia l'impressione di avere il controllo del ring e del match che in un gioco di boxe è molto importante. In termini di colpi troviamo ovviamente i classici jab, diretti, ganci e montanti che possono essere modificati premendo i dorsali per eseguire un pugno al corpo o un pugno potente. Il feedback è buono e i colpi possono abbassare la guardia se dati con la giusta angolazione, anche se a volte rimane la sensazione di aver colpito qualcosa di gommoso. Assestare un bel colpo pieno in volto può stordire l’avversario e farci entrare in stato di adrenalina in cui abbiamo energia illimitata ma ci stanchiamo prima finché l’effetto non svanisce.
Bisognerà tenere sotto controllo la stamina perché i colpi non possono essere dati in modo indiscriminato e se si esaurisce, il nostro pugile sarà più lento, goffo, meno incisivo e soggetto a subire KO con maggiore facilità. Nella modalità arcade è presente una barra che indica la stamina e che va gestita durante l’incontro, ma l’ho trovata più una distrazione in quanto Steel City Interactive è stata molto brava a curare le animazioni dei pugili quindi è più facile accorgersi dell’affaticamento semplicemente osservando i combattenti. È possibile anche impostare lo scontro in modo più simulativo in modo da non avere nulla a schermo se come me preferite concentrarvi solo sulle azioni dei pugili.
Undisputed: un accesso anticipato solido
Esteticamente Undisputed appare molto realistico e ciò aiuta anche negli aspetti simulativi del titolo. I modelli dei pugili sono molto curati e riprendono chiaramente le fattezze dei veri sportivi. Sono state accuratamente realizzate anche le introduzioni dei combattenti con la panoramica sull’arena e il pubblico, l’ingresso sul ring e il commento che prepara allo scontro. Anche i movimenti ricalcano gli stili di combattimento e al lancio dell’accesso anticipato sono oltre 50 i personaggi giocabili tra cui Tyson Fury, Canelo Alvarez, Roy Jones Jr e leggende come Muhammad Ali, Rocky Marciano e c’è spazio anche per le categorie Welter e leggeri per la boxe femminile.
Essendo le aree colpibili suddivise in testa e corpo secondo le tre immaginarie corsie sinistra, centro e destra, è possibile nel corso del match vedere come l’effetto dei pugni si ripercuote su di noi e sull’avversario. In particolare per la testa vengono evidenziati i danni come tagli e gonfiore e l’aspetto del personaggio cambia per coincidere con quanto sta avvenendo sul ring. Il sangue rimane sui guantoni ed è anche un altro indicatore che l’avversario sta subendo danni proprio da quel lato.
In quanto a contenuti, all’interno dell’accesso anticipato troveremo le modalità in locale per fare dei match contro la CPU o contro un altro giocatore e l’online che rimane al momento il cuore del gioco e una delle modalità che decreterà la longevità del titolo. Steel City Interactive ha piani per aggiungere anche la modalità Carriera, gli strumenti per la creazione dei pugili, pugili aggiuntivi e nuove location nel corso dell’accesso anticipato.
Tutti i sistemi principali del gioco – movimento, attacco e difesa - sono ben progettati e Undisputed ha basi solide per potersi espandere e per migliorare ancora di più e può farlo soprattutto confrontandosi anche con una community di giocatori che come Steel City Interactive è appassionata e ha a cuore che i giochi di boxe tornino ad essere protagonisti.