Ci sono titoli che, per un motivo o per l’altro, finiscono colpevolmente nel dimenticatoio dopo non troppo tempo: The Surge è proprio uno di questi, un gioco che poteva essere qualcosa di diverso ma che molti vedono ancora oggi come nulla di più di un’occasione mancata. Ciò nonostante sarebbe totalmente sbagliato non riconoscere quanto, al netto dei numerosi alti e bassi che caratterizzavano l’esperienza di gioco, The Surge poteva comunque contare su diversi elementi in grado di restituire un prodotto comunque capace di divertire e intrattenere i giocatori più impavidi.
Elementi come il battle system, buona parte del level design e un valido comparto artistico sono i cardini su cui Deck13 decide insomma di puntare per The Surge 2: un action RPG che vuole imparare dal passato per costruirsi (si spera) un futuro degno di essere chiamato tale. Grazie ad un codice valido per l’accesso alla beta del titolo, noi di Game Division abbiamo avuto una nuova occasione per mettere mano ad uno dei titoli potenzialmente più interessanti dei prossimi mesi: qualche ora per esplorare le prime aree di gioco e, per quanto possibile, farci un’idea di cosa sarà The Surge 2. Come sarà andata? Scopriamolo insieme.
The Surge 2, paura e delirio a Jericho.
Dopo l’ottimo Lords of the Fallen e il già citato The Surge, lo studio di sviluppo tedesco Deck13 torna a farsi sentire con un seguito tra i più attesi dagli appassionati del genere.
Già perché dopo quanto visto nel primo capitolo, The Surge 2 è l’occasione che i fan aspettavano per scoprire in maniera ancora più accentuata le vicende di uno degli universi sci-fi più interessanti tra quelli narrati negli ultimi anni.
Con un approccio molto simile a quello dei cosiddetti soulslike – chi ha recentemente giocato a Sekiro, insomma, riuscirà forse ad affrontare il gioco con una maggiore destrezza – il titolo offre un buon livello di sfida differenziandosi dal predecessore per un’attenzione ancor più marcata al comparto artistico offerto.
Quello che appare immediatamente visibile all’occhio del giocatore è infatti l’ottimo lavoro compiuto dal team capitanato da Adam Hetenyi; un mondo di gioco capace, potenzialmente, di intrattenere per ore e ore senza mai annoiare.
La città di Jericho e la foresta, principali location del gioco, sono costruite in modo da facilitare l’immersione del giocatore in un universo tutto da scoprire. Questa attenzione ai dettagli si va ad unire ad un sonoro curato in maniera ottimale, capace di creare la giusta atmosfera per l’avventura che andremo a vivere.
La build da noi testata si apre con la creazione del personaggio, fase a cui siamo ormai ampliamente abituati avendola vista in lungo e in largo praticamente in tutti i titoli del genere. In tal senso, The Surge 2 offre opzioni di personalizzazione abbastanza standard, permettendo al giocatore di scegliere una tra le sei classi disponibili, ognuna con le sue abilità speciali:
- Veterano delle guerre minerarie;
- Agente ricerca e soccorso;
- Operatore macchinari certificato dalla CREO;
- Tecnico sul campo certificato dalla CREO;
- Ex trafficante di armi;
- Manager di medio livello.
Terminato questo primo step, ci troveremo catapultati all’inizio dell' avventura: il nostro personaggio ha appena aperto gli occhi, e guardandosi intorno scopre subito di trovarsi in un’infermeria all’interno del centro di detenzione della città di Jericho. Dopo aver sentito una voce femminile chiedere aiuto, ci viene posto il nostro primissimo obiettivo: cercare Athena per scoprire che cosa è successo.
Questione di… Stile!
L’elemento che più abbiamo voluto analizzare durante le primissime ore di gioco è stato il gameplay che, pur non differendo eccessivamente da quanto visto nel primo capitolo della serie, ci restituisce un risultato finale più che soddisfacente. Possiamo qui ricollegarci a quanto detto in apertura: The Surge 2 prende qualcosa dal passato, lo migliora e lo inserisce all’interno del contesto in maniera semplice e pulita.
Il combat system, infatti, risulta ulteriormente rifinito rispetto a quello proposto dal suo predecessore; nulla di nuovo insomma se non maggiormente curato a livello di dettaglio e di – passateci il termine – stile. Già perché in The Surge 2 ogni battaglia è bella da vedere, rivelandosi inoltre come una sfida assolutamente da non sottovalutare. Già con il primissimo boss ci verrà infatti richiesto quel tipo di “sforzo” che abbiamo visto nei vari Dark Souls, Bloodborne eccetera.
Molto classico anche l’aspetto legato alla personalizzazione della build del protagonista, che ci consentirà di apprendere nuove abilità sfruttando il solito sistema di crescita già consolidato ma pur sempre efficace. Potenziare il nostro personaggio sarà un’operazione fondamentale e che, come possiamo notare già dalle prime battute, richiederà un impegno non da poco: armatevi di pazienza, perché guadagnare punti esperienza non sarà proprio una passeggiata…
Bene il level design, il comparto artistico e il gameplay insomma. Ciò che ci lascia ancora qualche dubbio, che crediamo gli sviluppatori risolveranno nella versione definitiva, è l’intelligenza artificiale degli NPC: talvolta infatti ci imbatteremo in nemici che impiegheranno qualche attimo prima di rendersi conto della nostra presenza. Come detto, però, si tratta di un difetto legato con tutta probabilità alla versione non ancora completa del titolo.
Con The Surge 2, Deck13 punta dunque a rielaborare quanto prodotto in passato dando vita a qualcosa di nuovo pur senza sconvolgere la formula già presentata nel primo capitolo. Queste poche ore di gioco hanno restituito un titolo interessante e potenzialmente in grado di conquistare una buona fetta di pubblico; quella “orfana”, al momento, di titoli del genere. Nel costruire il proprio successo il nuovo The Surge potrà contare proprio su questo, ovvero sull’assenza nel mercato attuale di nuove uscite atte a ricalcare il filone action RPG in maniera così cruda, profonda e spietata.
Appuntamento dunque al prossimo 24 settembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One, quando potremo finalmente mettere mano su The Surge 2 per scoprirlo come merita: nonostante permanga ancora qualche dubbio, noi di Game Division siamo fiduciosi e ci sentiamo di consigliarvi di dare una chance al nuovo titolo targato Deck13. La parola passa ora a voi giocatori, qual è stata la vostra esperienza con il primo The Surge? E quanto attendete questo secondo capitolo?
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