Per supportare e aiutare la Croce Rossa Ucraina, impegnata in questo momento a fronteggiare i feriti a causa dell'invasione russa, gli sviluppatori di This War of Mine hanno lanciato un'iniziativa decisamente splendida. L'annuncio è arrivato tramite Twitter e si tratta di una delle tante iniziative che diversi studi di sviluppo, ucraini e non, hanno preso per aiutare la popolazione civile e i militari impegnati a respingere il regime russo.
Come annunciato sul social network, 11 bit Studios (che è uno studio polacco) ha deciso di devolvere tutti i proventi che seguiranno dalle vendite del gioco alla Croce Rossa Ucraina. "Oggi i militari russi hanno attaccato l'Ucraina, un Paese libero, che sono i nostri vicini. Abbiamo creato This War of Mine come gioco riconosciuto globalmente come contro ogni guerra. Siamo contro questo atto", si legge nel cinguettio. "Per i prossimi sette giorni, tutti i proventi delle vendite del gioco e dei DLC saranno destinati alla Croce Rossa Ucrania".
11 bit studios team statement:#FuckTheWar#Ukraine @RedCrossUkraine @Ukraine pic.twitter.com/bVqBlZnR8j
— 11 bit studios (@11bitstudios) February 24, 2022
Questa iniziativa è indipendente dalla piattaforma, vale a dire che conterranno tutte le vendite e non solo quelle PC. Un'iniziativa a cui è poi seguita quella di GOG, di proprietà di CD Projekt. "Dopo la decisione di 11 bit Studios, abbiamo deciso di supportare anche noi la causa. Tutte le vendite sul gioco della nostra piattaforma saranno destinate alla Ukrainian Red Cross", ha dichiarato un portavoce a VGC.
A message from us at Raw Fury on the current events.#StandWithUkraine https://t.co/SSSBXEKFwm pic.twitter.com/VwPlinc6Cr
— Raw Fury (@RawFury) February 24, 2022
Sono molteplici le iniziative che in questo momento coinvolgono l'industria dei videogiochi. Raw Fury ha invitato tutti a donare alla Croce Rossa Ucraina, così come Bungie che ha optato per donare a Game2Give, per aiutarli a creare un corridoio di aiuti umanitari. Gli sviluppatori della serie STALKER, invece, hanno preferito optare per chiedere donazioni all'esercito ucraino, di dimensioni decisamente più contenute rispetto a quello russo e che ha bisogno di supporto per evitare la caduta della nazione.