Il tweet incriminato faceva riferimento agli orari di lavoro sfiancanti a cui gli sviluppatori sono sottoposti nel processo creativo di The Callisto Protocol. Secondo le prime affermazioni di Schofield, infatti, i suoi dipendenti lavorerebbero 6-7 giorni a settimana per circa 12-15 ore al giorno, il che sarebbe normale per lui dal momento che essi sono spinti dalla passione per ciò che fanno.
Ovviamente, le risposte dure non si sono fatte attendere. In particolare, Jason Schreier di Bloomberg ha attaccato duramente il CEO di Striking Distance accusandolo proprio di crunch culture. Il giornalista, nel suo sfogo, ha aggiunto che pur non essendo costretti, tutti coloro che non si adeguano a questa pratica sono fortemente penalizzati nel loro ambiente di lavoro, e che il capo di uno studio non dovrebbe promuovere tali atteggiamenti. In una seconda parte piuttosto dura, Schreier ha inoltre aggiunto che non lo stupisce che a celebrare questo tipo di pratica sia colui che comanda il team e che gestisce gli stipendi.
Anyone who knows me knows how passionate I am about the people I work with. Earlier I tweeted how proud I was of the effort and hours the team was putting in. That was wrong. We value passion and creativity, not long hours. I’m sorry to the team for coming across like this.
— Glen A. Schofield (@GlenSchofield) September 3, 2022
Dopo questi attacchi, Schofield ha deciso di scusarsi pubblicamente. In un nuovo tweet, infatti, ha sottolineato come non siano le ore di lavoro a rendere apprezzabili gli sforzi del suo team. Piuttosto, è la passione e creatività che gli sviluppatori hanno messo nella realizzazione di The Callisto Protocol che deve essere premiata. Infine, l’autore ha chiesto pubblicamente scusa ai suoi dipendenti per questa dichiarazione a dir poco infelice.