Il popolare streamer di Twitch xQc è stato di recente al centro di una curiosa ma terribile vicenda riguardante la dipendenza da gioco d'azzardo. Tutto è cominciato quando Felix Lengyel (vero nome dello streamer) è stato intervistato da Pokimane, un'altra popolare streamer della piattaforma di Amazon. Nell'intervista, xQC ha svelato di essere dipendente dal gioco d'azzardo e di aver perso milioni di Dollari giocando ai casinò online e a poker.
Pur stando bene economicamente e guadagnando cifre vicine ai dieci milioni di Dollari, quella di xQC è una vera e propria dipendenza. Lo streamer di Twitch ha successivamente spiegato come giochi praticamente ogni giorno e intorno al mese di aprile ha perso circa 1,85 milioni di Dollari. Una cifra folle, che ha spinto anche il papà a preoccuparsi, tanto da chiamarlo in diretta e sincerarsi delle condizioni del figlio.
Nella conversazione, immortalata da una clip, il padre ha chiesto a Felix se stesse bene e se ci fosse qualche problema. "Fermati, fermati. Sì, ho perso dei soldi ieri. Ho delle perdite ogni tanto. Succede", le parole di xQC in risposta al padre. Nonostante le rassicurazioni, il genitore è andato avanti. "Sei mio figlio! Stai bene? Su una scala da uno a cento, come ti senti? Devo preoccuparmi? Perché le tue perdite ai casinò mi preoccupano", ha dichiarato il papà di Felix. Non solo: il genitore stava anche per prendere un aereo e volare a Los Angeles per stare vicino al figlio. "Tutto questo perché ti voglio bene", ha aggiunto il papà dello streamer.
A questo punto l'intera telefonata ha preso una piega completamente diversa. xQc ha provato a rassicurare il padre, facendo anche una richiesta abbastanza sensata. "Smettila di guardare le notizie su di me sui siti web. Pensa a te stesso". Il papà di Felix ha accettato, chiudendo la telefonata.
Al di là di questo episodio, la ludopatia (o dipendenza dal gioco d'azzardo) è un problema serio e reale. Se xQC ha ammesso di non avere problemi per via della sua condizione economica, non è ovviamente lo stesso per tantissimi altri ragazzi e adulti, che invece non riescono a chiedere aiuto e molto spesso si rovinano a livello economico e psicologico per una vera e propria malattia, forse fin troppo sottovalutata al giorno d'oggi.