Pericoli e scorciatoie
La struttura dei templi introdotta in Twilight Princess - ed il loro relativo progresso - ricalca palesemente le orme lasciate da sua maestà Ocarina of Time. Nel corso del gioco si ha infatti la possibilità di visitare locazioni già ampiamente conosciute nelle precedenti avventure di Link, tuttavia il loro nuovo design e la completa rivoluzione degli enigmi non penalizzano minimamente il piacere di scoprire ogni singola caratteristica di questi livelli. Inoltre, il nostro biondissimo eroe dalle orecchie a punta, in aggiunta a nuove abilità applicabili alla sua ingenita arte nel manovrare la spada, avrà la possibilità di sfruttare inediti ammennicoli che vi lascio il piacere di scoprire.
Per quanto concerne l’I.A. dei nemici, è innegabile che come ogni Zelda che si rispetti, le reali difficoltà giungono in occasione degli scontri con i boss di fine dungeon, a tratti frustanti per via dei risicati cuoricini reperibili. I mostri erranti, dal canto loro, non creano eccessivi problemi, spezzando più che volentieri le lunghe cavalcate (o le corse) nelle vaste praterie di Hyrule.
Il passaggio da una dimensione all’altra, inoltre, ha ovviamente un’influenza diretta da entrambe le parti, generando dei varchi obbligatori nei quali è necessario saltare tra le due trasformazioni per aprirsi strade nel regno parallelo. Da notare, infine, che i checkpoint sono nettamente in rialzo rispetto a Wind Waker, richiedendo in caso di possibili Game Over la ripetizione di brevissimi tragitti (per fortuna).