Immagine di The Legend of Heroes: Trails to Azure | Recensione
Videogioco

The Legend of Heroes: Trails to Azure | Recensione

Dopo tanti anni, la serie di The Legend of Heroes raggiunge la completa pubblicazione ufficiale con il prossimo Trails to Azure.

Avatar di Alessandro Palladino

a cura di Alessandro Palladino

-

Sulle pagine di Game Division mi è già capitato di recensire opere appartenenti a The Legend of Heroes e nello specifico abbiamo trattato l’arco narrativo di Cold Steel, quello che molti di voi ricorderanno per via della pubblicazione recente. Con quattro titoli all’attivo, Trails of Cold Steel è stato senza dubbio un punto centrale per far conoscere alle persone dell’occidente il franchise di Nihon Falcom che, senza dubbio alcuno, annovero tra i migliori nomi legati agli RPG.

Tuttavia coloro che hanno iniziato da Trails of Cold Steel non hanno mai avuto modo di vivere davvero The Legend of Heroes come saga continuativa, trovandosi di fronte situazioni che apparivano confuse o con personaggi apparentemente familiari. Questo perché oltre Cold Steel c’è una costellazione di titoli (e ora produzioni animate) che meritano di essere scoperti per arricchire davvero l’esperienza, sebbene siano (o fossero) inaccessibili per questioni di pubblicazioni, compatibilità e affini. Tra questi, i due titoli legati all’arco narrativo di Crossbell sono un ponte essenziale da percorrere e, finalmente, questo sarà possibile a qualunque giocatore con pochi semplici clic grazie alla pubblicazione di The Legend of Heroes: Trails to Azure prevista per il 14 marzo, chiudendo quindi l’effettivo arrivo dell’intera duologia di Crossbell sui canali ufficiali del gaming. Di seguito non recensirò tanto il gioco in sé nelle sue qualità oggettive, bensì ritengo sia invece importante sottolineare come approcciare questo titolo sia da neofiti che da veterani, capendo l’effettiva offerta che Trails to Azure (con Zero) può offrire a entrambi gli schieramenti.

All’inizio della Leggenda

Partiamo dalla prospettiva di uno di voi lettori che magari, spinto dalla curiosità e dalla passione per i prodotti orientali come questo, sta leggendo queste righe non sapendo assolutamente nulla di The Legend of Heroes. Cosa può fare per voi Trails to Azure? Assolutamente niente, Trails to Azure non è un gioco che considererei come “entry point” per la saga e infatti è un sequel diretto di Trails from Zero, il primo progetto dell’arco narrativo di Crossbell. The Legend of Heroes segue infatti alcune linee principali, che a questo punto possiamo dividere in tre: la prima è quella di Trails in the Sky (1, 2 e 3), la seconda è questa di Crossbell con Trails from Zero e Trails to Azure, infine c’è Trails of Cold Steel (1, 2, 3 e 4) il quale poi rimanda a ulteriori nuovi titoli ancora in corso di realizzazione e pubblicazione, sebbene alcuni di essi siano già disponibili in Giappone.

Iniziare dall’arco di Crossbell non è affatto raccomandato essendo un arco narrativo di mezzo essenziale ma che bene o male parte da delle basi gettate con la trilogia di Trails in the Sky, specie per quanto riguarda l’assetto geopolitico del mondo immaginifico di Nihon Falcom. The Legend of Heroes è infatti un racconto mastodontico con un livello di scrittura assolutamente sbalorditivo e dalle tantissime trame ramificate, tutte convergenti in momenti chiave dei vari capitoli dei progetti elencati. Mi sembra di fare un disservizio con questo paragone, ma immaginatevi un progetto simil Marvel dove alcuni personaggi hanno i loro archi narrativi e tutto poi converge in situazioni come Endgame: ecco, moltiplicate quel fattore per 10 volte e ambientatelo in uno sfondo da JRPG e ci siamo.

Il primo consiglio è quindi quello di immergervi in Trails in the Sky e iniziare ad assaporare le nazioni che popolano l’immaginario di Falcom, capire quanto i conflitti corrano nelle vene sociali delle loro capitali e tra le menti delle persone. Tranne che in alcuni individui specifici, i quali avranno i mezzi e le motivazioni necessarie per avviare i cambiamenti che scuoteranno le fondamenta stessa del mondo intero. In apparenza questo si riflette nel classico cammino del gruppo di eroi contro il male, solo che in questo caso il male è molto più che reale e sfrutta il fantastico non tanto per sostituire le minacce conosciute e buttare tutto sul metaforico, quanto per accentuare le storture di ideologie, convinzioni e scontri tra ideali alla base del mondo che viviamo fuori dalla nostra console. Il bilanciamento tra tutti questi elementi avviene con l’ausilio di un cast considerabile come una vera legione, la cui conoscenza può essere fatta solo se si vivono le vicende da giocatore, piuttosto che da spettatore.

La forza dei legami che creerete vi porterà inevitabilmente nei lidi di Crossbell attraverso la prospettiva di Lloyd Bannings e della Special Support Section: un’unità di polizia dedita ad aiutare i cittadini nel tentativo di riguadagnare la loro fiducia. Il cammino inizia con Trails from Zero – capitolo essenziale per consolidare il gruppo e farvi affiatare con la squadra di Lloyd – per poi arrivare all’attuale Trails to Azure che, invece, si concentra su delle vicende politiche cruciali per tutto il franchise, tant’è che il team di Crossbell avrà una centralità non da poco nelle vicende di Trails of Cold Steel 3 (i primi due di questo arco si svolgono quasi in parallelo con gli eventi di Crossbell nel corso della sua intera durata).

Anche qui la qualità della narrazione è eccelsa, le relazioni avviate con Trails from Zero arrivano a un apice fondamentale e a mio giudizio l’evoluzione del rapporto tra la città, gli stati confinanti e il proprio dovere come appartenente a tale sistema è un nodo che Crossbell riesce più di tutti a illustrare con estrema dovizia, soprattutto perché il contesto “dell’ordine” con cui si caratterizza il reparto di Lloyd ha un suo peso evidente nel corso dell’esposizione della trama. Perciò se siete in cerca di una storia matura e complessa, varrà la pena arrivare fin qui! Ma avrete comunque bisogno di partire da Trails in the Sky per poterne vedere chiaramente le maglie.

Dopo il freddo acciaio

Mettiamo invece che siate dei veterani della serie, perciò avete già finito Cold Steel IV, state aspettando i nuovi capitoli e avete avuto modo di giocare la serie di Crossbell grazie ai molti progetti amatoriali che ancora oggi sono un baluardo importante per tutto il pubblico occidentale. Questa edizione di Trails to Azure è certamente la più stabile esistente su tutti gli ecosistemi, posto che per la prima volta arriva su tantissime piattaforme che esulano la PSVita e il PC come unici metodi per viverla. Non ci sono problemi tecnici di sorta, le performance sono eccellenti e il livello qualitativo generale rispecchia quello che è già stato fatto l’anno scorso con The Legend of Heroes: Trails from Zero.

Non c’è ancora un doppiaggio inglese e questo un po’ interrompe una certa continuità con quelli che sono gli altri Trails of Cold Steel, ma è una mancanza dovuta a dei limiti evidenti e avrebbe richiesto un lavoro diverso rispetto a quella che è, a conti fatti, una pubblicazione moderna. Non una remaster, non un remake, bensì una semplice pubblicazione che va finalmente a chiudere una linea di JRPG su ogni singola piattaforma. Questo vi permetterà di passare tutti i dati come bonus nel prossimo Trails into Reverie, il quale concluderà l’attuale ciclo narrativo e ne inizierà un altro inedito decidendo il destino di Lloyd, Rean (protagonista di Cold Steel) e di una misteriosa figura chiamata C. Chiaramente chi ha già giocato alla storia di Crossbell potrebbe non sentirsi attratto dal rivivere tutte quelle ore, tuttavia sarebbe un peccato non concludere per bene la propria storia di tutti i Trails con i salvataggi di ognuno.

La differenza con la versione di Geofront è abbastanza minimale ma comunque presente, non ci sono aggiunte inedite e l’unico vero vantaggio è dal punto di vista qualitativo. Se per i neofiti la pubblicazione è un grosso regalo per la capacità di evitargli di destreggiarsi tra siti e traduzioni amatoriali, per voi che avete vissuto la storia di Lloyd si tratta di un buon modo per supportare la pubblicazione in occidente e avere modo di giocarlo su delle console di nuova generazione. Perfino per coloro che hanno giocato solo a Trails of Cold Steel vedendo solo dei riassunti dei titoli in questione, questa è un’opportunità eccellente per vivere quelle storie, sebbene mostrino il fianco a dei sistemi molto vecchi che sono stati ammodernati solo leggermente. In questo senso, il gameplay è rimasto il vecchio classico tra i JRPG più classici a barra laterale, il quale si salva perfino 10 anni dopo la sua pubblicazione grazie alla ricchezza di sottosistemi, potenziamenti, mosse spettacolari e battaglie diversificate a costellare tutto l’apparato di battaglia. Ma, se dovessi indicare l’elemento forte mai toccato dal tempo, sarebbe senza dubbio la forza di una narrativa incredibilmente attuale, a prescindere dall’anno in cui la si vive.

Voto Recensione di The Legend of Heroes: Trails to Azure - PS5


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Un capitolo centrale per gli eventi di tutto The Legend of Heroes

  • - Versione molto stabile su tutti i sistemi

  • - La distribuzione sui canali ufficiali è una manna dal cielo

Contro

  • - Assenza di un doppiaggio inglese

  • - Mancano più accorgimenti per svecchiare i meccanismi lato gameplay

Commento

The Legend of Heroes: Trails to Azure è una gemma nella corona piena di diamanti che rappresenta tutto The Legend of Heroes. La possibilità di avere una pubblicazione occidentale ufficiale di questo capitolo, l’ultimo mancante per godersi tutta la storia, è da sola valevole del prezzo richiesto e sedimenta il ponte che ogni curioso o neofita della serie è invitato a percorrere. Per chi invece ha già avuto modo di giocarlo per vie alternative si parla di una pubblicazione senza tanti ritocchi ma che dal punto di vista della stabilità e della fedeltà visiva è essenziale per essere goduta in tempi moderni, specie perché approda su piattaforme inedite. Forse si poteva fare di più per svecchiare qualche elemento tedioso, ma qualsiasi difetto viene completamente schiacciato dalla mastodontica qualità che ogni singolo gioco di The Legends of Heroes possiede anche da solo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Legend of Heroes: Trails to Azure - PS5

The Legend of Heroes: Trails to Azure - PS5

Leggi altri articoli