Sperare di poter fare delle dirette su Twitch la propria carriera è un sogno di molti ragazzi, specialmente quelli più giovani. In un mercato della comunicazione che è in costante cambiamento, Ninja è sicuramente una figura di riferimento per tutti coloro che sognano di avviare questa carriera. Lo streamer ha quindi deciso di dare un prezioso consiglio a tutti coloro che desiderano cominciare questa avventura.
Le parole di Ninja sono arrivate durante un'intervista con CNET. Nella chiacchierata con i colleghi statunitensi, lo streamer ha affrontato alcuni aspetti della sua carriera e della sua vita, riservandosi però lo spazio per dare un consiglio ai più giovani. "A meno che qualcuno non sia un vero e proprio professionista, quando si comincia a fare streaming e bisogna costruire un brand, è importante cominciare da piccoli giochi, che hanno community più piccole", le parole di Ninja dichiarate durante l'intervista.
C'è un motivo se questa strategia è stata consigliata direttamente da Ninja in persona e riguarda un fattore organico. Twitch tende a premiare gli streamer che sono già da anni attivi sulla piattaforma. Chiunque decida di cominciare a fare streaming su Fortnite, dunque, si ritroverà sommerso dai canali più grandi. "Bisogna lavorare sulla community ed è più facile costruirla su un gioco più piccolo. Si può essere trovati più facilmente", ha aggiunto lo streamer.
YouTuber and professional gamer @Ninja has spent his life playing games and making a fortune from it. He now shares his secrets for those who want to follow his footsteps. pic.twitter.com/rOwbYW6jYh
— CNET (@CNET) June 17, 2022
Il consiglio di Ninja è sicuramente il più indicato e arriva da una persona che non solo ha fatto di Twitch il suo lavoro, ma è anche riuscito a renderlo mainstream. Con 17 milioni di follower, lo streamer statunitense è stato in grado di diventare una vera e propria superstar del suo lavoro, tanto da essere stato addirittura invitato a festeggiare l'anno nuovo a Times Square. Potenza del web, potenza delle nuove tecnologie e soprattutto frutto del duro lavoro. Forse vale la pena ascoltarlo, non trovate?