Towerborne è una gioia per gli occhi | Provato

Alla Gamescom 2024 abbiamo avuto l'occasione di provare con mano Towerborne a qualche settimana dal suo lancio in early access.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Tra il 2014 e il 2018 è sbarcata sul mercato una trilogia per mano di uno studio fondato da tre ex BioWare capace di catturare l’interesse di tutti gli amanti di gdr tattici. Stiamo ovviamente parlando di The Banner Saga, con la serie di Stoic edita da Versus Evil che ha saputo nel tempo raccogliere intorno a sé sempre più appassionati, catturati da un ottimo stile artistico e da una narrativa colma di scelte. Una piccola perla, rimasta nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di giocarla e che rimane tutt’ora una delle scelte più consigliate per chi è alla ricerca di una saga avvincente, bella da vedere e dotata anche di un buon gameplay.

Dopo The Banner Saga Stoic ha deciso di unire le forze con Xbox Game Studios e di lavorare a Towerborne, un action in side scrolling che ha saputo fin da subito conquistare i giocatori con uno stile artistico decisamente ispirato. Atteso in early access il prossimo 10 settembre, Towerborne è sicuramente uno dei titoli più interessanti presenti alla Gamescom 2024 e noi non abbiamo ovviamente potuto esimerci dal toccarlo con mano e di scoprire qualcosa di più su questa promettente opera.

Free to play, non pay to win

La novità del momento è quella che Towerborne sarà un titolo free to play e non abbiamo quindi potuto esimerci di chiedere agli sviluppatori lumi su come funzionerà questa natura del gioco. I talentuosi ragazzi di Stoic ci hanno subito rassicurato e confermato come i contenuti acquistabili saranno meramente estetici. Gli abbonati a Xbox Game Pass, inoltre, riceveranno anch’essi qualche perk simile, ma non ci hanno purtroppo potuto dire di più a riguardo.

Nel caso vi foste preoccupati da questo improvviso cambio di rotta, potete quindi stare tranquilli e siamo pronti a scommettere che Towerborne sarà perfettamente godibile anche senza spendere un euro, anche se quella di supportare Stoic non sarebbe in ogni caso una cattiva scelta, anzi.

Un quadro in movimento

Passando però al gioco vero e proprio, Towerborne è davvero una delizia, sia per gli occhi che pad alla mano. Lo stile e la palette cromatica scelti dallo studio texano, infatti, sono un vero piacere da vedere in movimento e risultano curati in ogni minimo dettaglio. L’entrata in scena del boss finale del nostro provato dal fondale, ad esempio, è stata orchestrata benissimo e ha contribuito fortemente alla messa in scena dell’intero scontro.

L’unico appunto lato grafico che ci sentiamo di fare è quello relativo ai personaggi giocabili. Complice anche la possibilità di personalizzarli, infatti, non colpiscono come fondali e avversari sul piano estetico e talvolta cozzano leggermente nella resa complessiva. Si tratta però veramente di una piccolissima pagliuzza nell’occhio, che non rovina assolutamente la resa complessiva del gioco.

Eroi, armi e poteri

Come vi dicevamo poco fa, Towerborne non è solo uno spettacolo per gli occhi ma anche un qualcosa di decisamente bello da giocare. Il gameplay è, per capirci, quello di Castle Crashers, ossia un titolo a scorrimento orizzontale che fa della cooperaativa il proprio punto di forza.

Più in particolare, nel gioco sono presenti differenti eroi, ognuno dei quali dotato di caratteristiche e peculiarità uniche. Il soldier che abbiamo avuto modo di provare, ad esempio, può bloccare gli attacchi nemici con lo scudo ed è in grado di roteare la propria spada intorno a sé per fare danno ad area. Altri personaggi permettono invece di concentrarsi molto di più sulla velocità dei colpi o sui danni da distanza. Non mancano ovviamente abilità speciali che consentono di affrontare alla meglio i pericoli del gioco, magari combinandole assieme a quelle dei propri amici per effetti ancora più devastanti.

Towerborne è davvero divertente e immediato da giocare, ma al contempo anche colmo di cose da fare. Nel nostro provato abbiamo potuto solo completare una breve missione, ma gli sviluppatori di Stoic ci hanno a lungo raccontato e mostrato anche quello che è l’hub centrale del gioco, oltre che una grande mappa dove muoversi tra una battaglia e l’altra. Numerose pure le armi, ognuna delle quali poi può essere potenziata e fatta salire di livello.

Impossibile non citare infine le numerose opzioni di personalizzazione, che permettono di creare a chiunque il proprio personaggio con una libertà notevole. Peccato solo che, come vi dicevamo poco fa, sono proprio i character principali a stonare leggermente con tutto il ben di Dio che si muove attorno a loro.

Towerborne: in conclusione

Trattandosi di un gioco free to play cooperativo è davvero difficile esporsi troppo ora come ora su Towerborne. Oltre la buona riuscita del gameplay deve infatti essere valutata anche la sua resa nel corso del tempo e la bontà di tutto quello che ci sta intorno, ma non possiamo non dirvi come l’opera ci abbia colpito. Bello da vedere e divertente da giocare, il tutto con il marchio di garanzia di Stoic: al 10 settembre, data di lancio in early access di Towerbone, manca per fortuna oramai poco e non vediamo l’ora di poter provare più a fondo questa opera che già ci ha ammaliato.

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