CD Projekt Red ha annunciato l'inizio della fase di produzione intensiva per il prossimo gioco della saga di The Witcher, noto come Project Polaris. Il joint CEO Michał Nowakowski ha confermato, infatti, qualche giorno fa che lo sviluppo è entrato nella "fase più intensa", e in una recente intervista con Eurogamer il team di sviluppo ha fornito un quadro più chiaro sulla direzione del progetto e sulle lezioni apprese da CD Projekt Red dopo il travagliato lancio di Cyberpunk 2077.
Una delle novità più rilevanti è l'abbandono del motore proprietario REDengine in favore di Unreal Engine. Charles Tremblay, vice presidente della tecnologia di CDPR, ha spiegato che questa scelta non è dovuta a problemi con REDengine, ma alla volontà di gestire più progetti in parallelo:
"Il modo in cui costruivamo le cose in passato era molto unilaterale, un progetto alla volta. Abbiamo spinto il limite, ma abbiamo anche visto che se volevamo avere più progetti contemporaneamente, costruendo in parallelo e condividendo la tecnologia, non era facile."
La partnership con Epic Games permetterà poi a CDPR di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo dei giochi, lasciando parte del lavoro tecnico a Epic:
"Possiamo condividere competenze, persone, conoscenze. E volevamo anche essere sicuri di sviluppare correttamente parte della tecnologia questa volta - con la nostra esperienza, sappiamo come fare le cose con l'esperienza che abbiamo avuto in passato, e ora è il momento di renderla effettivamente condivisibile tra tutti i gruppi."
Nonostante le difficoltà incontrate con Cyberpunk 2077, il team di CDPR mantiene intatta la sua ambizione. Tremblay ha dichiarato che il prossimo gioco che faranno non sarà più piccolo e non sarà peggiore. Sarà migliore, più grande, più grande di The Witcher 3, sarà migliore di Cyberpunk - perché per loro è inaccettabile lanciarlo in quel modo.
L'azienda ha implementato, infatti, nuovi processi per evitare gli errori del passato, inclusi controlli regolari sulla prontezza tecnologica dei progetti e una maggiore attenzione alle versioni console fin dalle prime fasi di sviluppo.
Riguardo al lancio del prossimo gioco, Tremblay ha suggerito che probabilmente non ci sarà un'uscita solo su PC, ma nemmeno su tutte le piattaforme contemporaneamente. Il joint CEO Nowakowski ha sottolineato l'importanza di annunciare le date di uscita solo quando si è davvero sicuri, basandosi sull'esperienza di Cyberpunk 2077:
"Abbiamo imparato molte buone pratiche da quell'esperienza: annuncia la data quando sei davvero, davvero sicuro. E ora penso che abbiamo strumenti molto migliori per essere sicuri di quella data, cosa che abbiamo dimostrato a noi stessi su scala minore con Phantom Liberty."
Per quanto riguarda il marketing, CDPR prevede una campagna più breve rispetto a Cyberpunk 2077, probabilmente di circa un anno, con alcuni teaser rilasciati in anticipo per stimolare l'interesse dei fan.
Insomma, CD Projekt Red sembra aver imparato dalle difficoltà passate e sta adottando un approccio più cauto e strutturato per lo sviluppo del prossimo gioco di The Witcher. L'azienda punta a mantenere le sue ambizioni elevate, migliorando al contempo i processi di sviluppo e le strategie di comunicazione con i fan.
La saga di The Witcher, nata dalla penna dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, ha una storia ricca e affascinante che va ben oltre i videogiochi. Le origini di questo universo fantasy risalgono agli anni '80, quando Sapkowski iniziò a scrivere racconti brevi ambientati in un mondo di mostri, magia e cacciatori di creature soprannaturali.
Il successo dei libri in Polonia portò alla creazione di una serie televisiva nel 2002, ma fu solo con l'adattamento videoludico di CD Projekt Red nel 2007 che The Witcher iniziò a conquistare un pubblico internazionale. Il primo gioco della serie fu un esperimento coraggioso per lo studio polacco, che all'epoca era principalmente noto come distributore di giochi occidentali in Polonia.