Partiamo subito con una delle categorie più controverse: i reclusi. Questi giocatori possono essere appassionati ai generi di videogame più disparati, ma hanno tutti una caratteristica in comune. Appena esce un titolo particolarmente atteso spariscono per intere settimane (nei casi più gravi anche mesi), per poi ritornare alla vita sociale pallidi e con due solchi al posto delle occhiaie.
I reclusi amano infatti dedicarsi completamente a un gioco, arrivando a compiere vere e proprie maratone per gustarselo senza fastidiose interruzioni. Le uniche pause consentite sono quelle per i bisogni corporali e qualche minuto di sonno quando le bevande energetiche e gli snack ricchi di zuccheri non hanno più effetto sull'organismo. Tutto questo senza mai vedere la luce del sole, che potrebbe riflettersi sullo schermo impedendo di apprezzare ogni dettaglio del titolo giocato.