Troppi nazisti su Steam! Un senatore americano chiede chiarimenti a Valve

Il senatore statunitense Mark Warner ha inviato una lettera al CEO di Valve, Gabe Newell, chiedendo chiarimenti sulle misure intraprese dall'azienda per contrastare i contenuti estremisti sulla piattaforma Steam.

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a cura di Andrea Maiellano

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Nel mentre che i fan dei PC handheld attendono l'arrivo della versione bianca di Steam Deck (di cui potete trovare il modello LCD anche su Amazon), il senatore statunitense Mark Warner, ha inviato una lettera formale al CEO di Valve, Gabe Newell, chiedendo chiarimenti sulle misure intraprese dall'azienda per contrastare i contenuti di stampo nazista su Steam.

La richiesta fa seguito a un rapporto dell'Anti-Defamation League che ha identificato numerosi account, e community di giocatori, che promuovono ideologie antisemite, naziste e suprematiste bianche, senza alcun tipo di moderazione attiva da parte di Valve.

La moderazione dei contenuti è da sempre un problema per Steam, anche in seguito all'aggiunta della moderazione.

La lettera evidenzia come la presenza di contenuti d'odio su Steam violi le stesse politiche di condotta online della piattaforma. Warner sottolinea: "È ragionevole mettere in discussione quanto Valve sia effettivamente impegnata nell'implementare e far rispettare la propria politica di condotta per gli utenti".

Il rapporto dell'ADL ha rilevato 40.000 gruppi con nomi contenenti termini d'odio, tra cui spiccano "1488", "shekel" e "white power". Questa proliferazione di contenuti estremisti solleva interrogativi sulla moderazione di Steam, un problema di lunga data per la piattaforma.

Valve ha implementato la moderazione, all'interno delle discussioni sui videogiochi, e nelle varie community, solamente nel 2018, dopo aver precedentemente lasciato tale responsabilità agli stessi sviluppatori.

Anche se la situazione è leggermente migliorata, la moderazione svolta da Valve non è risultata efficace, o impattante, come in altri lidi, motivo per il quale sono molteplici le community con contenuti al limite del legale.

Quella di Warren sarebbe la terza lettera inviata dal Congresso a Valve negli ultimi tre anni riguardo questo tema, senza che l'azienda abbia finora risposto pubblicamente, o privatamente, senza nemmeno mostrare segni evidenti di miglioramento in termini di moderazione dei contenuti.

Sebbene Warner minacci un maggiore controllo da parte del governo federale, le protezioni del Primo Emendamento impediscono di punire le aziende per l'hosting di contenuti legali, anche se offensivi. La lettera si conclude con una serie di domande sulle pratiche di moderazione attuali di Valve, richiedendo una risposta entro il 13 dicembre 2024.

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