Ci risiamo: ancora una volta un videogioco è vittima del review bombing. Dopo Gran Turismo 7, gli utenti hanno dimostrato il loro malcontento sfogandosi su Tunic. Se però nel caso del gioco di Polyphony Digital le feroci critiche erano rivolte alla gestione dello stesso, questa volta i giocatori hanno dato uno sfoggio di ignoranza non da poco.
Come riportato da Game Rant, Tunic è vittima del review bombing per due motivazioni completamente illogiche e che ci fanno dubitare molto su come gli utenti decidano di acquistare i loro videogiochi. A finire al centro delle polemiche sono stati infatti due aspetti che mai ci saremmo aspettati: la somiglianza con Zelda e la difficoltà.
C'è da fare un po' di chiarezza in merito. Lo sviluppatore di Tunic non ha mai nascosto di aver preso ispirazione da Zelda e si tratta di una cosa perfettamente normale: tantissimi videogiochi attingono da altri titoli, non è un mistero. Sicuramente ci sono ancora delle opere originali, ma anche il mercato tripla A è invaso da giochi che prendono ispirazione da altre opere, come ad esempio Uncharted, che sembra quasi essere un diretto figlio della popolarità di Tomb Raider. Per quanto riguarda invece la difficoltà, qui c'è da fare un discorso diverso: in tanti accomunano il gioco indie che ha debuttato su PC e console Xbox a Dark Souls. Beh, non è mai stato un mistero.
Nel corso degli anni che hanno preceduto la release di Tunic, infatti, ci sono stati video di gameplay, articoli di approfondimento e anteprime. Tutto il materiale a disposizione dei giocatori ha sempre fatto presente quanto il titolo fosse difficile, eppure a quanto pare una minoranza del pubblico non ha saputo (o non ha voluto) ascoltare.
Fortunatamente le recensioni negative sono molto poche, almeno quelle scritte. Tunic resta un gioco sicuramente molto divertente e con un livello di sfida alto, ma alla portata di tutti. Forse (e sottolineiamo forse), prima di acquistare un qualsiasi tipo di prodotto sarebbe meglio informarsi prima.
Tunic è su Xbox Game Pass. Potete abbonarvi al servizio Microsoft sfruttando le carte prepagate che trovate su Amazon.