Gamesharing, era ora che qualcuno ci pensasse seriamente
Chiude la lunga teoria delle modalità in singolo un ben curata sezione di allenamento, attraverso la quale potersi impratichire delle decine di colpi di cui dispone peculiarmente ogni singolo personaggio e, una volta sbloccati, un paio di minigiochi bonus tra cui figurano il Command Attack, dove bisogna riprodurre i colpi indicati a video entro un certo limite di tempo, ed il gradito ritorno del Tekken Bowl, introdotto per la prima volta in Tekken Tag Tournament. Ancora tra le opzioni sbloccabili troviamo la sezione Theater, in cui si possono visionare i filmati e le illustrazioni di ogni personaggio predisposti per lo Story Battle; con i crediti a propria disposizione si possono tra l’altro acquistare i video in CG e le immagini non ancora sbloccate per goderseli in anteprima. Sempre grazie al vile denaro è possibile infine accedere ad un’apposita area del menu adibita a negozio virtuale, ove acquistare nuovi costumi ed accessori utili per personalizzare in maniera anche stravagante i propri lottatori preferiti.
Per quanto riguarda il multiplayer, malgrado non sia possibile sfidare on-line un avversario, ma solo caricare e scaricare ghost e wallpaper per lo schermo della PSP, è doveroso sottolineare tre volte con la matita blu quanto accennato nel titolo di questo paragrafo: grazie al game sharing si può combattere contro un amico nella modalità wi-fi ad hoc con una sola copia del gioco. La trasmissione dei file dalla console dell’host a quella remota porta via un paio di minuti, ma l’assenza di lag, il validissimo frame rate e la splendida resa grafica fanno segnare anche in questo caso a Tekken: Dark Resurrection un nuovo punto a suo favore.