The Division Resurgence | Anteprima

The Division Resurgence propone l'inizio della crisi in un formato mobile indubbiamente convincente. Sarà la resurrezione della divisione?

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a cura di Andrea Maiellano

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Si sapeva già da tempo che Ubisoft era al lavoro su una nuova produzione mobile dedicata alla sua celebre Divisione ma siamo rimasti particolarmente sorpresi quando, finalmente, abbiamo avuto modo di testare per qualche giorno il nuovo The Division Resurgence.

The Division Resurgence, difatti, si è mostrato a noi come un prodotto ambizioso, capace di smottare, come poche altre produzioni sono riuscite a fare nel corso degli ultimi anni, il panorama mobile, grazie non solo a un comparto tecnico di prim’ordine, seppur particolarmente esoso in termini di risorse, ma soprattuto in virtù di un gameplay che, sorprendentemente, ci ha riportato alla mente i fasti di quel primo capitolo tanto apprezzato da una nutrita schiera di giocatori.

New York e vicina a collasso e il giocatore è chiamato a interpretare uno degli agenti della Strategic Homeland Division, un unità speciale fondata per rispondere alle crisi globali cercando di salvare quello che è rimasto di una società sull’orlo del tracollo.

In The Division Resurgence, quindi, si torna fra le suggestive strade di New York in un contesto a metà strada fra quanto proposto dal primo capitolo della serie e un prequel, atto a mostrare  i momenti precedenti al tracollo totale della società. 

Realizzato con l’Unreal Engine 4, The Division Resurgence, offre un open world dettagliatissimo, specialmente per essere una produzione mobile, con ciclo giorno/notte e meteo dinamico. Il gameplay è identico a quello proposto dalla serie “casalinga” mostrando il canonico combattimento tattico basato sulle coperture, una forte componente da “Looter Shooter” e tutti quegli aspetti velatamente ruolistici, incentrati sul potenziare il proprio equipaggiamento, sbloccare nuove abilità per le classi a disposizione e salire di livello per affrontare attività più ostiche.

Inoltre, The Division Resurgence, mantiene le modalità di gioco che hanno reso celebre la serie principale, proponendo: Dark Zone, Conflict e una serie di attività, fruibili sia singolarmente che in cooperativa, pensate per chi apprezza maggiormente le esperienze story oriented.

Ma come si comporta The Division Resurgence su mobile? Indubbiamente bene, considerando che lo abbiamo testato su uno smartphone di qualche anno fa. Durante tutte le nostre sessioni di gioco (limitate a un’ora in virtù di un battery drain che ci aspettavamo con il nostro smartphone) il titolo si è comportato molto bene, girando a 60fps granitici e mostrando un dettaglio di ambientazioni e modelli poligonali ben al di sopra delle nostre aspettative. 

Non sappiamo se la versione di prova da noi testata, avesse dei settaggi grafici preimpostati ma non ci è stato possibile modificare alcunché sotto questi termini, limitandoci a usufruire di The Division Resurgence godendo dell’ottimizzazione preimpostata dagli sviluppatori. Sarà curioso valutare se, nella versione finale del gioco, si potranno modificare alcuni settaggi grafici per renderlo più, o meno, impattante in termini di batteria sugli smartphone meno recenti.

Per quanto riguarda i controlli touch è stato svolto un lavoro fantastico e che ci ha riportato alla mente la comodità testata con Call Of Duty Mobile. Ovviamente poterci giocare con un controller cambierà sostanzialmente l’esperienza finale ma già così ci si può ritenere soddisfatti del risultato. 

Ora non resta che vedere se The Division Resurgence riuscirà a convincere i giocatori, con il suo sistema free to play poco invasivo e un comparto grafico che, già da ora, riesce a convincere anche chi è particolarmente scettico in merito alle esperienze mobile. 

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