Tales of Vesperia Definitive Edition Recensione, come se non fosse passato nemmeno un giorno

Tales of Vesperia torna dopo dieci anni su PS4, Xbox One, PC e Nintendo Switch!

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a cura di Nicola Armondi

Quella di Tales of è una saga che si è fatta i muscoli negli ultimi ventiquattro anni. Nata su SNES, la serie ha viaggiato da una console all’altra: nel proprio peregrinare è spesso arrivata (sebbene con qualche ritardo) in occidente, senza però riuscire mai a guadagnare la fama meritata. Ovviamente Bandai Namco non si è arresa e, in questo inizio 2019, cerca la rivalsa con un ritorno: parliamo di Tales of Vesperia Definitive Edition, uscito solo su Xbox 360 dieci anni fa.

Quella proposta non è una remaster (né tanto meno un remake), ma un porting che limita le modifiche a un aumento di risoluzione. Il titolo, a partire dall’11 gennaio, sarà disponibile su PC – 4K, frame-rate variabile –, PS4 – 1080p, 60 FPS costante – Xbox One – 1080p, 60 FPS solo nei combattimenti – e Nintendo Switch – 1080p docked, 720p portatile, 60 FPS solo nei combattimenti –. La nostra prova è stata effettuata sulla console Sony.

Se dal lato tecnico non cambia molto, nei contenuti i fan si imbatteranno in un paio di sorprese molto gradite. Per iniziare, il gioco finalmente propone sia il doppiaggio giapponese che quello inglese, ma sopratutto sono presenti i sottotitoli italiani. Inoltre, la Definitive Edition aggiunge due personaggi giocabili extra, la piratessa Patty e il cavaliere Flinn.

Dimmi con chi vai...

Come in ogni buon JRPG, sono proprio i personaggi il fulcro dell’opera, sia a livello narrativo che a livello ludico. Tutto parte da Yuri Lowell, giovane dal cuore d’oro ma insofferente verso le autorità, che vive insieme al cane Repede nella zona popolare di Zaphias, capitale dell’Impero. Un giorno, viene rubato l’Aqua Blastia del quartiere, ovvero un cristallo usato come fonte energetica per gestire il sistema idrico. Yuri parte quindi all’inseguimento del ladro e, dopo qualche peripezia, si imbatte in Estellise, ragazza di nobili origini dai misteriosi poteri curativi.

Da questo momento, inizia un’avventura che va ben oltre la città e porterà il party a viaggiare per tutto il mondo. Di fase in fase, il gruppo si amplierà sommando personaggi sempre interessanti. Uno dei punti di forza di Vesperia è proprio la narrazione, che si evolve non solo attraverso gli eventi di trama principali, ma anche tramite le centinaia di scenette, attivabili con la pressione di un tasto durante l’esplorazione, che ci permettono di approfondire le dinamiche interne del team. Questi siparietti sono ignorabili, ma la qualità è talmente elevata che non ne avrete reale motivo. Anche un momento normalmente secondario, come la schermata di vittoria post-battaglia, viene sfruttato per far interagire i personaggi, donando loro una grande tridimensionalità.

...e ti dirò come combatti

Non si vive di sola trama, però, e i PG devono prendere in mano le armi, ad un certo punto. Tales of Vesperia propone, come tipico per la saga, un sistema di combattimento in tempo reale, con il giocatore impegnato a controllare uno dei combattenti e gli altri tre gestiti dalla IA (è però possibile mettere in pausa e dire loro che mossa usare). Ognuno di essi ha il proprio stile e, per quanto l'opera spinga a usare Yuri, ogni giocatore troverà il proprio preferito, tra ranged, melee e magici.

I nemici sono presenti a schermo e, entrandovi in contatto, si viene trasportati nell’area di battaglia. Lì, ci si muove lungo un asse personaggio-nemico, bidimensionalmente, con il movimento libero attivabile con la pressione del grilletto sinistro e utile solo per riposizionarsi ed evitare di essere accerchiati.

La base del combattimento sono gli attacchi fisici: oltre a fare danno, questi possono essere direzionati (sopra, sotto, centro) con la levetta sinistra per andare a indebolire una di tre barre della resistenza dell’avversario. Quando una di esse cala al minimo entrano in gioco le Arti, mosse speciali eseguibili spendendo “mana”, le quali oltre a infliggere più danni servono proprio per esporre un nemico senza resistenza ai Colpi Fatali, ovvero delle finisher che eliminano qualsiasi mostro comune, indipendentemente dalla quantità di punti vita rimasti.

Questa meccanica permette di rendere i combattimenti più dinamici e l’esperienza complessiva più snella. Ogni tipologia di avversario, infatti, è più debole a una direzione d’attacco rispetto a un’altra e dovremo quindi impiegare le giuste combo e le giuste Arti per attivare un Colpo Fatale. Questi ultimi, inoltre, permettono di liberarsi in poco dei nemici più forti, anche nel caso nel quale il proprio party sia sottolivellato. In caso di difficoltà, infine, verrà in nostro aiuto una modalità berserker, soggetta a molteplici barre che si ricaricano infliggendo e subendo danni.

Il giusto equilibrio

Vesperia non pretende quindi di impegnarsi in lunghe fasi di farming di punti esperienza. Il semplice avanzamento nei dungeon di trama sarà sufficiente a farci rimanere al livello minimo necessario per proseguire (è però possibile alzare il livello di difficoltà, se volete una sfida più impegnativa). Ovviamente gli scontri non si limitano a ricompensarci con i PE, ma anche con i gald, la valuta di gioco. Infine, i combattimenti permettono di sbloccare in modo definitivo delle abilità legate alle armi, in un sistema che ricorderà a molti Final Fantasy IX.

Le abilità danno vari bonus statistici o attivano capacità extra (come una schivata all’indietro o colpi extra nella combo): salendo di livello, ne possiamo attivare contemporaneamente un numero sempre maggiore. Le armi sono quindi importanti non solo per fare più danno, ma anche per ottenere questi bonus. La gestione dell’inventario e la pianificazione sono una parte tutt’altro che secondaria all’interno dell’esperienza e vi ritroverete facilmente a passare una ventina di minuti presso i negozi, a comprare o creare (con i materiali donati dai nemici) gli equip più utili.

Un feeling old-school, all’interno di un’opera comunque moderna: Tales of Vesperia, a livello ludico, non sente il peso degli anni e si dimostra ancora divertente e adatto ai tempi. Dove invece si percepisce la sua natura old-gen è nel comparto tecnico: dopo dieci anni, con al fianco opere come Ni no Kuni II e Dragon Quest XI, il cel-shading del titolo Bandai Namco non può che uscirne sconfitto, sopratutto per quanto riguarda la world-map e i dungeon, molto spogli. Un finale più che atteso, essendo questo un semplice porting: non vogliamo quindi penalizzare troppo l’opera. Al tempo stesso, però, non possiamo esimerci dal dire che Tales of Vesperia avrebbe meritato più attenzioni.

Tales of Vesperia Definitive Edition sarà presto disponibile: non perdete tempo e prenotate la vostra copia!
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