Conclusioni

Recensione di The Elder Scrolls Online, il primo MMORPG della saga di The Elder Scrolls.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Un suono sinistro riecheggia nelle lande di Tamriel, avvisando gli avventurieri che le forze dell'oscurità sono riuscite a evocare una Dark Anchor (o àncora oscura) dal reame daedrico di Coldharbour, la dimensione di Molag Bal e della sua legione di demoni assetati di sangue. Un enorme portale si apre nel cielo, facendo sì che giganteschi ganci di metallo scendano sulla terra, infilzandosi nella roccia e aprendo la strada all'orda demoniaca. Gli avventurieri si raccolgono intorno all'àncora, dando battaglia alle creature malvagie mentre lampi blu solcano il cielo, annunciando l'arrivo di ondate e ondate di demoni. Gli scontri diventano sempre più intensi, mentre creature sempre più grosse e cattive emergono dagli inferi. Finalmente si riesce a intravedere il punto di aggancio dell'àncora e un prode indomito la rimuove, rimandando l'aggeggio infernale in cielo e facendo tornare tutto alla noiosa normalità. Evviva!

Cosa otterrete, o voi gloriosi avventurieri, per aver partecipato a questa epica battaglia? Nessuno scrigno del tesoro. Nessun riconoscimento. Nessun soprannome eroico. Nemmeno un "grazie". L'icona della vostra mappa passerà da nera con i contorni bianchi a bianca con i contorni neri. Non vi sentite realizzati?

Dopo la prima Dark Anchor penserete "Wow, che figata. Oh. È tutto finito? Che finale poco coinvolgente". Dopodiché vedrete la stessa Dark Anchor spuntare nello stesso punto, e potrebbe venirvi voglia di partecipare a un'altra battaglia. Dopo la seconda e la terza, vi chiederete perché state facendo tutto questo. La risposta, ovviamente, è per far cambiare colore all'icona della vostra mappa. Questo è l'unico effetto e l'unico risultato

The Elder Scrolls Online è la vuota e stupida giostra che tutti temevano che fosse, e i milioni spesi per un brillante motore adatto a un MMO e una lista di attori di alto livello lasciano i giocatori a bocca asciutta, alla ricerca di un divertimento che non arriva mai. I difetti di questo gioco potrebbero essere più facili da digerire se non fosse per il prezzo, soprattutto dell'Imperial Edition. Attualmente ci sono giochi free to play che offrono un gameplay migliore e più contenuti, come Dungeons & Dragons Online e Star Trek Online, mentre fra quelli a pagamento citiamo World of Warcraft e il rinnovato Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. Wildstar è un altro titolo che sembra molto promettente, grazie a un umorismo che porta una ventata di freschezza.

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Piatto, generico, blando, insapore, insulso, poco ispirato, montono, mediocre, lento, banale, trito e vuoto. Vi ricordate La Storia Infinita, in cui l'eroe Bastian combatte per salvare Fantasia dal "Nulla"? The Elder Scrolls Online è quel gioco che avremmo se il Nulla avesse vinto, decidendo di far uscire un MMO basato su un marchio di successo.

Può The Elder Scrolls Online salvarsi da questa situazione? Non posso dirlo con sicurezza. Final Fantasy XIV ha avuto un debutto disastroso, con problemi simili e una mancanza di contenuti. Tuttavia gli sviluppatori si sono messi al lavoro e sono tornati un anno dopo, scusandosi con i giocatori e debuttando con un nuovo prodotto, capace di garantire un'esperienza più solida. The Elder Scrolls Online potrebbe fare qualcosa di simile e popolare il suo vasto mondo con contenuti degni di questa saga, ma la prima impressione tende ad essere quella più importante nel mondo affollato dei giochi online, soprattutto se si chiede il pagamento di un abbonamento.

Vedremo.

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