L'innovativa tecnologia di intelligenza artificiale generativa sviluppata da NVIDIA, e mostrata al CES 2025, sta per rivoluzionare l'esperienza di gioco in PUBG: Battlegrounds. Krafton, l'editore del popolare battle royale, ha annunciato nelle scorse ore l'introduzione di personaggi non giocanti (NPC) potenziati dall'NVIDIA Avatar Cloud Engine (ACE), chiamati "Co-Playable Characters" (CPC).
Questi alleati virtuali saranno in grado di conversare in tempo reale con i giocatori durante le partite, adattando le proprie strategie allo stile di gioco del partner umano. La tecnologia è stata presentata al CES 2025 (potete vedere la presentazione ufficiale di NVIDIA in questo video), dove Krafton ha anche mostrato una dimostrazione d'uso dei Co-Playable Characters nel suo prossimo, e attesissimo, simulatore di vita inZOI.
Kangwook Lee, capo della divisione deep learning di Krafton, ha dichiarato: "Continueremo a innovare le esperienze degli utenti integrando i Co-Playable Characters nei nostri giochi, puntando a stabilire un nuovo standard per l'industria del gaming".
La tecnologia NVIDIA ACE, presentata per la prima volta durante il Keynote tenuto dall'azienda al Computex del 2023, è già presente nel titolo multiplayer Mecha BREAK, che si è mostrato alla recente GamesCom.
Per PUBG e inZOI, Krafton utilizzerà dei modelli linguistici di piccole dimensioni compeltamente on-device, realizzati interamente con NVIDIA ACE. La software house, però, non ha ancora specificato quando inizierà l'implementazione dei Co-Playable Character nei suoi giochi.
Questa innovazione promette di arricchire significativamente l'esperienza di gioco, offrendo interazioni più naturali e dinamiche più realistiche tra i giocatori e i celebri "BOT".
Resta ovviamente da capire, una volta che verranno implementati ufficialmente in PUBG, quanto questi NPC saranno effettivamente paragonabili a degli esseri umani e come si comporteranno all'interno delle partite.
Essendo comunque una tecnologia, per certi versi, giovane, sarà curioso vedere se questi "bot" si riveleranno una risorsa effettivamente utile per i lupi solitari e, soprattutto, una caratteristica che non sbilancerà le dinamiche delle partite contro gli esseri umani.